Cronaca
Andria divisa in quattro zone per la "distribuzione di carburanti"
Modifica al regolamento comunale del 2003: otto le richieste in giacenza. Nel centro storico si potrà erogare solo alimentazione elettrica
Andria - mercoledì 27 marzo 2013
11.28
Cambiano criteri, requisiti e caratteristiche degli spazi per la "distribuzione di carburante" nella Città di Andria. Nell'ultima riunione del Consiglio Comunale, infatti, l'assiste cittadina ha approvato il nuovo regolamento su proposta del Settore Attività Produttive. Nel 2003, infatti, l'allora amministrazione approvò le caratteristiche cittadine prescritte secondo le leggi di quegli anni, ma nel 2006 la Regione Puglia ha apportato delle sostanziali modifiche recepite in questo nuovo regolamento comunale. Da mesi giacciono negli uffici ben otto richieste di nuovi impianti di distribuzione di carburanti, ma gli uffici non hanno potuto dar seguito alle richieste per via di qualche interpretazione che ha reso complessa la definizione di talune autorizzazioni. Alcuni degli imprenditori pronti ad investire su questa attività potrebbero essersi tirati indietro.
Il nuovo regolamento tra l'altro, prevede i criteri di localizzazione dei nuovi impianti e gli indici di edificabilità. Il territorio comunale è stato ripartito in quattro zone omogenee: centro storico nel quale è consentito localizzare solo ed esclusivamente impianti per l'alimentazione di veicoli elettrici, zone residenziali, zone per insediamenti produttivi e zone agricole. In ogni zona vi sono anche precisi limiti di edificabilità sia in termini di estensione della superficie, sia in termini di indici di fabbricabilità che di altezza: «Adesso l'ufficio potrà finalmente procedere all'istruttoria delle istanze pervenute con linee guida definite - ha dichiarato al termine l'assessore Benedetto Miscioscia - mettendo da parte le libere interpretazioni che hanno, purtroppo, reso difficile, fino ad oggi, l'iter istruttorio delle istanze pervenute».
Il nuovo regolamento tra l'altro, prevede i criteri di localizzazione dei nuovi impianti e gli indici di edificabilità. Il territorio comunale è stato ripartito in quattro zone omogenee: centro storico nel quale è consentito localizzare solo ed esclusivamente impianti per l'alimentazione di veicoli elettrici, zone residenziali, zone per insediamenti produttivi e zone agricole. In ogni zona vi sono anche precisi limiti di edificabilità sia in termini di estensione della superficie, sia in termini di indici di fabbricabilità che di altezza: «Adesso l'ufficio potrà finalmente procedere all'istruttoria delle istanze pervenute con linee guida definite - ha dichiarato al termine l'assessore Benedetto Miscioscia - mettendo da parte le libere interpretazioni che hanno, purtroppo, reso difficile, fino ad oggi, l'iter istruttorio delle istanze pervenute».