Mal'Aria Andria
Mal'Aria Andria
Vita di città

Andria nel report Mal'Aria di Legambiente, intanto primi dati Arpa

La città prima in Puglia tra i capoluoghi per PM10 e No2

La città di Andria al primo posto tra le città pugliesi sia per Pm10 (le particelle inquinanti presenti nell'aria che respiriamo) che per No2 (il biossido di azoto che si genera a seguito di processi di combustione, quindi i motori). Al vertice della classifica regionale stilata da Legambiente Mal'Aria sull'inquinamento atmosferico delle città italiane, con un dato 26 quale dato della media annuale pm10, seguita da Bari 23 e Barletta 22 che però vede dimezzato invece il dato il No2 a 14 rispetto a 25 di Andria.
Guardando invece la graduatoria delle città italiane se per il Pm10 Andria non compare tra quelle più inquinate, stessa cosa non può dirsi per l'NO2 rilevato nel 2024, è presente in buona compagnia (si fa per dire) con Milano e Napoli. Serve una diminuzione del 20 percento per rispettare i limiti previsti a partire dal 2030, fanno sapere gli ambientalisti.

Intanto dal Comune fanno sapere che sono disponibili i primi dati ARPA monitoraggio qualità dell'aria con centralina mobile dal 24.05.2024 al 19.01.2025 (240 giorni) posizionata presso la Scuola primaria "Giovanni Rodari" in via Murge.
Questa campagna di monitoraggio, voluta dall'Amministrazione Comunale – Assessorato alla Qualità della Vita, ha voluto approfondire le conoscenze sullo stato della qualità dell'aria nel comune di Andria attraverso dati acquisiti in una postazione di misura diversa da quella della centralina fissa appartenente alla Rete Regionale di Qualità dell'Aria (RRQA).
Il laboratorio mobile, dotato di analizzatori automatici per il campionamento e la misura in continuo degli inquinanti chimici individuati dalla normativa vigente in materia, ha monitorato: ossidi di azoto (NOx), ozono (O3), idrogeno solforato (H2S), benzene (C6H6), toluene, PM10 e PM2.5.
Dall'analisi dei dati validi acquisiti dal mezzo mobile per il periodo di monitoraggio è emerso che:
• per il PM10, è stato registrato un solo superamento del valore limite medio giornaliero di 50 µg/mc (che non deve essere superato per più di 35 volte in un anno) e si è verificato nel corso di un evento di avvezione di polveri desertiche. I livelli giornalieri di PM10 rilevati nel periodo di monitoraggio, posti a confronto con quelli della centralina fissa della rete regionale di Andria – Via Vaccina (a ridosso del cantiere di Ferrotramviaria, per cui durante la fase di cantiere gli impatti sulla componente aria interessano, tra le altre, le emissioni di PM10), sono risultati sistematicamente inferiori. Durante la campagna si sono verificati alcuni eventi di avvezione di polveri naturali: tali fenomeni possono contribuire, anche in modo significativo, all'incremento delle concentrazioni di PM10. L'unico superamento del limite giornaliero è occorso proprio in occasione di un fenomeno di questo tipo;
• per il PM2.5 la concentrazione media registrata durante la campagna è stata di 7 µg/mc, quindi inferiore al valore limite. I livelli giornalieri di PM2.5 rilevati nel
periodo di monitoraggio, posti a confronto con quelli della centralina fissa della rete regionale di Andria – Via Vaccina, sono risultati sistematicamente inferiori;
• per tutti gli inquinanti gassosi misurati, ARPA non ha registrato superamenti dei valori obiettivo/limite previsti dalla normativa di riferimento;
• nel sito di monitoraggio è emerso un andamento correlato per la coppia di inquinanti NO2 e benzene. Si può ipotizzare l'esistenza di una sorgente emissiva comune per i due parametri, verosimilmente legata al traffico veicolare. Per NO2, benzene e CO i grafici del giorno tipo mostrano chiaramente incrementi delle concentrazioni nelle ore serali della giornata. Tali incrementi possono essere dovuti ad un aumento delle emissioni nel periodo serale e/o all'innescarsi di condizioni meteorologiche favorevoli nelle zone urbane all'accumulo degli inquinanti immessi in prossimità del suolo. Nelle ore serali, notturne e nelle prime ore del giorno si possono infatti verificare più frequentemente condizioni di calma di vento ed inversioni termiche negli strati più bassi dell'atmosfera.
In sostanza, la campagna si è conclusa con risultati non preoccupanti. Il report di ARPA Puglia racconta di un territorio dove i valori risultano essere nella norma, escludendo di fatto criticità legate a inquinamento atmosferico.
«Sono dati che se da un lato ci rassicurano sulla qualità dell'aria in città, dall'altro ci stimolano a fare ancora meglio – commenta l'Assessore con delega all'Ambiente, Savino Losappio - Il risultato delle rilevazioni della centralina mobile evidenziano ancora una volta l'inattendibilità dei dati forniti dalla centralina di via Vaccina per la nota contiguità con il cantiere di Ferrotranviaria. Continueremo a mettere in atto azioni che limitano l'uso dei veicoli in città (come le Domeniche Ecologiche), così come grazie ai finanziamenti intercettati, da ultimo 750 mila euro per nuove piste ciclabili, stimoleremo la mobilità sostenibile».
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