Cronaca
Annullamento AIDA: piovono le prime denunce
Circa 600 i biglietti venduti e sino ad ora non rimborsati nella città di Andria per una tappa non realizzata. Diversi i capi d'imputazione al vaglio degli inquirenti
Andria - giovedì 28 marzo 2013
10.31
Sono Cral, gruppi di amici, dipendenti, semplici curiosi o amanti dell'opera: hanno acquistato circa 600 biglietti dalla Events & Travel effettuando un bonifico (di vario importo in base alla zona ed al costo del biglietto acquistato), per godersi lo spettacolo dell'AIDA di Giuseppe Verdi lo scorso 23 marzo 2013 nel Palasport della Città di Andria. Lo spettacolo, tuttavia, non si è mai svolto e l'aggravante è quella che i biglietti venduti, sino a questo momento, non sono stati rimborsati dalla ditta organizzatrice che ha chiuso i contatti telefonici e ripreso contatti mail solo nel pomeriggio di ieri. Ma da questa mattina sono scattate le prime denunce: cittadini altamente infastiditi dalla vicenda e dalle risposte alquanto evasive, hanno scelto di cominciare a far sentire la propria voce direttamente rivolgendosi alle Forze dell'Ordine.
La ricostruzione della vicenda, tuttavia, ci parla di moltissimi lati oscuri ed opachi: la ditta in questione, infatti, sceglie Andria come sede della messa in scena dell'opera di Verdi, presenta regolare richiesta di patrocinio e di utilizzo gratuito del Palasport lo scorso 22 gennaio a nome del Presidente di Produzione Alexander Aberle (al quale sono stati intestati anche i bonifici). L'ente concede il patrocinio, l'utilizzo del Palasport ed altre piccole opere accessorie. Il Palazzetto, in particolare, doveva esser utilizzato dal giorno 21 marzo sino alla conclusione delle operazioni di smontaggio del 23 notte. Nessuna altra richiesta di contributo economico è stata effettuata. L'ente organizza la conferenza stampa di presentazione lo scorso 8 marzo con la tedesca, trapiantata in Italia Lora Braschi Aberle, responsabile marketing della Events & Travel agenzia con sede ad Ozzano, a fare da padrona di casa assieme all'Assessore alla Cultura, Antonio Nespoli. Ma dubbi e sospetti cominciano ad insinuarsi tra le maglie dell'evento e nei rapporti tra ente ed agenzia. La situazione, tuttavia, precipita proprio il 21 marzo, quando la stessa responsabile della produzione comunica che l'Opera non si farà più perchè il «Palasport non era libero al momento dell'approdo in città della carovana» che avrebbe portato circa 250 persone.
In realtà al Palasport sembra non esserci giunto mai nessuno dalle testimonianze riportate direttamente dagli operatori di quella struttura ed i contatti, per quanto intensi, sono stati solo telefonici. Spettacolo annullato con il regista, il Maestro Stefano Trespidi, (Regista di Franco Zeffirelli e coordinatore alla regia dell'Arena di Verona), mai partito per la città pugliese. Ed allora cominciano le ricerche: pochi mesi fa e precisamente il 29 dicembre 2012 era prevista una identica attività nella città di Bari saltata in circostanze praticamente identiche a quelle di Andria e con l'Assessorato allo Sport posto sotto accusa a muso duro come nel caso di Andria. Ma con un rapido sguardo al web, le date che hanno subito inconvenienti di varia natura (tra cui anche la realizzazione ed il flop con richieste collettive di risarcimento) della stessa messa in scena dell'AIDA sono molteplici a partire dal giugno del 2011 quando vi furono due date una a Milano ed una a Torino. Poi a Pola in Croazia l'11/08/2012, a Napoli il 06/07/2012 ed a Forlì il 10/12/2011, con società dal diverso nome ma stessa produttrice: Events&Travel, Swiss World Opera, Lb-Klassik GmbH.
