Religioni
Apre al culto la nuova chiesa della Madonna della Grazia
La cerimonia, giovedì 17 maggio p.v. alle ore 19,30 alla presenza dell Vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi
Andria - lunedì 14 maggio 2018
8.11
Giovedì 17 maggio p.v. alle ore 19,30 il Vescovo di Andria, Mons. Luigi Mansi, alla presenza di sacerdoti, delle autorità e dell'intera comunità parrocchiale Madonna della Grazia, spalancherà le porte della nuova Chiesa, costruita in c.da Martinelli, via Mons. Giuseppe Ruotolo, Vescovo di Ugento e inaugurerà il nuovo complesso parrocchiale per la crescita spirituale e valoriale dei numerosi fedeli appartenenti alla suddetta Parrocchia.
"Un gesto e un segno di altissimo significato profetico: in un tempo dove impetuoso si abbatte il vento della secolarizzazione, l'apertura di una nuova Chiesa ha il sapore della brezza di un vento leggero che indica la presenza discreta di Dio sulla terra che vuole abitare tra le case degli uomini", sottolinea il parroco don Ettore Lestingi.
"Per cogliere il vero significato di questo evento storico per la vita della Parrocchia e dell'intera città di Andria, e per sottrarlo dagli aspetti di natura folkloristica e festaiola, mi piace proporre, per una adeguata riflessione, il testo della solenne preghiera di Dedicazione di una nuova Chiesa, laddove troviamo la natura e la missione della comunità cristiana nella Città degli uomini:
O Dio, che reggi e santifichi la tua Chiesa accogli il nostro canto in questo giorno di festa; oggi con solenne rito il popolo fedele dedica a te per sempre questa casa di preghiera; qui invocherà il tuo nome, si nutrirà della tua parola, vivrà dei tuoi sacramenti. Questo luogo è segno del mistero della Chiesa santificata dal sangue di Cristo, da lui prescelta come sposa, vergine per l'integrità della fede, madre sempre feconda nella potenza dello Spirito. Chiesa santa, vigna eletta del Signore, che ricopre dei suoi tralci il mondo intero e avvinta al legno della croce innalza i suoi virgulti fino al cielo. Chiesa beata, dimora di Dio tra gli uomini, tempio santo costruito con pietre vive sul fondamento degli Apostoli, in Cristo Gesù, fulcro di unità e pietra angolare. Chiesa sublime, città alta sul monte, chiara a tutti per il suo fulgore dove splende, lampada perenne, l'Agnello, e si innalza festoso il coro dei beati. Ora, o Padre, avvolgi della tua santità questa chiesa, perché sia sempre per tutti un luogo santo; benedici e santifica questo altare, perché sia mensa sempre preparata per il sacrificio del tuo Figlio. Qui il fonte della grazia lavi le nostre colpe, perché i tuoi figli muoiano al peccato e rinascano alla vita nel tuo Spirito. Qui la santa assemblea riunita intorno all'altare celebri il memoriale della Pasqua e si nutra al banchetto della parola e del corpo di Cristo. Qui lieta risuoni la liturgia di lode e la voce degli uomini si unisca ai cori degli angeli; qui salga a te la preghiera incessante per la salvezza del mondo. Qui il povero trovi misericordia, l'oppresso ottenga libertà vera e ogni uomo goda della dignità dei tuoi figli, finché tutti giungano alla gioia piena nella santa Gerusalemme del cielo.
In queste parole è racchiuso il significato profondo della chiesa di pietra per la cui costruzione ringrazio di cuore quanti si sono adoperati e hanno contribuito per la sua realizzazione, nessuno escluso dal più ricco al più povero di cui mi ha affascinato e commosso il tintinnio di centesimi offerti per amore", conclude il parroco, don Ettore Lestingi.
"Un gesto e un segno di altissimo significato profetico: in un tempo dove impetuoso si abbatte il vento della secolarizzazione, l'apertura di una nuova Chiesa ha il sapore della brezza di un vento leggero che indica la presenza discreta di Dio sulla terra che vuole abitare tra le case degli uomini", sottolinea il parroco don Ettore Lestingi.
"Per cogliere il vero significato di questo evento storico per la vita della Parrocchia e dell'intera città di Andria, e per sottrarlo dagli aspetti di natura folkloristica e festaiola, mi piace proporre, per una adeguata riflessione, il testo della solenne preghiera di Dedicazione di una nuova Chiesa, laddove troviamo la natura e la missione della comunità cristiana nella Città degli uomini:
O Dio, che reggi e santifichi la tua Chiesa accogli il nostro canto in questo giorno di festa; oggi con solenne rito il popolo fedele dedica a te per sempre questa casa di preghiera; qui invocherà il tuo nome, si nutrirà della tua parola, vivrà dei tuoi sacramenti. Questo luogo è segno del mistero della Chiesa santificata dal sangue di Cristo, da lui prescelta come sposa, vergine per l'integrità della fede, madre sempre feconda nella potenza dello Spirito. Chiesa santa, vigna eletta del Signore, che ricopre dei suoi tralci il mondo intero e avvinta al legno della croce innalza i suoi virgulti fino al cielo. Chiesa beata, dimora di Dio tra gli uomini, tempio santo costruito con pietre vive sul fondamento degli Apostoli, in Cristo Gesù, fulcro di unità e pietra angolare. Chiesa sublime, città alta sul monte, chiara a tutti per il suo fulgore dove splende, lampada perenne, l'Agnello, e si innalza festoso il coro dei beati. Ora, o Padre, avvolgi della tua santità questa chiesa, perché sia sempre per tutti un luogo santo; benedici e santifica questo altare, perché sia mensa sempre preparata per il sacrificio del tuo Figlio. Qui il fonte della grazia lavi le nostre colpe, perché i tuoi figli muoiano al peccato e rinascano alla vita nel tuo Spirito. Qui la santa assemblea riunita intorno all'altare celebri il memoriale della Pasqua e si nutra al banchetto della parola e del corpo di Cristo. Qui lieta risuoni la liturgia di lode e la voce degli uomini si unisca ai cori degli angeli; qui salga a te la preghiera incessante per la salvezza del mondo. Qui il povero trovi misericordia, l'oppresso ottenga libertà vera e ogni uomo goda della dignità dei tuoi figli, finché tutti giungano alla gioia piena nella santa Gerusalemme del cielo.
In queste parole è racchiuso il significato profondo della chiesa di pietra per la cui costruzione ringrazio di cuore quanti si sono adoperati e hanno contribuito per la sua realizzazione, nessuno escluso dal più ricco al più povero di cui mi ha affascinato e commosso il tintinnio di centesimi offerti per amore", conclude il parroco, don Ettore Lestingi.