Territorio
Allarme clima impazzito: invasi ancora a secco
Coldiretti "Disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima"
Puglia - martedì 14 novembre 2017
All'appello mancano oltre 138 milioni di metri cubi d'acqua nei principali 4 invasi pugliesi, attivi in provincia di Foggia, rispetto al 13 novembre 2016, pertanto, il maltempo che sta per interessare la regione, secondo Coldiretti Puglia, sarà manna sempre che le piogge non siano violente, in modo che il terreno possa assorbire l'acqua. Di contro bombe d'acqua e nubifragi non possono che peggiorare la situazione.
"L'andamento climatico impazzito si abbatte su un territorio fragile – denuncia Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia - dove 232 comuni su 258 (78%) è a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e/o geomorfologica. Sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni, secondo i dati ISPRA. Il clima impazzito, ormai una costante in Puglia, determina l'alternarsi repentino della maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio a brusche variazioni climatiche con ingenti danni in campagna".
Fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni – dice Coldiretti Puglia - anche in aree non eccessivamente antropizzate fa emergere la necessità di considerare i loro effetti per pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni. Rivestono rilevanza determinante le azioni di prevenzione del rischio idraulico e di difesa del suolo nonché le azioni per la disponibilità di risorse idriche nei tempi e nei luoghi dove i settori economici le richiedono.
"Disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima – continua il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l'aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più strategico il ricorso all'assicurazione, quale strumento per la migliore gestione del rischio. E' stato potenziato il servizio di assistenza tecnica alle aziende per la difesa delle colture dalle avversità meteoriche e per il supporto alle scelte operative aziendali. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell'ambiente e delle aree rurali".
"L'andamento climatico impazzito si abbatte su un territorio fragile – denuncia Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia - dove 232 comuni su 258 (78%) è a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e/o geomorfologica. Sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni, secondo i dati ISPRA. Il clima impazzito, ormai una costante in Puglia, determina l'alternarsi repentino della maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio a brusche variazioni climatiche con ingenti danni in campagna".
Fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni – dice Coldiretti Puglia - anche in aree non eccessivamente antropizzate fa emergere la necessità di considerare i loro effetti per pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni. Rivestono rilevanza determinante le azioni di prevenzione del rischio idraulico e di difesa del suolo nonché le azioni per la disponibilità di risorse idriche nei tempi e nei luoghi dove i settori economici le richiedono.
"Disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima – continua il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l'aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più strategico il ricorso all'assicurazione, quale strumento per la migliore gestione del rischio. E' stato potenziato il servizio di assistenza tecnica alle aziende per la difesa delle colture dalle avversità meteoriche e per il supporto alle scelte operative aziendali. In questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell'ambiente e delle aree rurali".