Enti locali
ARPAL Puglia, pubblicati bandi per oltre 120 assunzioni. Polemiche dal M5S e centrodestra regionali
Il commissario straordinario Massimo Cassano: «Obiettivo maggiore qualità ed efficacia dell'attività dell'Agenzia e dei servizi offerti»
Puglia - giovedì 18 giugno 2020
10.30
«Stiamo ripensando e riorganizzando l'intera offerta del servizio pubblico per il lavoro nella nostra regione, attuando le disposizioni contenute nella Legge Regionale approvata dal Consiglio in materia di Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro (ARPAL): l'obiettivo è promuovere opportunità di lavoro, formazione e crescita professionale migliorando il raccordo tra i fabbisogni di competenze espressi dai datori di lavoro e le necessità di inserimento, reinserimento e sviluppo professionale, dichiarate dai soggetti in cerca di nuova o diversa occupazione. Il come è una profonda riorganizzazione e un potenziamento del personale dell'ARPAL e dei Centri per l'Impiego, insieme ad una profonda ristrutturazione della piattaforme digitali e delle infrastrutture tecnologiche, nonché degli immobili e degli spazi dedicati. La selezione pubblica per titoli ed esami per l'assunzione a tempo pieno e determinato di 128 nuove risorse va esattamente in questa direzione», comunica l'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo.
«Nella giornata di ieri – continua l'assessore - il Commissario Straordinario dell'ARPAL Massimo Cassano ha firmato le due delibere con cui si indicono le selezioni pubbliche per l'assunzione a tempo determinato di 88 specialisti in mercato e servizi per il lavoro di Categoria D e di 40 istruttori in mercato del lavoro di Categoria C. Questi atti saranno a breve trasmessi al Bollettino Ufficiale della Regione Puglia e alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana per la pubblicazione. Seguiranno a questo provvedimento, che è a valere sulle risorse del POC SPAO, anche altre selezioni a carattere pubblico per il potenziamento dell'Agenzia e delle sue articolazioni come i Centri per l'Impiego».
«Lo sviluppo del capitale umano - aggiunge Massimo Cassano - costituisce per l'Arpal Puglia una leva strategica per l'evoluzione professionale degli operatori dei Centri per l'Impiego e per la più ampia condivisione degli obiettivi di modernizzazione, svolgendo un ruolo primario nelle strategie di cambiamento dirette a conseguire una maggiore qualità ed efficacia dell'attività dell'Agenzia e dei servizi offerti».
I prossimi bandi di assunzione all'ARPAL, non hanno mancato di far intervenire le opposizioni consiliari, in primis i consiglieri del M5S. «Sono stati pubblicati oggi dall'Arpal i bandi per 128 assunzioni a tempo determinato attesi da gennaio, in perfetto ritardo e, caso strano, a ridosso della campagna elettorale. Questo nonostante le risorse ministeriali fossero arrivate da tempo, tanto che avevamo già più volte sollecitato l'Agenzia prima dell'emergenza Covid. Nelle altre regioni si è partiti già alla fine dello scorso anno con i bandi, ma in Puglia quello che manca è una visione politica e una strategia per far funzionare l'Arpal, tanto che a due anni dalla costituzione siamo ancora fermi al Commissario (che di straordinario ha ben poco) Massimo Cassano e il bando per il direttore generale è stato annunciato per tentare di convincere la minoranza a ritirare l'emendamento per la sua decadenza. Lo attendiamo con ansia» . Lo dichiarano i consiglieri del M5S Puglia.
«Una regione in cui il lavoro è il problema più sentito - continuano - l'Agenzia per il lavoro dovrebbe avere una seria programmazione, mentre regna la confusione generale sulla governance. Che fine faranno, ad esempio, i circa 250 formatori dipendenti di enti di formazione in distacco presso i centri per l'impiego? E che dire della tanto agognata convenzione tra ARPAL e Provincia di Brindisi per la ricollocazione di una parte dei dipendenti della partecipata Santa Teresa? Promesse da parte di Emiliano mai mantenute che ha voluto privilegiare la logica della spartizione politica rispetto al merito, Un dato che lo ha contraddistinto per tutta questa legislatura, tanto che il Commissario dell'Arpal è a capo di un Movimento che lo appoggia alle prossime regionali. Riteniamo fondamentale potenziare i Centri per l'Impiego perché assolvano realmente alle loro funzioni, ma vigileremo sulle procedure e sulla destinazione delle risorse arrivate dal Ministero, così come chiederemo il rispetto degli impegni presi con le altre categorie. Nessuno può pensare di usare l'Agenzia per il Lavoro per farsi campagna elettorale».
