Scuola e Lavoro
Alternanza scuola-lavoro per gli studenti dell'IPSIA "Archimede" all'Ipercoop
Iniziativa finalizzata all’inserimento lavorativo degli studenti con bisogni educativi speciali
Andria - mercoledì 6 gennaio 2021
Da qualche tempo l'alternanza scuola-lavoro ha assunto la definizione di percorso per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO); di fatto questa definizione risulta più calzante rispetto alla precedente, soprattutto considerando gli studenti con disabilità e la complessità del discorso legato alla diversità.
Negli anni l'Istituto professionale "Archimede" di Andria-Barletta ha avuto più occasioni di cimentarsi con la costruzione di progetti di vita, di esperienze di alternanza scuola-lavoro e inserimento lavorativo per studenti con bisogni educativi speciali, l'ultimo riguarda M.D., imponente ragazzone all'ultimo anno di studi. Grazie alla disponibilità della Dirigente professoressa Anna Ventafridda e alla progettazione del professor Savino Napoletano, docente di sostegno dell'Istituto, a settembre M. ha iniziato l'esperienza di PCTO presso l'Ipercoop di Barletta, per tre giorni alla settimana e per tutto la durata dell'anno scolastico. Non era mai successo nella storia della sede barlettana della Coop Alleanza 3.0 che uno studente fosse accolto per un progetto del genere, eppure fin da subito l'azienda ha dimostrato quell'entusiasmo, curiosità e sensibilità che fanno del sostegno sociale uno dei valori fondanti della Cooperativa.
Pensando alle caratteristiche di funzionamento di M., dopo un periodo di abilitazione propedeutico allo sviluppo delle competenze necessarie ad affrontare le difficoltà del mondo del lavoro, il professor Napoletano, coadiuvato dall'educatrice Jole Dellaquila, ha definito per il ragazzo un percorso personalizzato. Partendo dalle difficoltà proprie dei disturbi del neurosviluppo si è puntato al lavoro come luogo prediletto del fare, per imparare l'autonomia partendo dalla definizione di apprendimento come quel processo psichico che consente una modificazione durevole del comportamento per effetto dell'esperienza.
Per questo motivo, costruiti i prerequisiti indispensabili per affrontare un percorso impegnativo all'interno dell'ipermercato, pattuita con l'Azienda la presenza costante e il monitoraggio da parte dell'insegnante di sostegno e dell'educatrice, M. sta affrontando le difficoltà collegate al lavoro e al calendario, impegnandosi per tre giorni alla settimana nei vari reparti che, a rotazione e in base alle esigenze aziendali, permettono la sua partecipazione. M. sta imparando a raggiungere puntuale l'azienda arrivando da solo in bici, si allena a lavorare senza pause per più ore, sta apprendendo il lavoro in squadra per la preparazione della merce in magazzino e l'allestimento dei prodotti sugli scaffali, la pulizia dei reparti e la rimozione degli scarti d'imballaggio.
La dedizione e la professionalità dei dipendenti e la disponibilità della dirigenza aziendale centrale e locale stanno permettendo al ragazzo di far emergere le sue difficoltà permettendogli di affrontarle, misurarle e, talvolta, superarle in funzione della ricerca costante da parte della scuola del raggiungimento di un'autonomia personale e sociale che, nell'opportunità lavorativa, trova il terreno più fertile per trasformare davvero la disabilità in diversa abilità. Questa scuola con la mascherina non si arrende all'emergenza, anzi trasforma il concetto stesso di emergenza intendendolo come occasione per far emergere, far venire a galla il talento di quegli studenti che, proprio per le loro fragilità, si preparano a creare e cogliere le opportunità che possono renderli liberi e cittadini.
Negli anni l'Istituto professionale "Archimede" di Andria-Barletta ha avuto più occasioni di cimentarsi con la costruzione di progetti di vita, di esperienze di alternanza scuola-lavoro e inserimento lavorativo per studenti con bisogni educativi speciali, l'ultimo riguarda M.D., imponente ragazzone all'ultimo anno di studi. Grazie alla disponibilità della Dirigente professoressa Anna Ventafridda e alla progettazione del professor Savino Napoletano, docente di sostegno dell'Istituto, a settembre M. ha iniziato l'esperienza di PCTO presso l'Ipercoop di Barletta, per tre giorni alla settimana e per tutto la durata dell'anno scolastico. Non era mai successo nella storia della sede barlettana della Coop Alleanza 3.0 che uno studente fosse accolto per un progetto del genere, eppure fin da subito l'azienda ha dimostrato quell'entusiasmo, curiosità e sensibilità che fanno del sostegno sociale uno dei valori fondanti della Cooperativa.
Pensando alle caratteristiche di funzionamento di M., dopo un periodo di abilitazione propedeutico allo sviluppo delle competenze necessarie ad affrontare le difficoltà del mondo del lavoro, il professor Napoletano, coadiuvato dall'educatrice Jole Dellaquila, ha definito per il ragazzo un percorso personalizzato. Partendo dalle difficoltà proprie dei disturbi del neurosviluppo si è puntato al lavoro come luogo prediletto del fare, per imparare l'autonomia partendo dalla definizione di apprendimento come quel processo psichico che consente una modificazione durevole del comportamento per effetto dell'esperienza.
Per questo motivo, costruiti i prerequisiti indispensabili per affrontare un percorso impegnativo all'interno dell'ipermercato, pattuita con l'Azienda la presenza costante e il monitoraggio da parte dell'insegnante di sostegno e dell'educatrice, M. sta affrontando le difficoltà collegate al lavoro e al calendario, impegnandosi per tre giorni alla settimana nei vari reparti che, a rotazione e in base alle esigenze aziendali, permettono la sua partecipazione. M. sta imparando a raggiungere puntuale l'azienda arrivando da solo in bici, si allena a lavorare senza pause per più ore, sta apprendendo il lavoro in squadra per la preparazione della merce in magazzino e l'allestimento dei prodotti sugli scaffali, la pulizia dei reparti e la rimozione degli scarti d'imballaggio.
La dedizione e la professionalità dei dipendenti e la disponibilità della dirigenza aziendale centrale e locale stanno permettendo al ragazzo di far emergere le sue difficoltà permettendogli di affrontarle, misurarle e, talvolta, superarle in funzione della ricerca costante da parte della scuola del raggiungimento di un'autonomia personale e sociale che, nell'opportunità lavorativa, trova il terreno più fertile per trasformare davvero la disabilità in diversa abilità. Questa scuola con la mascherina non si arrende all'emergenza, anzi trasforma il concetto stesso di emergenza intendendolo come occasione per far emergere, far venire a galla il talento di quegli studenti che, proprio per le loro fragilità, si preparano a creare e cogliere le opportunità che possono renderli liberi e cittadini.