Vita di città
Andria ricorda Anna Maria Di Leo. Sindaco Bruno: "Donna integerrima, lineare, trasparente, benevola, caritatevole"
Numerose le testimonianze sulla vita e l'impegno sociale della indimenticata referente di Pax Christi. Il VIDEO
Andria - mercoledì 26 gennaio 2022
Lunedì 24 gennaio, si è svolto presso Palazzo di Città, un atteso evento in ricordo di Anna Maria Di Leo, scomparsa nelle settimane scorse, chiamato "Cittadini consapevoli – non alla finestra" che ha avuto il patrocinio dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Andria, con il coinvolgimento della Biblioteca Diocesana, dell'Associazione Italiana Maestri Cattolici, di Pax Christi, del Forum di Formazione all'Impegno Sociale e Politico, del Centro Orientamento Don Bosco, dell'Azione Cattolica Italiana, della Diocesi di Andria, del MPPU e di Libera.
All'evento hanno preso parte Mons. Luigi Mansi, Vescovo diocesi di Andria e l'Avv. Giovanna Bruno, Sindaca di Andria e hanno dato il loro contributo su "Educazione e formazione" con Bruno Forte, già presidente nazionale dell'AIMC e Angela Ribatti, già presidente regionale dell'AIMC. Sul tema "Dialogo inter-religioso, educazione alla mondialità, non violenza – disarmo – pace" Mons. Luigi Bettazzi, già presidente nazionale di Pax Christi e Mons. Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale di Pax Christi. Infine su "Impegno civile, sociale e politico", Rosy Bindi. L'evento è stato coordinato da Francesca Attimonelli, presidente dell'AIMC sezione di Andria.
Di seguito la testimonianza del Sindaco Giovanna Bruno:
"Eccellenza Rev.ma, Mons. Ricchiuti, illustri relatori a distanza, On. Rosy Bindi, referenti del mondo dell'associazionismo, amici tutti che, in presenza o a distanza, condividete questo prezioso momento, un saluto affettuoso di benvenuto in uno dei tanti luoghi della città solcati e animati da Annamaria Di Leo: il Palazzo di Città. Non come cittadina qualsiasi, non come beneficiaria di servizi, non come utente, non come spettatrice alla finestra, ma come cittadina attiva, consapevole e protagonista. Di una stagione politica ancora troppo acerba alla presenza delle donne, ma comunque capace di coglierne la diversità umana e comportamentale, migliorando di conseguenza.
Con Lei in politica, come ho appreso da alcuni pensieri dal Prof. Vincenzo D'Avanzo, già sindaco di questa città, le donne hanno iniziato a vincere la resistenza della partecipazione, cominciando a frequentare sedi di partito e organismi collettivi.
Le limitazioni della pandemia non consentono una partecipazione massiccia a questa iniziativa, ma davvero plurime sono le attestazioni pervenute anche a me dalla sua scomparsa. Ciascun contributo delinea sempre il suo stesso tratto caratteriale: quello di donna del silenzio incisivo; della qualità dell'azione comune; della pluralità dei percorsi; della fede testimoniata e non sbandierata; della paziente ricerca della collegialità nelle scelte; della buona parola e del buon costume; dell'attenzione ai più deboli.
E' proprio vero che attraverso gli altri spesso si ha l'immagine più autentica di ciascuno di noi.
E se, nel caso di Annamaria, gli altri – a tutti i livelli- riportano di Lei lo stesso comune denominatore, allora senza dubbio si può affermare che è stata una donna senza mai doppia faccia, integerrima, lineare, trasparente, benevola, caritatevole. Di spessore!
Ho sperimentato in diverse forme la sua amicizia dalla condivisione associativa ai viaggi in Terra Santa; dagli approfondimenti politici ai confronti sociali. Mi ha sempre colpito di Lei l'altissimo senso di rispetto per le persone e per le loro condizioni. Persone intese come bisogni, ma anche come energie da sprigionare per migliorare le comunità. Persone, che sono il fine ultimo e l'elemento primo di chi vive l'impegno politico come atto di carità.
