Cronaca
Arrestato il 32enne autore dell'aggressione in cantiere
Operazione della Polizia ieri pomeriggio dopo il fatto accaduto in mattinata. Alla base del gesto un tentativo di estorsione
Andria - sabato 25 maggio 2013
11.58
E' entrato in cantiere (si cerca anche un possibile complice) e dopo una discussione ha colpito al capo con una spranga di ferro un operaio al lavoro. E' accaduto ieri mattina attorno alle 8,30 in via Vochieri (articolo di AndriaViva) ad Andria. Sul posto immediato l'intervento di Polizia ed ambulanza per indagini e soccorsi. L'uomo ferito è stato trasportato al "Bonomo", mentre gli inquirenti hanno subito iniziato le indagini per acquisire tutte le informazioni necessarie e fermare l'autore del gesto apparentemente folle.
Dalla Polizia ci comunicano questa mattina che l'arresto è di un giovane 32enne andriese, F.G., fermato con l'accusa di tentata estorsione, lesioni personali e minacce gravi. L'aggressione, infatti, è stata perpetrata ai danni dei titolari della ditta del cantiere stesso. L'uomo pregiudicato, infatti, dopo aver chiesto agli imprenditori delle somme di denaro, a fronte del loro secco rifiuto ed alla minaccia di denunciare il tutto alle forze dell'ordine, ha pensato bene di utilizzare una sbarra di ferro reperita nell'immediatezza del cantiere. Le indagini hanno permesso altresì di accertare ripetute forme di minacce di morte e pressioni nei confronti degli imprenditori che, per nulla intimoriti, hanno deciso di denunciare l'accaduto, permettendo così di porre fine alla vicenda.
Dalla Polizia ci comunicano questa mattina che l'arresto è di un giovane 32enne andriese, F.G., fermato con l'accusa di tentata estorsione, lesioni personali e minacce gravi. L'aggressione, infatti, è stata perpetrata ai danni dei titolari della ditta del cantiere stesso. L'uomo pregiudicato, infatti, dopo aver chiesto agli imprenditori delle somme di denaro, a fronte del loro secco rifiuto ed alla minaccia di denunciare il tutto alle forze dell'ordine, ha pensato bene di utilizzare una sbarra di ferro reperita nell'immediatezza del cantiere. Le indagini hanno permesso altresì di accertare ripetute forme di minacce di morte e pressioni nei confronti degli imprenditori che, per nulla intimoriti, hanno deciso di denunciare l'accaduto, permettendo così di porre fine alla vicenda.