Attualità
Anche la cooperativa “Questa Città” partecipa al concorso “Menti in Corto”
Si intitola “Gesù in ferie…tanto immaginare non costa niente” il lavoro realizzato dagli ospiti e dagli operatori della comunità
Andria - giovedì 22 aprile 2021
18.26
Anche la cooperativa sociale "Questa Città" partecipa al progetto "Menti in Corto", il concorso di cortometraggi che vede il coinvolgimento di strutture residenziali e semiresidenziali che si occupano di disabilità psichica e marginalità sociale.
Il cinema ha consentito alla psichiatria di farsi conoscere al grande pubblico, influenzando anche la visione sociale della malattia mentale. Non si può fare a meno di considerare il riverbero, a livello sociale che il cinema ha prodotto rispetto alla cultura pregiudizievole che connota, sino ai nostri giorni, le rappresentazioni sociali della sofferenza mentale.
"Dunque la scelta di fare cinema all'interno di una comunità è dettata dalla necessità di usare un linguaggio artistico, diretto, popolare, che permette il coinvolgimento attivo di un gruppo, in un percorso creativo, mirato alla realizzazione di un prodotto audio visivo", spiega il regista del cortometraggio, Michele Bia. "E' quanto avvenuto un anno fa, in piena pandemia, presso la Cooperativa sociale "Questa Città", nel laboratorio Cinema la cui progettazione risponde alla richiesta riabilitativa della programmazione delle attività di arte espressiva, con l'intento di combattere lo stigma sociale e abbattere le barriere e i pregiudizi contro la malattia mentale. Il laboratorio Cinema da me condotto, è iniziato a Febbraio 2020 ed è stato interrotto, dopo appena un mese, a causa del lockdown. E' stato ripreso a fine Agosto, con misure Anti Covid, e la scelta del tema è stato lo sbocco naturale sulle riflessioni che ogni partecipante ha vissuto proprio durante la nuova esperienza del lockdown. Durante gli incontri, ognuno, attraverso le suggestioni veicolate dalla musica di Beethoven, Mozart, Debussy etc, è stato libero di raccontare e raccontarsi relativamente a tutte le implicazioni soggettive e oggettive derivate dalla pandemia Covid 19.
I momenti di racconto personale si sono alternati a invenzioni narrative attraverso improvvisazioni sul tema della pandemia e del lockdown . Questa modalità di lavoro ha permesso di verificare le attitudini e le capacità espressive ed interpretative dei partecipanti, al fine di individuare i vari ruoli che ognuno avrebbe avuto. Tutti sono così diventati protagonisti di un percorso dinamico, in cui loro stessi hanno potuto esprimere le loro idee, i loro desideri, le loro storie personali che, grazie al linguaggio cinematografico sono state proiettate in personaggi e situazioni facendone un unico corpo narrativo.
Ne è nata una storia tra realtà e fantasia, tra tragedia e comicità, lievità e gravità che riesce a toccare le corde più sensibili dell'animo umano suscitando emozioni, sorrisi, e anche qualche lacrima. L'intensa e assidua partecipazione di tutti ha implementato la conoscenza personale, lasciando dentro ognuno un bel bagaglio di emozioni.
Anche il titolo suggestivo "Gesù in ferie…tanto immaginare non costa niente" è il risultato di una scelta fatta tra le varie proposte pervenute dai partecipanti al laboratorio. Le riprese sono state effettuate nella prima settimana di settembre a Spinazzola. Il laboratorio e il corto hanno coinvolto ospiti e operatori della rete delle strutture riabilitative di Andria, Trani e Spinazzola della Cooperativa sociale "Questa Città".
Il cortometraggio, al momento, è in concorso al festival "Menti in corto, anno bisesto anno funesto" organizzato da Sentiero per la vita CTA Calatafimi (Trapani), la cui tematica coincide pienamente alla storia trattata nel corto, è finalista al Sa.Fi.Ter. (Film Festival Internazionale Cortometrggio), e in concorso al Cineforum di Bolzano. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del cortometraggio e, in particolar modo, la famiglia D'Inella di Spinazzola, per aver messo a disposizione la propria casa dove è stata girata la maggior parte delle scene".
