Scuola e Lavoro
Alla scuola "Vaccina" di Andria continuano le mobilità all’estero
Gli alunni che partecipano all'Erasmus+ si preparano alla partenza per la Polonia
Andria - mercoledì 28 settembre 2022
12.56
Mentre entra nel vivo il nuovo anno scolastico, il Team Erasmus della scuola media "Vaccina" di Andria guidato dalla dirigente Francesca Attimonelli e dalla DSGA Raffaella Zaccaro, si prepara ad attuare la prima mobilità alunni in uscita prevista dal progetto Erasmus+ "Eco-active schools: il mio diritto-dovere di essere ecologista". Il 2 ottobre, infatti, dieci alunni delle attuali classi terze, accompagnati dai docenti Di Ruvo, Mansi, Scaringi e Sciascia, si recheranno in Polonia per otto giorni, nella città di Chorzow, per vivere finalmente una nuova ed indimenticabile esperienza con i loro coetanei europei presso la scuola Szkoła Podstawowa nr 1, dove incontreranno di nuovo gli amici polacchi e finlandesi già ospitati qualche mese fa ad Andria. Sarà l'occasione per ritrovarsi, riabbracciarsi, condividere i ricordi della settimana trascorsa in Italia, costruendone di nuovi dal sapore internazionale.
Si alterneranno momenti didattici nelle classi della scuola polacca, dove i nostri alunni verranno coinvolti in attività laboratoriali di riuso e riciclo e in lezioni in lingua inglese, sempre supportati dall'uso di tools digitali, a momenti culturali che consentiranno di conoscere e apprezzare il patrimonio artistico-culturale polacco, come la visita della città di Cracovia. Ingrediente speciale per la riuscita di questo viaggio tanto atteso dagli alunni sarà l'accoglienza in famiglia: una prova importante di adattamento ad un nuovo contesto, in cui non mancherà la gioia e l'affetto dei genitori polacchi, l'uso dell'inglese come lingua veicolare, occasione per mettersi alla prova in un reale contesto comunicativo, e maturazione personale e interpersonale.
«La mobilità sarà ancora una volta occasione - scrive la prof.ssa Scaringi - per nutrire la dimensione europea della nostra scuola, far davvero capire ai ragazzi cosa significa essere cittadini europei, aprire la mente sia degli alunni che dei docenti verso nuove prospettive di apprendimento e di insegnamento, rafforzando le relazioni internazionali del network Erasmus attraverso la cooperazione transfrontaliera, il confronto, e la condivisione di esperienze tra scuole europee. Perché ciò che si apprende subito durante questi viaggi che rappresentano una immersione totale in stimoli nuovi, è che al di là delle differenze linguistiche e culturali, viviamo tutti, in quanto esseri umani, piccoli o adulti, fragili o forti nei nostri ruoli familiari, professionali e sociali, le medesime emozioni, sensazioni, paure, aspettative e speranze di pace e serenità. Ed è così che i nostri ragazzi troveranno il loro posto nel mondo».
Si alterneranno momenti didattici nelle classi della scuola polacca, dove i nostri alunni verranno coinvolti in attività laboratoriali di riuso e riciclo e in lezioni in lingua inglese, sempre supportati dall'uso di tools digitali, a momenti culturali che consentiranno di conoscere e apprezzare il patrimonio artistico-culturale polacco, come la visita della città di Cracovia. Ingrediente speciale per la riuscita di questo viaggio tanto atteso dagli alunni sarà l'accoglienza in famiglia: una prova importante di adattamento ad un nuovo contesto, in cui non mancherà la gioia e l'affetto dei genitori polacchi, l'uso dell'inglese come lingua veicolare, occasione per mettersi alla prova in un reale contesto comunicativo, e maturazione personale e interpersonale.
«La mobilità sarà ancora una volta occasione - scrive la prof.ssa Scaringi - per nutrire la dimensione europea della nostra scuola, far davvero capire ai ragazzi cosa significa essere cittadini europei, aprire la mente sia degli alunni che dei docenti verso nuove prospettive di apprendimento e di insegnamento, rafforzando le relazioni internazionali del network Erasmus attraverso la cooperazione transfrontaliera, il confronto, e la condivisione di esperienze tra scuole europee. Perché ciò che si apprende subito durante questi viaggi che rappresentano una immersione totale in stimoli nuovi, è che al di là delle differenze linguistiche e culturali, viviamo tutti, in quanto esseri umani, piccoli o adulti, fragili o forti nei nostri ruoli familiari, professionali e sociali, le medesime emozioni, sensazioni, paure, aspettative e speranze di pace e serenità. Ed è così che i nostri ragazzi troveranno il loro posto nel mondo».