Grazie ad Annamaria di aver scelto di non stare mai affacciata alla finestra ad osservare per giudicare, ma per aver consumato le suole delle Tue scarpe nei sentieri lieti e impervi delle vite umane, compensando la fievolezza del Tuo timbro di voce con l'inerzia del Tuo amore generoso.
Questa città Te ne da e Te ne darà merito. Grazie!"
All'evento hanno preso parte Mons. Luigi Mansi, Vescovo diocesi di Andria e l'Avv. Giovanna Bruno, Sindaca di Andria e hanno dato il loro contributo su "Educazione e formazione" con Bruno Forte, già presidente nazionale dell'AIMC e Angela Ribatti, già presidente regionale dell'AIMC. Sul tema "Dialogo inter-religioso, educazione alla mondialità, non violenza – disarmo – pace" Mons. Luigi Bettazzi, già presidente nazionale di Pax Christi e Mons. Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale di Pax Christi. Infine su "Impegno civile, sociale e politico", Rosy Bindi. L'evento è stato coordinato da Francesca Attimonelli, presidente dell'AIMC sezione di Andria.
Di seguito la testimonianza del Sindaco Giovanna Bruno:
"Eccellenza Rev.ma, Mons. Ricchiuti, illustri relatori a distanza, On. Rosy Bindi, referenti del mondo dell'associazionismo, amici tutti che, in presenza o a distanza, condividete questo prezioso momento, un saluto affettuoso di benvenuto in uno dei tanti luoghi della città solcati e animati da Annamaria Di Leo: il Palazzo di Città. Non come cittadina qualsiasi, non come beneficiaria di servizi, non come utente, non come spettatrice alla finestra, ma come cittadina attiva, consapevole e protagonista. Di una stagione politica ancora troppo acerba alla presenza delle donne, ma comunque capace di coglierne la diversità umana e comportamentale, migliorando di conseguenza.
Con Lei in politica, come ho appreso da alcuni pensieri dal Prof. Vincenzo D'Avanzo, già sindaco di questa città, le donne hanno iniziato a vincere la resistenza della partecipazione, cominciando a frequentare sedi di partito e organismi collettivi.
Le limitazioni della pandemia non consentono una partecipazione massiccia a questa iniziativa, ma davvero plurime sono le attestazioni pervenute anche a me dalla sua scomparsa. Ciascun contributo delinea sempre il suo stesso tratto caratteriale: quello di donna del silenzio incisivo; della qualità dell'azione comune; della pluralità dei percorsi; della fede testimoniata e non sbandierata; della paziente ricerca della collegialità nelle scelte; della buona parola e del buon costume; dell'attenzione ai più deboli.
E' proprio vero che attraverso gli altri spesso si ha l'immagine più autentica di ciascuno di noi.
E se, nel caso di Annamaria, gli altri – a tutti i livelli- riportano di Lei lo stesso comune denominatore, allora senza dubbio si può affermare che è stata una donna senza mai doppia faccia, integerrima, lineare, trasparente, benevola, caritatevole. Di spessore!
Ho sperimentato in diverse forme la sua amicizia dalla condivisione associativa ai viaggi in Terra Santa; dagli approfondimenti politici ai confronti sociali. Mi ha sempre colpito di Lei l'altissimo senso di rispetto per le persone e per le loro condizioni. Persone intese come bisogni, ma anche come energie da sprigionare per migliorare le comunità. Persone, che sono il fine ultimo e l'elemento primo di chi vive l'impegno politico come atto di carità.
Grazie ad Annamaria di aver scelto di non stare mai affacciata alla finestra ad osservare per giudicare, ma per aver consumato le suole delle Tue scarpe nei sentieri lieti e impervi delle vite umane, compensando la fievolezza del Tuo timbro di voce con l'inerzia del Tuo amore generoso.
Questa città Te ne da e Te ne darà merito. Grazie!"