Cronaca
Arresti domiciliari per i due responsabili del pestaggio avvenuto a Lavello ai musicisti di Andria e Corato
Dopo tre settimane dalla violenta aggressione, la Procura della Repubblica di Potenza ha emesso il provvedimento cautelare
Andria - sabato 13 agosto 2022
10.00
Ci sono volute tre settimane per vedere emesso il provvedimento cautelare da parte della Procura della Repubblica di Potenza nei confronti dei presunti autori della terribile aggressione subita a Lavello, nella notte tra sabato 23 e domenica 24 luglio, ai danni di due musicisti, un andriese ed un coratino, rispettivamente Fabrizio Pellegrino e Francesco Tarantini, componenti con l'altro coratino Sergio Marolla della band London Dry.
Come si ricorderà i tre musicisti, si erano esibiti all'Iguana Cafè, un locale non lontano da stadio e palasport di Lavello. Al termine della serata si era innescata un rissa furiosa che sarebbe partita dopo un banale diverbio con il batterista. Pugni, sediate e violentissime percosse all'indirizzo dei musicisti da parte di due personaggi del luogo, che nemmeno l'intervento di altre persone erano riusciti a fermare tanta era la furia dei due indagati. Una violenza ripresa da un cellulare e dalle telecamere della zona, che avevano immortalato l'impatto proditorio di uno degli aggressori che con una macchina si era scagliato contro la vettura della band pugliese, distruggendola. Per i componenti della band è stato quindi necessario fare ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso di Melfi, a causa delle ferite riportate durante l'aggressione.
L'esecrabile quanto sanguinoso evento, aveva portato l'amministrazione comunale di Lavello ad intervenire pubblicamente con un post sulla propria pagina Facebook. Nel post si stigmatizzata la gravità dell'aggressione subita come ultima "di una serie degna di una informativa inviata alla prefettura di Potenza e alla compagnia dei Carabinieri di Venosa".
Solo dopo tre settimane è quindi giunto il provvedimento della Procura della Repubblica di Potenza che ha così emesso l'ordinanza degli arresti domiciliari a carico dei due presunti responsabili. L'accusa, pesantissima nei loro confronti è di tentato omicidio.
Come si ricorderà i tre musicisti, si erano esibiti all'Iguana Cafè, un locale non lontano da stadio e palasport di Lavello. Al termine della serata si era innescata un rissa furiosa che sarebbe partita dopo un banale diverbio con il batterista. Pugni, sediate e violentissime percosse all'indirizzo dei musicisti da parte di due personaggi del luogo, che nemmeno l'intervento di altre persone erano riusciti a fermare tanta era la furia dei due indagati. Una violenza ripresa da un cellulare e dalle telecamere della zona, che avevano immortalato l'impatto proditorio di uno degli aggressori che con una macchina si era scagliato contro la vettura della band pugliese, distruggendola. Per i componenti della band è stato quindi necessario fare ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso di Melfi, a causa delle ferite riportate durante l'aggressione.
L'esecrabile quanto sanguinoso evento, aveva portato l'amministrazione comunale di Lavello ad intervenire pubblicamente con un post sulla propria pagina Facebook. Nel post si stigmatizzata la gravità dell'aggressione subita come ultima "di una serie degna di una informativa inviata alla prefettura di Potenza e alla compagnia dei Carabinieri di Venosa".
Solo dopo tre settimane è quindi giunto il provvedimento della Procura della Repubblica di Potenza che ha così emesso l'ordinanza degli arresti domiciliari a carico dei due presunti responsabili. L'accusa, pesantissima nei loro confronti è di tentato omicidio.