Camion Sangalli Andria
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Cronaca

Arrestato l'assessore all'ambiente della Città di Andria Francesco Lotito

L'indagine della Procura di Monza sull'appalto per i rifiuti con "Clean City"

E' stato arrestato stamattina dagli uomini della Guardia di Finanza, l'Assessore all'Ambiente del Comune di Andria, Francesco Lotito, con un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Monza nell'ambito dell'indagine denominata "Clean City" che ha portato all'arresto di 26 persone con 12 ai domiciliari. Al centro dell'indagine c'è la "Sangalli Giancarlo", società attiva in tutta Italia nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti e dei servizi ambientali: il titolare è finito ai domiciliari mentre i due figli in carcere. Tra gli appalti finiti nel mirino degli inquirenti quelli per la raccolta dei rifiuti dei comuni di Monza, di Andria, di Canosa e di Frosinone.

A Lotito vengono addebitati due capi d'imputazione tra cui la corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio. Secondo la ricostruzione della Procura, infatti, vi sarebbe stata una tangente promessa di circa un milione di euro ma consegnata per 700mila euro in diverse soluzioni tra cui in un incontro presso la Stazione Termini di Roma filmato dalle telecamere di sicurezza. All'incontro presente sia Lotito che uno dei figli arrestati di Giancarlo Sangalli, con lo scambio di una busta ripresa dalle telecamere stesse. Lotito è stato trasferito a Monza dove sarà a disposizione delle autorità competenti per gli interrogatori.

Si parla di appalti per oltre 260 milioni, da ottenere con il pagamento di tangenti a politici locali e funzionari pubblici che, in cambio, si sarebbero adoperati direttamente e indirettamente per manipolare le procedure delle gare d'appalto. È questa la ricostruzione della procura di Monza. Sono oltre 200 i finanzieri impegnati in tutta Italia anche in numerose filiali di banche e conservatorie immobiliari per sequestrare conti correnti, titoli ed immobili, per un valore di circa 14 milioni di euro. Le accuse contestate a vario titolo nelle 316 pagine di ordinanza di custodia cautelare sono corruzione, turbativa d'asta pubblica, truffa aggravata ai danni di ente pubblico ed emissione di fatture false.
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