Eventi e cultura
Andria ha festeggiato il Giorno dell'Unità Nazionale
Il Commissario prefettizio Tufariello ha deposto la corona di alloro al Monumento dei Caduti
Andria - martedì 5 novembre 2019
9.15
Il 4 novembre del 1918 terminava la Prima Guerra Mondiale. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del "Milite Ignoto", nel Sacello dell'Altare della Patria a Roma. Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato "Festa nazionale".
Ieri mattina lunedì 4 novembre, è stato celebrato anche ad Andria, all'interno del Parco IV Novembre il Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate.
Il Commissario prefettizio Gaetano Tufariello accompagnato da Nicola Catania, presidente della locale sezione dell'A.N.M.I., ha deposto la tradizionale corona d'alloro presso il Monumento dei Caduti, per commemorare tutti coloro che hanno sacrificato la vita, per l'Unità e la Libertà dell'Italia.
Hanno fatto da cornice una rappresentanza di bambini delle scuole elementari di Andria, appartenenti al Circolo didattico "Cotugno", presenti con la dirigente scolastica Dora Guarino, che hanno intonato l'Inno nazionale, mentre hanno preso parte alla celebrazione, le Autorità civili e militari con le numerose Associazioni combattentistiche e d'Armi convenute.
Nella chiesa dei Cappuccini -SS. Stimmate- è stata celebrata la Santa Messa in suffragio dei Caduti andriesi di tutte le guerre. Il rito è stato officiato da Don Gianni Massaro, Vicario generale della nostra Diocesi.
Don Gianni Massaro, dopo aver salutato il Commissario prefettizio Tufariello, le Autorità' civili e militari con le associazioni combattentistiche e d'arma intervenute, nell'omelia ha tenuto a sottolineare: "Siamo qui per celebrare la giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, nonché ricordare in questa celebrazione i caduti andriesi di tutte le guerre. Osservando quanto sta avvenendo in Siria e in altri paesi, la nostra preghiera diventa suffragio, ma nel contempo implorazione, affinché abbiano fine i conflitti e non ci siano più guerre. La guerra distrugge ciò che Dio ha creato di più bello, il suo santuario più stupendo che è l'essere umano. Ritengo che la giornata odierna onde evitare che sia solo celebrativa, ci apra ad orizzonti molto ampi, siamo chiamati a ritrovare con il senso cristiano della vita, il valore di scelte e comportamenti finalizzati al bene di tutti ed in modo particolare al bene dei più poveri, al bene degli ultimi".
Ha quindi aggiunto: "Concludo ringraziando il servizio generoso che rendono alla nostra comunità uomini e donne che militano nelle Forze Armate, chiamati ad un ruolo sempre più strategico di mantenimento della pace e di promozione di una convivenza serena".
Ieri mattina lunedì 4 novembre, è stato celebrato anche ad Andria, all'interno del Parco IV Novembre il Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate.
Il Commissario prefettizio Gaetano Tufariello accompagnato da Nicola Catania, presidente della locale sezione dell'A.N.M.I., ha deposto la tradizionale corona d'alloro presso il Monumento dei Caduti, per commemorare tutti coloro che hanno sacrificato la vita, per l'Unità e la Libertà dell'Italia.
Hanno fatto da cornice una rappresentanza di bambini delle scuole elementari di Andria, appartenenti al Circolo didattico "Cotugno", presenti con la dirigente scolastica Dora Guarino, che hanno intonato l'Inno nazionale, mentre hanno preso parte alla celebrazione, le Autorità civili e militari con le numerose Associazioni combattentistiche e d'Armi convenute.
Nella chiesa dei Cappuccini -SS. Stimmate- è stata celebrata la Santa Messa in suffragio dei Caduti andriesi di tutte le guerre. Il rito è stato officiato da Don Gianni Massaro, Vicario generale della nostra Diocesi.
Don Gianni Massaro, dopo aver salutato il Commissario prefettizio Tufariello, le Autorità' civili e militari con le associazioni combattentistiche e d'arma intervenute, nell'omelia ha tenuto a sottolineare: "Siamo qui per celebrare la giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, nonché ricordare in questa celebrazione i caduti andriesi di tutte le guerre. Osservando quanto sta avvenendo in Siria e in altri paesi, la nostra preghiera diventa suffragio, ma nel contempo implorazione, affinché abbiano fine i conflitti e non ci siano più guerre. La guerra distrugge ciò che Dio ha creato di più bello, il suo santuario più stupendo che è l'essere umano. Ritengo che la giornata odierna onde evitare che sia solo celebrativa, ci apra ad orizzonti molto ampi, siamo chiamati a ritrovare con il senso cristiano della vita, il valore di scelte e comportamenti finalizzati al bene di tutti ed in modo particolare al bene dei più poveri, al bene degli ultimi".
Ha quindi aggiunto: "Concludo ringraziando il servizio generoso che rendono alla nostra comunità uomini e donne che militano nelle Forze Armate, chiamati ad un ruolo sempre più strategico di mantenimento della pace e di promozione di una convivenza serena".