Per il concorso "Menti in corto", invitiamo tutti a visionare il corto e a mettere un like al seguente link.
Il cinema ha consentito alla psichiatria di farsi conoscere al grande pubblico, influenzando anche la visione sociale della malattia mentale. Non si può fare a meno di considerare il riverbero, a livello sociale che il cinema ha prodotto rispetto alla cultura pregiudizievole che connota, sino ai nostri giorni, le rappresentazioni sociali della sofferenza mentale.
"Dunque la scelta di fare cinema all'interno di una comunità è dettata dalla necessità di usare un linguaggio artistico, diretto, popolare, che permette il coinvolgimento attivo di un gruppo, in un percorso creativo, mirato alla realizzazione di un prodotto audio visivo", spiega il regista del cortometraggio, Michele Bia. "E' quanto avvenuto un anno fa, in piena pandemia, presso la Cooperativa sociale "Questa Città", nel laboratorio Cinema la cui progettazione risponde alla richiesta riabilitativa della programmazione delle attività di arte espressiva, con l'intento di combattere lo stigma sociale e abbattere le barriere e i pregiudizi contro la malattia mentale. Il laboratorio Cinema da me condotto, è iniziato a Febbraio 2020 ed è stato interrotto, dopo appena un mese, a causa del lockdown. E' stato ripreso a fine Agosto, con misure Anti Covid, e la scelta del tema è stato lo sbocco naturale sulle riflessioni che ogni partecipante ha vissuto proprio durante la nuova esperienza del lockdown. Durante gli incontri, ognuno, attraverso le suggestioni veicolate dalla musica di Beethoven, Mozart, Debussy etc, è stato libero di raccontare e raccontarsi relativamente a tutte le implicazioni soggettive e oggettive derivate dalla pandemia Covid 19.
I momenti di racconto personale si sono alternati a invenzioni narrative attraverso improvvisazioni sul tema della pandemia e del lockdown . Questa modalità di lavoro ha permesso di verificare le attitudini e le capacità espressive ed interpretative dei partecipanti, al fine di individuare i vari ruoli che ognuno avrebbe avuto. Tutti sono così diventati protagonisti di un percorso dinamico, in cui loro stessi hanno potuto esprimere le loro idee, i loro desideri, le loro storie personali che, grazie al linguaggio cinematografico sono state proiettate in personaggi e situazioni facendone un unico corpo narrativo.
Ne è nata una storia tra realtà e fantasia, tra tragedia e comicità, lievità e gravità che riesce a toccare le corde più sensibili dell'animo umano suscitando emozioni, sorrisi, e anche qualche lacrima. L'intensa e assidua partecipazione di tutti ha implementato la conoscenza personale, lasciando dentro ognuno un bel bagaglio di emozioni.
Anche il titolo suggestivo "Gesù in ferie…tanto immaginare non costa niente" è il risultato di una scelta fatta tra le varie proposte pervenute dai partecipanti al laboratorio. Le riprese sono state effettuate nella prima settimana di settembre a Spinazzola. Il laboratorio e il corto hanno coinvolto ospiti e operatori della rete delle strutture riabilitative di Andria, Trani e Spinazzola della Cooperativa sociale "Questa Città".
Il cortometraggio, al momento, è in concorso al festival "Menti in corto, anno bisesto anno funesto" organizzato da Sentiero per la vita CTA Calatafimi (Trapani), la cui tematica coincide pienamente alla storia trattata nel corto, è finalista al Sa.Fi.Ter. (Film Festival Internazionale Cortometrggio), e in concorso al Cineforum di Bolzano. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del cortometraggio e, in particolar modo, la famiglia D'Inella di Spinazzola, per aver messo a disposizione la propria casa dove è stata girata la maggior parte delle scene".
Per il concorso "Menti in corto", invitiamo tutti a visionare il corto e a mettere un like al seguente link.