Attualità
Anche da Andria al sit-in di protesta a Bari dei fotografi
Manifestazione davanti al Consiglio Regionale: «Un sostegno economico per far fronte alle spese di gestione delle attività»
Andria - martedì 16 giugno 2020
19.50
Questa mattina a scendere in piazza sono stati i fotografi a Bari come a Roma. Anche loro, come diverse altre categorie in questi giorni, si sentono invisibili. Nonostante la riapertura del settore del wedding, molti sono stati i rinvii ed il lavoro degli specialisti della fotografia è in crisi. Circa 200 i fotografi radunati a Bari, presso la sede del Consiglio Regionale per far sentire la propria voce a causa della situazione che li vede fermi dall'inizia della pandemia. Presente una folta delegazione di fotografi giunta da Andria.
«Cosa chiediamo? - spiega in una nota Ruggiero Dibenedetto, presidente nazionale del Fondo Internazionale per la Fotografia, con una delegazione a Roma davanti alla Camera dei Deputati - Che ci venga dato fino a marzo 2021 un sostegno economico per far fronte alle spese di gestione delle attività, fitti, utenze, tasse e sostentamento familiare. Cosa abbiamo fatto in questo periodo? Abbiamo scritto al presidente Conte, a Camera, Senato, presidenti regionali, abbiamo avviato una campagna durante il lockdown #riaprireperfarecosa e una petizione ma sin qui non abbiamo ottenuto grandi risposte dalle autorità. Per cui ci siamo fatti capofila di varie associazioni nazionali e regionali per scendere in piazza e manifestare».
«Cosa chiediamo? - spiega in una nota Ruggiero Dibenedetto, presidente nazionale del Fondo Internazionale per la Fotografia, con una delegazione a Roma davanti alla Camera dei Deputati - Che ci venga dato fino a marzo 2021 un sostegno economico per far fronte alle spese di gestione delle attività, fitti, utenze, tasse e sostentamento familiare. Cosa abbiamo fatto in questo periodo? Abbiamo scritto al presidente Conte, a Camera, Senato, presidenti regionali, abbiamo avviato una campagna durante il lockdown #riaprireperfarecosa e una petizione ma sin qui non abbiamo ottenuto grandi risposte dalle autorità. Per cui ci siamo fatti capofila di varie associazioni nazionali e regionali per scendere in piazza e manifestare».