Non meno duro l'intervento del centro destra regionale che è intervenuto con i capigruppo Ignazio Zullo di Fratelli d'Italia e Nino Marmo di Forza Italia a nome dei consiglieri regionali (Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Francesco Ventola, Aldo Aloisi, Domenico Damascelli, Francesca Franzoso e Giandiego Gatta).
«A questo serviva, ieri, salvare Massimo Cassano da una nomina illegittima, quale commissario straordinario dell'ARPAL: a fargli fare le assunzioni dal sapore elettorale.
«Le nostre certezze oggi, all'indomani del vergognoso salvataggio in Consiglio regionale, prendono sempre più corpo: Emiliano utilizza il Lavoro come mercimonio. Perché questo è concedere all'ex senatore Massimo Cassano, di Puglia Popolare, di gestire assunzioni per metterlo nelle condizioni migliori per fare campagna elettorale per la lista Popolari per Emiliano. Una sola parola: vergognoso! Peggio, poi, che questo venga 'benedetto' da un presidente di Regione che è un magistrato, seppure in aspettativa. Il fatto che proprio un uomo togato non rispetti la legge, per altro una legge regionale da lui approvata (Istituzione dell'agenzia ARPAL) rende tutto questo pericoloso anche per gli atti conseguenti che sono nulli.
«Assunzioni di 128 figure 'per ricoprire ruoli strategici' nell'ARPAL fatte da un commissario illegittimo sono valide? Noi riteniamo di NO e riteniamo che non siano opportune, perché non è possibile pensare di assumere nuovo personale e al contempo tenere in cassa integrazione gli ex-formatori, da anni impiegati nei Centri Per l'Impiego e oggi ancora chiusi per l'emergenza COVID. Siamo, per altro, l'unica Regione d'Italia che mantiene chiusi i CPI in una Regione che ha riaperto tutto tranne che le strutture deputate ad assicurare la possibilità di trovare lavoro. Per altro le suddette assunzioni, a nostro parere, devono essere fatte dal direttore generale dell'agenzia che, invece, non esiste ancora e anche il famigerato bando per la selezione non c'è ancora… scommettiamo che arriverà per dopo le elezioni regionali? In modo da lasciare Cassano fino a quando non avrà portato consensi elettorali a Emiliano?
«Infine, che tutto questo sia, purtroppo, vero lo dimostra che il primo 'annuncio' delle assunzioni non è stata fatta dall'assessore al Lavoro, Sebastiano Leo, o dall'ARPAL, da mail istituzionali, ma direttamente dalla mail personale del commissario, proprio a voler sottolineare che quelle assunzioni sono 'cosa sua'! Per questo noi non molleremo di un solo passo la battaglia per il ripristino della legalità' continueremo a batterci quindi per la decadenza del commissario Cassano e la dichiarazione di nullità degli atti da lui compiuti. Lo faremo politicamente, ma anche in tutte le sedi opportune».
«Nella giornata di ieri – continua l'assessore - il Commissario Straordinario dell'ARPAL Massimo Cassano ha firmato le due delibere con cui si indicono le selezioni pubbliche per l'assunzione a tempo determinato di 88 specialisti in mercato e servizi per il lavoro di Categoria D e di 40 istruttori in mercato del lavoro di Categoria C. Questi atti saranno a breve trasmessi al Bollettino Ufficiale della Regione Puglia e alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana per la pubblicazione. Seguiranno a questo provvedimento, che è a valere sulle risorse del POC SPAO, anche altre selezioni a carattere pubblico per il potenziamento dell'Agenzia e delle sue articolazioni come i Centri per l'Impiego».
«Lo sviluppo del capitale umano - aggiunge Massimo Cassano - costituisce per l'Arpal Puglia una leva strategica per l'evoluzione professionale degli operatori dei Centri per l'Impiego e per la più ampia condivisione degli obiettivi di modernizzazione, svolgendo un ruolo primario nelle strategie di cambiamento dirette a conseguire una maggiore qualità ed efficacia dell'attività dell'Agenzia e dei servizi offerti».
