Cronaca
Andria, l’assedio a borgo Troianelli
Incendiati mezzi agricoli nel cantiere di un palazzo del 1600
Andria - mercoledì 16 giugno 2021
9.03
Il fatto risale all'8 aprile scorso. La notizia è trapelata durante l'incontro che si è tenuto domenica 13 giungo a Montaltino, frazione di Barletta, fra gli imprenditori agricoli che hanno denunciato lo stato di abbandono da parte delle istituzioni delle campagne della provincia di Barletta-Andria-Trani ormai territorio di conquista della criminalità.
L'incendio di mezzi agricoli parcheggiati all'interno del cantiere di una di una masseria fortificata risalente al 1600 e da oltre 70 anni in stato di totale abbandono. Tutto è stato denunciato. In fiamme sono finiti un escavatore meccanico, una Fiat Panda e un camion. La zona in cui si è verificato l'episodio è la borgata Troianelli distante circa 14 chilometri dal centro abitato di Andria. L'immobile anticamente rientrava nelle proprietà di una nobile famiglia di latifondisti del posto. Negli anni '30 fu espropriato da parte dello Stato attraverso l'Opera Nazionale Combattenti, nata per dare casa e terra ai reduci della Grande Guerra, e tutta la struttura fu adibita ad abitazione colonica. Negli anni '50 la proprietà passò alla cooperativa Coloni Montegrosso. Nel tempo l'antico palazzo è stato depredato all'interno di suppellettili ma che della pavimentazione in alcuni punti. Per anni occupato abusivamente. Adesso attraverso la firma del contratto di affitto per fondi rustici nella disponibilità di una start up di giovani imprenditori che nei loro piani hanno la riqualificazione del manufatto con l'area annessa per creare una struttura ricettiva che possa dare lavoro a persone svantaggiate. Sull'immobile c'è un vincolo della Soprintendenza. L'impresa agricola ha già provveduto allo sgombero del palazzo e alla sua messa in sicurezza. È questo uno degli esempi lampanti di giovani imprenditori che vengono intimoriti, quasi invogliati a non investire, dalla criminalità presente sul posto. I giovani, infatti, nell'ultimo periodo hanno ricevuto diversi sfregi e minacce di morte.
L'incendio di mezzi agricoli parcheggiati all'interno del cantiere di una di una masseria fortificata risalente al 1600 e da oltre 70 anni in stato di totale abbandono. Tutto è stato denunciato. In fiamme sono finiti un escavatore meccanico, una Fiat Panda e un camion. La zona in cui si è verificato l'episodio è la borgata Troianelli distante circa 14 chilometri dal centro abitato di Andria. L'immobile anticamente rientrava nelle proprietà di una nobile famiglia di latifondisti del posto. Negli anni '30 fu espropriato da parte dello Stato attraverso l'Opera Nazionale Combattenti, nata per dare casa e terra ai reduci della Grande Guerra, e tutta la struttura fu adibita ad abitazione colonica. Negli anni '50 la proprietà passò alla cooperativa Coloni Montegrosso. Nel tempo l'antico palazzo è stato depredato all'interno di suppellettili ma che della pavimentazione in alcuni punti. Per anni occupato abusivamente. Adesso attraverso la firma del contratto di affitto per fondi rustici nella disponibilità di una start up di giovani imprenditori che nei loro piani hanno la riqualificazione del manufatto con l'area annessa per creare una struttura ricettiva che possa dare lavoro a persone svantaggiate. Sull'immobile c'è un vincolo della Soprintendenza. L'impresa agricola ha già provveduto allo sgombero del palazzo e alla sua messa in sicurezza. È questo uno degli esempi lampanti di giovani imprenditori che vengono intimoriti, quasi invogliati a non investire, dalla criminalità presente sul posto. I giovani, infatti, nell'ultimo periodo hanno ricevuto diversi sfregi e minacce di morte.
Ma è solo l'ultimo episodio in ordine di tempo. La criminalità che opera nelle campagne fra Andria e San Ferdinando di Puglia per lo più è una micro criminalità che vuole dimostrare il suo potere attraverso l'incendio di mezzi o altre pratiche più volte raccontate. È di qualche giorno fa il taglio di 30 alberi di un pescheto. Lo scorso anno fu distrutta dalle fiamme un'intera casa rurale in una masseria sulla Murgia. Sono innumerevoli gli ulivi sfregati, i tendoni di uva abbattuti e i raccolti distrutti.