Politica
Andria Bene in Comune, Polisportiva: «Sulla questione si è creato un surreale allarmismo»
Il movimento civico che sostiene l'amministrazione Bruno, evidenzia il proprio punto di vista
Andria - venerdì 7 ottobre 2022
11.40
Ormai ad horas giungono comunicati stampa e prese di posizione in merito alla vicenda legata alla Polisportiva Città di Andria ed all'utilizzo delle struttura sportive cittadine. Ecco la nota del movimento civico Andria Bene in Comune.
«Di fronte all'ingiustificato e surreale allarmismo che si sta facendo sulla questione Polisportiva, - scrive il movimento politico Andria Bene in Comune - siamo costretti a precisare alcune cose. Il Comune non ha bloccato nessuna - ripetiamo: NESSUNA - attività sportiva in città. Che cosa è successo allora?
Lo scorso settembre il Comune di Andria aveva manifestato la volontà di affidare la gestione temporanea "in via del tutto sperimentale e non rinnovabile" alle associazioni sportive andriesi, purché riunite in un unico soggetto associativo. È stato così che è nata la "Polisportiva", costituita dalle 9 associazioni sportive che storicamente già utilizzavano le strutture. Grazie alla convenzione stipulata con in Comune di Andria, dunque, la Polisportiva si impegnava a tenere aperti gli spazi, alla loro custodia nonché alla loro apertura e chiusura, a fronte della possibilità di utilizzare illimitatamente gli spazi e di usufruire di tariffe agevolate. Scaduta la convenzione, dunque, le strutture sono ritornate nella disponibilità del Comune così come previsto al momento della stipula. Inutile sottolineare come tutte le associazioni che avevano costituito la Polisportiva ne fossero pienamente a conoscenza.
Quindi cosa è cambiato allora? Dal punto di vista formale è cambiata solo la modalità per poter autorizzare le attività negli impianti comunali. Lo scorso anno lo ha fatto direttamente la Polisportiva, adesso è tornato a farlo direttamente l'ufficio comunale preposto. Volete la prova? Ad oggi sono state rilasciate autorizzazioni all'utilizzo delle strutture a tutte, e sottolineiamo a tutte, le società che ne hanno fatto richiesta.
E perché la Polisportiva non può continuare a gestire gli impianti? Perché, come già ribadito precedentemente, l'affidamento degli impianti era previsto fino alla scadenza della convenzione che, comunque, rimaneva "in via del tutto sperimentale e non rinnovabile". Nel caso di proroga (comunque non prevista dalla convenzione), dunque, si sarebbero comunque dovuti rivedere i termini dell'affidamento. A questo però si aggiunge un altro aspetto venuto meno, necessario per un'eventuale proroga: a far parte della Polisportiva dovevano essere TUTTE le associazioni che l'avevano costituita inizialmente.
E quindi? Una delle associazioni che avevano costituito la Polisportiva, ad un certo punto, è stata radiata dalle altre associazioni. La Polisportiva non è risultata più un l'UNICO soggetto interlocutore con cui il Comune di Andria aveva sottoscritto la convenzione. E dunque: non si tratta di simpatie o antipatie, né di accanimento contro le società sportive. Si tratta che l'accordo è scaduto ed il presupposto giuridico per rinegoziarlo è venuto meno. Quindi il Comune, per legge, non può più rinnovare la convenzione con una Polisportiva che, di fatto, non è lo stesso soggetto che aveva sottoscritto la convenzione un anno fa. La prova che non ci sia nessuna volontà di ostacolare lo sport in città sta nel fatto che a tutte le società che ne stanno facendo richiesta il Comune sta concedendo l'autorizzazione, proprio perché è l'unico modo LEGALE per continuare ad utilizzare quegli spazi.