I prossimi bandi di assunzione all'ARPAL, non hanno mancato di far intervenire le opposizioni consiliari, in primis i consiglieri del M5S. «Sono stati pubblicati oggi dall'Arpal i bandi per 128 assunzioni a tempo determinato attesi da gennaio, in perfetto ritardo e, caso strano, a ridosso della campagna elettorale. Questo nonostante le risorse ministeriali fossero arrivate da tempo, tanto che avevamo già più volte sollecitato l'Agenzia prima dell'emergenza Covid. Nelle altre regioni si è partiti già alla fine dello scorso anno con i bandi, ma in Puglia quello che manca è una visione politica e una strategia per far funzionare l'Arpal, tanto che a due anni dalla costituzione siamo ancora fermi al Commissario (che di straordinario ha ben poco) Massimo Cassano e il bando per il direttore generale è stato annunciato per tentare di convincere la minoranza a ritirare l'emendamento per la sua decadenza. Lo attendiamo con ansia» . Lo dichiarano i consiglieri del M5S Puglia.
«Una regione in cui il lavoro è il problema più sentito - continuano - l'Agenzia per il lavoro dovrebbe avere una seria programmazione, mentre regna la confusione generale sulla governance. Che fine faranno, ad esempio, i circa 250 formatori dipendenti di enti di formazione in distacco presso i centri per l'impiego? E che dire della tanto agognata convenzione tra ARPAL e Provincia di Brindisi per la ricollocazione di una parte dei dipendenti della partecipata Santa Teresa? Promesse da parte di Emiliano mai mantenute che ha voluto privilegiare la logica della spartizione politica rispetto al merito, Un dato che lo ha contraddistinto per tutta questa legislatura, tanto che il Commissario dell'Arpal è a capo di un Movimento che lo appoggia alle prossime regionali. Riteniamo fondamentale potenziare i Centri per l'Impiego perché assolvano realmente alle loro funzioni, ma vigileremo sulle procedure e sulla destinazione delle risorse arrivate dal Ministero, così come chiederemo il rispetto degli impegni presi con le altre categorie. Nessuno può pensare di usare l'Agenzia per il Lavoro per farsi campagna elettorale».
Non meno duro l'intervento del centro destra regionale che è intervenuto con i capigruppo Ignazio Zullo di Fratelli d'Italia e Nino Marmo di Forza Italia a nome dei consiglieri regionali (Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Francesco Ventola, Aldo Aloisi, Domenico Damascelli, Francesca Franzoso e Giandiego Gatta).
«A questo serviva, ieri, salvare Massimo Cassano da una nomina illegittima, quale commissario straordinario dell'ARPAL: a fargli fare le assunzioni dal sapore elettorale.
«Le nostre certezze oggi, all'indomani del vergognoso salvataggio in Consiglio regionale, prendono sempre più corpo: Emiliano utilizza il Lavoro come mercimonio. Perché questo è concedere all'ex senatore Massimo Cassano, di Puglia Popolare, di gestire assunzioni per metterlo nelle condizioni migliori per fare campagna elettorale per la lista Popolari per Emiliano. Una sola parola: vergognoso! Peggio, poi, che questo venga 'benedetto' da un presidente di Regione che è un magistrato, seppure in aspettativa. Il fatto che proprio un uomo togato non rispetti la legge, per altro una legge regionale da lui approvata (Istituzione dell'agenzia ARPAL) rende tutto questo pericoloso anche per gli atti conseguenti che sono nulli.
«Assunzioni di 128 figure 'per ricoprire ruoli strategici' nell'ARPAL fatte da un commissario illegittimo sono valide? Noi riteniamo di NO e riteniamo che non siano opportune, perché non è possibile pensare di assumere nuovo personale e al contempo tenere in cassa integrazione gli ex-formatori, da anni impiegati nei Centri Per l'Impiego e oggi ancora chiusi per l'emergenza COVID. Siamo, per altro, l'unica Regione d'Italia che mantiene chiusi i CPI in una Regione che ha riaperto tutto tranne che le strutture deputate ad assicurare la possibilità di trovare lavoro. Per altro le suddette assunzioni, a nostro parere, devono essere fatte dal direttore generale dell'agenzia che, invece, non esiste ancora e anche il famigerato bando per la selezione non c'è ancora… scommettiamo che arriverà per dopo le elezioni regionali? In modo da lasciare Cassano fino a quando non avrà portato consensi elettorali a Emiliano?
«Infine, che tutto questo sia, purtroppo, vero lo dimostra che il primo 'annuncio' delle assunzioni non è stata fatta dall'assessore al Lavoro, Sebastiano Leo, o dall'ARPAL, da mail istituzionali, ma direttamente dalla mail personale del commissario, proprio a voler sottolineare che quelle assunzioni sono 'cosa sua'! Per questo noi non molleremo di un solo passo la battaglia per il ripristino della legalità' continueremo a batterci quindi per la decadenza del commissario Cassano e la dichiarazione di nullità degli atti da lui compiuti. Lo faremo politicamente, ma anche in tutte le sedi opportune».