Cronaca
Amianto: due milioni di euro per le bonifiche dei privati
La Regione Puglia ha già finanziato quasi 1,9milioni di euro per 38 interventi. I fondi saranno erogati ai Comuni che a loro volta li distribuiranno ai richiedenti
Puglia - sabato 2 marzo 2013
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Rendere più semplice il corretto smaltimento dei manufatti in cui è presente amianto: è questo uno degli obiettivi del Piano Amianto di cui si è dotata la Regione Puglia. Combattere lo smaltimento illecito è il primo passo per arginare un problema che nuoce gravemente alla salute dei cittadini e può, difatto, aumentare la consapevolezza e la cultura della legalità rispetto al tema. «In questa direzione avevamo indirizzato ad ottobre scorso una parte dei fondi rivenienti dall'Ecotassa - ha detto l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente della Puglia, Lorenzo Nicastro - chiedevamo ai comuni di presentare istanze che, attraverso una partecipazione pubblica e una corretta informazione ai privati, puntassero alla rimozione del cemento amianto sulle proprietà private attraverso società autorizzate e specializzate».
Alla fine sono stati 38 gli interventi perfettamente in linea con gli obbiettivi finanziabili per un importo che è arrivato a quasi 1,9 milioni di euro. In realtà al primo bando avevano risposto ben 47 progetti, ma nove di questi non rispondevano a tutti i requisiti. I fondi, erogati direttamente ai comuni per un massimo di 60mila euro serviranno ad incentivare le rimozioni dei manufatti, anche piccoli, dalle proprietà private disincentivando le rimozioni abusive.
«Sulla scorta del successo di questa iniziativa – conclude Nicastro - abbiamo individuato ulteriori 2 mln di euro, all'interno del Programma regionale per la tutela dell'Ambiente, per permettere anche ad altri comuni di attingere ampliando sempre più lo spettro di azione e cercando un sempre più ampio coinvolgimento degli enti locali e dei privati cittadini. E' uno strumento concreto di diffusione di una cultura della legalità e di corretta gestione delle problematiche in un rapporto di collaborazione tra istituzioni, regionale e locali, e cittadini».
Alla fine sono stati 38 gli interventi perfettamente in linea con gli obbiettivi finanziabili per un importo che è arrivato a quasi 1,9 milioni di euro. In realtà al primo bando avevano risposto ben 47 progetti, ma nove di questi non rispondevano a tutti i requisiti. I fondi, erogati direttamente ai comuni per un massimo di 60mila euro serviranno ad incentivare le rimozioni dei manufatti, anche piccoli, dalle proprietà private disincentivando le rimozioni abusive.
«Sulla scorta del successo di questa iniziativa – conclude Nicastro - abbiamo individuato ulteriori 2 mln di euro, all'interno del Programma regionale per la tutela dell'Ambiente, per permettere anche ad altri comuni di attingere ampliando sempre più lo spettro di azione e cercando un sempre più ampio coinvolgimento degli enti locali e dei privati cittadini. E' uno strumento concreto di diffusione di una cultura della legalità e di corretta gestione delle problematiche in un rapporto di collaborazione tra istituzioni, regionale e locali, e cittadini».