Religioni
Andria rinnova una sentita devozione: tanti fedeli al Seminario Vescovile per la Festa della Madonna del Carmine
Dalle prime luci dell'alba si sono svolte le celebrazioni eucaristiche. Non ci sarà, questa sera, la festa con la tradizionale processione
Andria - giovedì 16 luglio 2020
11.52
Si celebra oggi, 16 luglio, una devozione molto sentita nella città di Andria e che da secoli si rinnova in piena estate. E' la solenne Commemorazione Maria SS. del Monte Carmelo, meglio conosciuta come Madonna del Carmine, una festa liturgica istituita per commemorare l'apparizione di Maria che avvenne il 16 luglio 1251 al presbitero inglese Simone Stock, e durante la quale questi avrebbe ricevuto dalla Vergine uno scapolare e la rivelazione di privilegi connessi alla sua devozione.
Dalle prime luci dell'alba, tantissimi fedeli della città di Andria hanno seguito le celebrazioni eucaristiche presso il Seminario Vescovile alle ore 4,30, 6,00 e 7,30. Il vescovo della diocesi di Andria, mons. Luigi Mansi, ha presieduto la S. Messa alle ore 9,00, mentre alla celebrazione delle ore 10,30 è seguita la Supplica alla Beata Vergine Maria. Le altre SS. Messe si svolgeranno alle ore 16,30-18,00-19,30-21,00. In serata, per le note ragioni anti-assembramento, non si svolgerà la festa con la tradizionale processione per alcune vie della città, mentre le celebrazioni eucaristiche vengono celebrate nel cortile interno del Seminario Vescovile, più ampio rispetto alla chiesa per accogliere i numerosi fedeli che ogni anno accorrono per pregare davanti alla statua della Vergine.
Come da tradizione, dal 1° luglio si è svolta la quindicina di preparazione alla Festa, con il Santo Rosario seguito dalla S. Messa. La chiesa della Madonna del Carmine, inoltre, ricorda quest'anno il 180° anniversario della riconsacrazione sotto l'episcopato di Mons. Giuseppe Cosenza dopo essere stata utilizzata come ospedale militare delle Puglie. I lavori della chiesa, eretta sulla collinetta dell'antica contrada di S. Vito ad opera dei Padri Carmelitani, furono avviati nel 1690 e dopo diverse interruzioni furono definitivamente ultimati nel 1753 sotto l'allora vescovo Domenico De Anellis. La riconsacrazione della chiesa avenne nel 1840, in seguito al trasferimento del Seminario Diocesano presso il convento del Carmine. Questo titolo alla Vergine Maria, quello del monte Carmelo, ricorda l'eredità spirituale del profeta Elia, a imitazione del quale nel XII secolo alcuni eremiti si ritirarono sul Carmelo con l'intento di dedicarsi al culto divino sotto il patrocinio della Madre di Dio. Da tale comunità eremitica ebbe inizio l'ordine carmelitano, che promosse il culto di Maria con questo titolo.
Dalle prime luci dell'alba, tantissimi fedeli della città di Andria hanno seguito le celebrazioni eucaristiche presso il Seminario Vescovile alle ore 4,30, 6,00 e 7,30. Il vescovo della diocesi di Andria, mons. Luigi Mansi, ha presieduto la S. Messa alle ore 9,00, mentre alla celebrazione delle ore 10,30 è seguita la Supplica alla Beata Vergine Maria. Le altre SS. Messe si svolgeranno alle ore 16,30-18,00-19,30-21,00. In serata, per le note ragioni anti-assembramento, non si svolgerà la festa con la tradizionale processione per alcune vie della città, mentre le celebrazioni eucaristiche vengono celebrate nel cortile interno del Seminario Vescovile, più ampio rispetto alla chiesa per accogliere i numerosi fedeli che ogni anno accorrono per pregare davanti alla statua della Vergine.
Come da tradizione, dal 1° luglio si è svolta la quindicina di preparazione alla Festa, con il Santo Rosario seguito dalla S. Messa. La chiesa della Madonna del Carmine, inoltre, ricorda quest'anno il 180° anniversario della riconsacrazione sotto l'episcopato di Mons. Giuseppe Cosenza dopo essere stata utilizzata come ospedale militare delle Puglie. I lavori della chiesa, eretta sulla collinetta dell'antica contrada di S. Vito ad opera dei Padri Carmelitani, furono avviati nel 1690 e dopo diverse interruzioni furono definitivamente ultimati nel 1753 sotto l'allora vescovo Domenico De Anellis. La riconsacrazione della chiesa avenne nel 1840, in seguito al trasferimento del Seminario Diocesano presso il convento del Carmine. Questo titolo alla Vergine Maria, quello del monte Carmelo, ricorda l'eredità spirituale del profeta Elia, a imitazione del quale nel XII secolo alcuni eremiti si ritirarono sul Carmelo con l'intento di dedicarsi al culto divino sotto il patrocinio della Madre di Dio. Da tale comunità eremitica ebbe inizio l'ordine carmelitano, che promosse il culto di Maria con questo titolo.