Religioni
Andria si appresta a celebrare Maria SS. Addolorata
Le iniziative dell'Arciconfraternita Maria SS. Addolorata e della parrocchia di San Francesco d'Assisi
Andria - venerdì 17 marzo 2023
14.53
Una serie di celebrazioni accompagneranno i devoti della Madonna SS.ma Addolorata, particolarmente venerata anche nella nostra Città.
Prima della Riforma Liturgica, il venerdì più vicino alla Settimana Santa, denominato di Passione, si celebrava la memoria dei Sette dolori della Beata Vergine Maria. Tale memoria liturgica si fondava sulla dottrina teologica dei rapporti della Madre con il Figlio redentore, e su un amoroso senso di "con-passione" alle pene della Madre di Cristo. La profezia di Simeone si realizza appieno e conferisce alla Madonna la dignità di nostra corredentrice. In seguito si aggiunse un altro motivo: ricordare la "consegna" di Maria al discepolo Giovanni presso la croce di Gesù. Ancora oggi, i Soci dell'Arciconfraternita Maria SS.ma Addolorata e la comunità parrocchiale San Francesco d'Assisi in Andria commemorano questa memoria mariana con la preghiera del Santo Rosario dei Sette dolori, la Santa Messa e infine la processione con il Simulacro della Vergine Santa verso la Chiesa del Purgatorio. La statua della Madonna sarà nuovamente portata in processione il Venerdì Santo.
Dal 24 al 30 marzo 2023: Settenario in onore della B.V. Maria presso il cappellone dell'Arciconfraternita della chiesa di San Francesco d'Assisi.
Venerdì 31 marzo 2023, ore 18.30 recita del Santo Rosario dei Sette Dolori della Beata Vergine Maria e canto dello Stabat Mater
ore 19 Santa Messa presieduta dall'Assistente ecclesiastico Canonico Don Giannicola Agresti. A seguire processione del simulacro della B.V. Addolorata dalla Cappella dell'Arciconfraternita (adiacente la chiesa di San Francesco d'Assisi) alla chiesa di San Sebastiano (Purgatorio) percorrendo le seguenti vie: via San Francesco, piazza Umberto I, via Carlo Troya, piazza Vittorio Emanuele II, via Porta Castello, via Bovio, via Attimonelli, Pendio San Lorenzo, via Porta Nuova, via Manthonè, piazza Porta la Barra, chiesa di San Sebastiano.
Il Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti del 2022 della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti al numero 145 ricorda:
"Per la sua importanza dottrinale e pastorale, si raccomanda di non trascurare << la memoria dei dolori della beata Vergine Maria >>. La pietà popolare, seguendo il racconto evangelico, ha rilevato l'associazione della Madre alla Passione salvifica del Figlio (cf. Gv 19, 25-27; Lc 2, 34s) e ha dato vita a vari pii esercizi, tra cui sono da ricordare:
"Maria nostra Madre ci aiuti a seguire fedelmente Gesù fin sulla Croce per partecipare pienamente alla Sua Resurrezione" sottolinea il Canonico Don Giannicola Agresti.
Prima della Riforma Liturgica, il venerdì più vicino alla Settimana Santa, denominato di Passione, si celebrava la memoria dei Sette dolori della Beata Vergine Maria. Tale memoria liturgica si fondava sulla dottrina teologica dei rapporti della Madre con il Figlio redentore, e su un amoroso senso di "con-passione" alle pene della Madre di Cristo. La profezia di Simeone si realizza appieno e conferisce alla Madonna la dignità di nostra corredentrice. In seguito si aggiunse un altro motivo: ricordare la "consegna" di Maria al discepolo Giovanni presso la croce di Gesù. Ancora oggi, i Soci dell'Arciconfraternita Maria SS.ma Addolorata e la comunità parrocchiale San Francesco d'Assisi in Andria commemorano questa memoria mariana con la preghiera del Santo Rosario dei Sette dolori, la Santa Messa e infine la processione con il Simulacro della Vergine Santa verso la Chiesa del Purgatorio. La statua della Madonna sarà nuovamente portata in processione il Venerdì Santo.
Dal 24 al 30 marzo 2023: Settenario in onore della B.V. Maria presso il cappellone dell'Arciconfraternita della chiesa di San Francesco d'Assisi.
Venerdì 31 marzo 2023, ore 18.30 recita del Santo Rosario dei Sette Dolori della Beata Vergine Maria e canto dello Stabat Mater
ore 19 Santa Messa presieduta dall'Assistente ecclesiastico Canonico Don Giannicola Agresti. A seguire processione del simulacro della B.V. Addolorata dalla Cappella dell'Arciconfraternita (adiacente la chiesa di San Francesco d'Assisi) alla chiesa di San Sebastiano (Purgatorio) percorrendo le seguenti vie: via San Francesco, piazza Umberto I, via Carlo Troya, piazza Vittorio Emanuele II, via Porta Castello, via Bovio, via Attimonelli, Pendio San Lorenzo, via Porta Nuova, via Manthonè, piazza Porta la Barra, chiesa di San Sebastiano.
Il Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti del 2022 della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti al numero 145 ricorda:
"Per la sua importanza dottrinale e pastorale, si raccomanda di non trascurare << la memoria dei dolori della beata Vergine Maria >>. La pietà popolare, seguendo il racconto evangelico, ha rilevato l'associazione della Madre alla Passione salvifica del Figlio (cf. Gv 19, 25-27; Lc 2, 34s) e ha dato vita a vari pii esercizi, tra cui sono da ricordare:
- Il Planctus Mariae, intensa espressione di dolore […] in cui la Vergine piange non solo la morte del Figlio, innocente e santo, il sommo suo bene, ma anche lo smarrimento del suo popolo e il peccato dell'umanità;
- L'Ora della Desolata, nella quale i fedeli con espressioni di commossa devozione, "fanno compagnia" alla Madre del Signore, rimasta sola, immersa in un profondo dolore, dopo la morte del suo unico Figlio; essi, contemplando la Vergine con il Figlio sul grembo, - la Pietà -, comprendono che in Maria si concentra il dolore dell'universo per la morte di Cristo; in lei essi vedono la personificazione di tutte le madri che, lungo la storia, hanno pianto la morte di un figlio. Tale pio esercizio […] dovrà limitarsi tuttavia ad esprimere il sentimento umano davanti a una madre desolata, ma nella fede della risurrezione, saprà aiutare a comprendere la grandezza dell'amore redentore di Cristo e la partecipazione ad esso della sua Madre."
"Maria nostra Madre ci aiuti a seguire fedelmente Gesù fin sulla Croce per partecipare pienamente alla Sua Resurrezione" sottolinea il Canonico Don Giannicola Agresti.