In conclusione, si sta provando in tutti i modi a trovare una soluzione per uscire da questo pantano in cui certamente non è stato il Comune a infilarsi. Ma lo stato attuale dei fatti è quello descritto. Chi vuole protestare contro l'ufficio comunale protesti pure, ci mancherebbe, però almeno spieghi contro cosa protesta. Perché altrimenti l'idea che sia la solita strumentalizzazione di qualche capetto, poco capo e molto inetto, non ce la toglie dalla testa nessuno».
«Di fronte all'ingiustificato e surreale allarmismo che si sta facendo sulla questione Polisportiva, - scrive il movimento politico Andria Bene in Comune - siamo costretti a precisare alcune cose. Il Comune non ha bloccato nessuna - ripetiamo: NESSUNA - attività sportiva in città. Che cosa è successo allora?
Lo scorso settembre il Comune di Andria aveva manifestato la volontà di affidare la gestione temporanea "in via del tutto sperimentale e non rinnovabile" alle associazioni sportive andriesi, purché riunite in un unico soggetto associativo. È stato così che è nata la "Polisportiva", costituita dalle 9 associazioni sportive che storicamente già utilizzavano le strutture. Grazie alla convenzione stipulata con in Comune di Andria, dunque, la Polisportiva si impegnava a tenere aperti gli spazi, alla loro custodia nonché alla loro apertura e chiusura, a fronte della possibilità di utilizzare illimitatamente gli spazi e di usufruire di tariffe agevolate. Scaduta la convenzione, dunque, le strutture sono ritornate nella disponibilità del Comune così come previsto al momento della stipula. Inutile sottolineare come tutte le associazioni che avevano costituito la Polisportiva ne fossero pienamente a conoscenza.
Quindi cosa è cambiato allora? Dal punto di vista formale è cambiata solo la modalità per poter autorizzare le attività negli impianti comunali. Lo scorso anno lo ha fatto direttamente la Polisportiva, adesso è tornato a farlo direttamente l'ufficio comunale preposto. Volete la prova? Ad oggi sono state rilasciate autorizzazioni all'utilizzo delle strutture a tutte, e sottolineiamo a tutte, le società che ne hanno fatto richiesta.
E perché la Polisportiva non può continuare a gestire gli impianti? Perché, come già ribadito precedentemente, l'affidamento degli impianti era previsto fino alla scadenza della convenzione che, comunque, rimaneva "in via del tutto sperimentale e non rinnovabile". Nel caso di proroga (comunque non prevista dalla convenzione), dunque, si sarebbero comunque dovuti rivedere i termini dell'affidamento. A questo però si aggiunge un altro aspetto venuto meno, necessario per un'eventuale proroga: a far parte della Polisportiva dovevano essere TUTTE le associazioni che l'avevano costituita inizialmente.
E quindi? Una delle associazioni che avevano costituito la Polisportiva, ad un certo punto, è stata radiata dalle altre associazioni. La Polisportiva non è risultata più un l'UNICO soggetto interlocutore con cui il Comune di Andria aveva sottoscritto la convenzione. E dunque: non si tratta di simpatie o antipatie, né di accanimento contro le società sportive. Si tratta che l'accordo è scaduto ed il presupposto giuridico per rinegoziarlo è venuto meno. Quindi il Comune, per legge, non può più rinnovare la convenzione con una Polisportiva che, di fatto, non è lo stesso soggetto che aveva sottoscritto la convenzione un anno fa. La prova che non ci sia nessuna volontà di ostacolare lo sport in città sta nel fatto che a tutte le società che ne stanno facendo richiesta il Comune sta concedendo l'autorizzazione, proprio perché è l'unico modo LEGALE per continuare ad utilizzare quegli spazi.
In conclusione, si sta provando in tutti i modi a trovare una soluzione per uscire da questo pantano in cui certamente non è stato il Comune a infilarsi. Ma lo stato attuale dei fatti è quello descritto. Chi vuole protestare contro l'ufficio comunale protesti pure, ci mancherebbe, però almeno spieghi contro cosa protesta. Perché altrimenti l'idea che sia la solita strumentalizzazione di qualche capetto, poco capo e molto inetto, non ce la toglie dalla testa nessuno».