Alberi che cadono
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Vita di città

"Andria ultima anche nel numero di alberi presenti in città"

L'analisi dell'ufficio di coordinamento del Comitato Quartiere Europa

Pochi, pochissimi gli alberi a disposizione della cittadinanza andriese ed ecco che, ancora una volta, la città federiciana piomba in fondo alla classifica delle cose buone e belle. Per fortuna a dirlo è un'organizzazione di indiscussa credibilità. Nel Rapporto di Coldiretti, infatti, la classifica parla chiaro ed ecco che la città di Andria, quando esce dal suo dorato palcoscenico teatrale biecamente sostenuto dagli allineati allorquando non asserviti, si ritrova direttamente nel baratro ed inesorabilmente in fondo a qualunque classifica.
Ad analizzare la classifica di Coldiretti ed a fare il punto dellasituazione è l'Ufficio di Coordinamento del Comitato Quartiere Europa di Andria, storica associazione fondata 26 anni fa dall'Attivista Sociale Savino Montaruli, componente del Forum delle Associazioni iscritte all'Albo comunale della città di Andria – 4^ Sezione Ambiente, che dichiara: "non solo un problema estetico e di decoro ma anche e soprattutto un problema di natura ambientale e di qualità della vita.
Così come si rileva dal Rapporto Coldiretti, parchi e giardini riducono addirittura fino a 3 gradi la temperatura ambientale, quindi sono chiari ed evidenti i benefici anche sull'assetto del territorio e contro l'inquinamento da agenti aerodispersi. Nella classifica delle città capoluogo quella di Andria, purtroppo risulterebbe essere posizionata agli ultimi posti ed in Puglia la situazione per la città federiciana e da Primato AntiEcologia. Non solo, a fronte dello scarso numero di alberi presenti in città, abbiamo stimato che almeno un terzo di quelli esistenti siano a rischio, vista la scarsissima manutenzione e soprattutto le loro precarie condizioni. Dal Quartiere Europa fino al centro urbano della città federiciana, sono sempre più frequenti i casi di rami che cadono e di alberi che pendono. Una situazione reale che dunque supera abbondantemente le negatività poste in evidenza dal Rapporto Coldiretti. Una situazione a dir poco allarmante se si considera la violazione del vigente Regolamento del Verde Urbano della città di Andria che prevede ben altre modalità di interventi, oltre a forme di piantumazione completamente disattese. Il vigente Regolamento comunale del Verde Pubblico e Privato, all'art. 14, prevede, ai sensi della legge 29 gennaio 1992, n. 113, che l'amministrazione comunale deve garantire le risorse per la messa a dimora di un albero per ogni bambino nato e che deve essere premura dell'A.C. garantire la piantumazione e l'attecchimento per ogni nuovo bambino residente e/o nato in Andria a decorrere dalla data di entrata in vigore del Regolamento (anno 2015). Una previsione ed un provvedimento completamente disattesi ed ignorati.
Altro che Vocazione Ecologista, l'unica vocazione che vediamo in questa città è quella propagandistica e con la propaganda si raccatta qualche voto facile ma di sicuro non si può governare degnamente e onoratamente una città difficile ma anche tanto promettente qual è la città di Andria. Una città violentata anche per la sua disastrosa condizione ambientale e della salute delle persone" – hanno concluso dal Comitato Quartiere Europa.
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