Ora resta il problema rimborsi degli spettatori: l'acquisto è avvenuto tramite un bonifico effettuato come detto, e consegna dei biglietti a mano. I recapiti telefonici in realtà in questi giorni sono stati irrintracciabili. La mail da ieri, tuttavia, sembra dare segni di vita: la risposta ad uno degli acquirenti è stata di comunicare le coordinate bancarie e di attendere entro trenta giorni la restituzione considerato che l'organizzazione avrebbe provveduto a comunicare i nominativi e gli estremi all'Ufficio competente del Comune di Andria. Ma l'ente, non sa nulla di questa vicenda ed a fronte di un'ulteriore contatto mail vi sono ulteriori accuse dell'organizzazione all'amministrazione per non aver posto a disposizione il Palasport. Dall'ente respingono tutto al mittente e ci si prepara ad una possibile battaglia legale. In questo bailamme di contatti e mail, tuttavia, i disorientati andriesi e baresi restano in attesa di capire esattamente come ricevere i rimborsi dei biglietti già acquistati e profumatamente pagati.
La ricostruzione della vicenda, tuttavia, ci parla di moltissimi lati oscuri ed opachi: la ditta in questione, infatti, sceglie Andria come sede della messa in scena dell'opera di Verdi, presenta regolare richiesta di patrocinio e di utilizzo gratuito del Palasport lo scorso 22 gennaio a nome del Presidente di Produzione Alexander Aberle (al quale sono stati intestati anche i bonifici). L'ente concede il patrocinio, l'utilizzo del Palasport ed altre piccole opere accessorie. Il Palazzetto, in particolare, doveva esser utilizzato dal giorno 21 marzo sino alla conclusione delle operazioni di smontaggio del 23 notte. Nessuna altra richiesta di contributo economico è stata effettuata. L'ente organizza la conferenza stampa di presentazione lo scorso 8 marzo con la tedesca, trapiantata in Italia Lora Braschi Aberle, responsabile marketing della Events & Travel agenzia con sede ad Ozzano, a fare da padrona di casa assieme all'Assessore alla Cultura, Antonio Nespoli. Ma dubbi e sospetti cominciano ad insinuarsi tra le maglie dell'evento e nei rapporti tra ente ed agenzia. La situazione, tuttavia, precipita proprio il 21 marzo, quando la stessa responsabile della produzione comunica che l'Opera non si farà più perchè il «Palasport non era libero al momento dell'approdo in città della carovana» che avrebbe portato circa 250 persone.
In realtà al Palasport sembra non esserci giunto mai nessuno dalle testimonianze riportate direttamente dagli operatori di quella struttura ed i contatti, per quanto intensi, sono stati solo telefonici. Spettacolo annullato con il regista, il Maestro Stefano Trespidi, (Regista di Franco Zeffirelli e coordinatore alla regia dell'Arena di Verona), mai partito per la città pugliese. Ed allora cominciano le ricerche: pochi mesi fa e precisamente il 29 dicembre 2012 era prevista una identica attività nella città di Bari saltata in circostanze praticamente identiche a quelle di Andria e con l'Assessorato allo Sport posto sotto accusa a muso duro come nel caso di Andria. Ma con un rapido sguardo al web, le date che hanno subito inconvenienti di varia natura (tra cui anche la realizzazione ed il flop con richieste collettive di risarcimento) della stessa messa in scena dell'AIDA sono molteplici a partire dal giugno del 2011 quando vi furono due date una a Milano ed una a Torino. Poi a Pola in Croazia l'11/08/2012, a Napoli il 06/07/2012 ed a Forlì il 10/12/2011, con società dal diverso nome ma stessa produttrice: Events&Travel, Swiss World Opera, Lb-Klassik GmbH.
Ora resta il problema rimborsi degli spettatori: l'acquisto è avvenuto tramite un bonifico effettuato come detto, e consegna dei biglietti a mano. I recapiti telefonici in realtà in questi giorni sono stati irrintracciabili. La mail da ieri, tuttavia, sembra dare segni di vita: la risposta ad uno degli acquirenti è stata di comunicare le coordinate bancarie e di attendere entro trenta giorni la restituzione considerato che l'organizzazione avrebbe provveduto a comunicare i nominativi e gli estremi all'Ufficio competente del Comune di Andria. Ma l'ente, non sa nulla di questa vicenda ed a fronte di un'ulteriore contatto mail vi sono ulteriori accuse dell'organizzazione all'amministrazione per non aver posto a disposizione il Palasport. Dall'ente respingono tutto al mittente e ci si prepara ad una possibile battaglia legale. In questo bailamme di contatti e mail, tuttavia, i disorientati andriesi e baresi restano in attesa di capire esattamente come ricevere i rimborsi dei biglietti già acquistati e profumatamente pagati.