Vita di città
Andria non dimentica. Il Sindaco Bruno ricorda Graziella Mansi
A 23 anni dalla scomparsa di Graziella Mansi, la bambina di Andria abusata e bruciata viva dal branco a soli 8 anni
Andria - sabato 19 agosto 2023
5.38
Sono trascorsi esattamente 23 anni dalla tragica scomparsa di Graziella Mansi. La bambina di Andria abusata e bruciata viva dal branco a 8 anni.
Il Sindaco di Andria, avv. Giovanna Bruno, ricorda così la piccola Graziella, nell'anniversario della sua prematura scomparsa «Cara Graziella, quest'anno ti ricordo con l'animo un po' più sereno. Come se saperti lì, finalmente in un giaciglio terreno definitivo, mi dia pace interiore. Per quello che serve, ovviamente. Nulla ti avrebbe mai più restituito a questa comunità, è chiaro. Ma aver mantenuto la promessa di una sepoltura peritura, aver dato dignità a ciò che la terra ha conservato gelosamente di te, placa il mio animo. Ero maternamente inquieta... » e aggiunge «È bello notare quante persone all'ingresso del Campo Santo si fermano a salutarti, a lasciarti un fiore, o solo un'occhiata. Ti salutano tutti. Sanno che ci sei. Quasi ad accoglierci in quel luogo. Quasi a ricordarci che sei passata nelle nostre strade, hai vissuto le nostre tradizioni, hai sorriso a tanti di noi nella tua quotidianità terrena. Ecco, il mio desiderio era questo: che intorno alla tua tragedia ci fosse memoria collettiva, sempre. Perché la tua, piccolina, è divenuta la tragedia di una Città intera in quell'assolato 19 agosto del 2000. Ma tu non sei lì, per carità. Tu sei dove l'aria, il vento, la libertà, la gioia, la leggerezza, la semplicità...dicono l'ultima parola sulla cattiveria umana. Sei lì, con il nonno Vittorio, felice, nei campi dell'eternità. Ciao Graziella, piccola creatura con le ali d'amore».
A mantener viva la memoria della piccola Graziella anche la realizzazione di altri due monumenti: una lapide posta accanto alla fontana di da Castel del Monte e un parco di periferia ad Andria interamente dedicato a Graziella, molto spesso, quest'ultimo oggetto di incuria.
Tutte queste iniziative ovviamente non bastano a cancellare il dolore collettivo che unisce l'intera comunità andriese e che mai potranno rimuovere questa pagina buia della storia della città di Andria
Il Sindaco di Andria, avv. Giovanna Bruno, ricorda così la piccola Graziella, nell'anniversario della sua prematura scomparsa «Cara Graziella, quest'anno ti ricordo con l'animo un po' più sereno. Come se saperti lì, finalmente in un giaciglio terreno definitivo, mi dia pace interiore. Per quello che serve, ovviamente. Nulla ti avrebbe mai più restituito a questa comunità, è chiaro. Ma aver mantenuto la promessa di una sepoltura peritura, aver dato dignità a ciò che la terra ha conservato gelosamente di te, placa il mio animo. Ero maternamente inquieta... » e aggiunge «È bello notare quante persone all'ingresso del Campo Santo si fermano a salutarti, a lasciarti un fiore, o solo un'occhiata. Ti salutano tutti. Sanno che ci sei. Quasi ad accoglierci in quel luogo. Quasi a ricordarci che sei passata nelle nostre strade, hai vissuto le nostre tradizioni, hai sorriso a tanti di noi nella tua quotidianità terrena. Ecco, il mio desiderio era questo: che intorno alla tua tragedia ci fosse memoria collettiva, sempre. Perché la tua, piccolina, è divenuta la tragedia di una Città intera in quell'assolato 19 agosto del 2000. Ma tu non sei lì, per carità. Tu sei dove l'aria, il vento, la libertà, la gioia, la leggerezza, la semplicità...dicono l'ultima parola sulla cattiveria umana. Sei lì, con il nonno Vittorio, felice, nei campi dell'eternità. Ciao Graziella, piccola creatura con le ali d'amore».
A mantener viva la memoria della piccola Graziella anche la realizzazione di altri due monumenti: una lapide posta accanto alla fontana di da Castel del Monte e un parco di periferia ad Andria interamente dedicato a Graziella, molto spesso, quest'ultimo oggetto di incuria.
Tutte queste iniziative ovviamente non bastano a cancellare il dolore collettivo che unisce l'intera comunità andriese e che mai potranno rimuovere questa pagina buia della storia della città di Andria