Religioni
Ad Andria la terza serata della Settimana Biblica Diocesana
Appuntamento per stasera alle ore 19.00 presso la chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo
Andria - martedì 12 marzo 2019
12.21
E' proseguita ieri sera la Settimana Biblica Diocesana con la seconda serata che ha visto, come nella prima, tantissimi fedeli porsi in ascolto della Prof.ssa Rosanna Virgili che si è soffermata, nel suo intervento, sulla figura dell'apostolo Giovanni, "discepolo che Gesù amava".
Nel vangelo di Giovanni il rapporto di Gesù con i suoi discepoli è molto particolare e diverso da quello che viene raccontato negli altri tre Evangeli. Una delle presenze originali è quella di un discepolo anonimo definito soltanto con un aggettivo: agapetòs "amato", dal verbo agapao che indica un amore senza chiedere nulla in cambio. Tale è l'amore di Gesù per Giovanni. Certamente è stato così per tutti i suoi amici e non solo del suo amato se è vero come è vero che Giovanni dice che Gesù: "avendo amato i suoi, li amò sino alla fine".
"Il tempo dell'amore – ha affermato la prof.ssa Virgili – è per sempre. Ai nostri figli dobbiamo insegnare che non si può crescere senza amare. Diversamente li educhiamo al narcisismo e li condanniamo alla solitudine."
E nel momento in cui Gesù muore in croce, affida il discepolo amato a sua madre ma nel contempo affida a Giovanni la sua mamma. "Anche le mamme – ha sottolineato la relatrice - hanno bisogno di ridiventare figlie. Gesù affida un compito sia a sua madre sia al discepolo più caro. Un compito di reciproca tenerezza – ha concluso Rosanna Virgili – che abbiamo bisogno di imparare anche noi".
Questa sera, terza serata della Settimana Biblica, interverrà sempre alle ore 19.00 presso la chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo, Suor Grazia Papola, docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica di Milano, sul tema: "Giuseppe: signore dei sogni". Verrà presentata la storia di Giuseppe e dei suoi fratelli, una relazione nella quale anche il padre Giacobbe gioca un ruolo di primo piano.
Nel vangelo di Giovanni il rapporto di Gesù con i suoi discepoli è molto particolare e diverso da quello che viene raccontato negli altri tre Evangeli. Una delle presenze originali è quella di un discepolo anonimo definito soltanto con un aggettivo: agapetòs "amato", dal verbo agapao che indica un amore senza chiedere nulla in cambio. Tale è l'amore di Gesù per Giovanni. Certamente è stato così per tutti i suoi amici e non solo del suo amato se è vero come è vero che Giovanni dice che Gesù: "avendo amato i suoi, li amò sino alla fine".
"Il tempo dell'amore – ha affermato la prof.ssa Virgili – è per sempre. Ai nostri figli dobbiamo insegnare che non si può crescere senza amare. Diversamente li educhiamo al narcisismo e li condanniamo alla solitudine."
E nel momento in cui Gesù muore in croce, affida il discepolo amato a sua madre ma nel contempo affida a Giovanni la sua mamma. "Anche le mamme – ha sottolineato la relatrice - hanno bisogno di ridiventare figlie. Gesù affida un compito sia a sua madre sia al discepolo più caro. Un compito di reciproca tenerezza – ha concluso Rosanna Virgili – che abbiamo bisogno di imparare anche noi".
Questa sera, terza serata della Settimana Biblica, interverrà sempre alle ore 19.00 presso la chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo, Suor Grazia Papola, docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica di Milano, sul tema: "Giuseppe: signore dei sogni". Verrà presentata la storia di Giuseppe e dei suoi fratelli, una relazione nella quale anche il padre Giacobbe gioca un ruolo di primo piano.