Politica
Aliquote Tasi ed Imu: a giorni il primo step del ricorso del Mef
Incontro al Chiostro di San Francesco venerdì sera del Club Forza Silvio
Andria - lunedì 11 gennaio 2016
9.00
«Avevamo bisogno di fare chiarezza fino in fondo e ci siamo riusciti!». E' la nota stampa del Club Forza Silvio di Andria dopo l'incontro svoltosi al Chiostro di San Francesco. Incontro nel quale si è parlato di Tasi ed Imu e si è parlato di quanto complessa sia la situazione non solo del Comune di Andria ma anche di altre realtà locali. Non solo mancati i momenti di tensione per una piccola protesta inscenata da alcuni cittadini proprio sul tema, protesta immediatamente sedata per permettere di riprendere il convegno stesso. «I cittadini andriesi - dicono dal Club Forza Silvio - grazie alla totale professionalità dei relatori intervenuti (Vincenzo Gazzillo, Stefano Occhiogrosso, Francesco Paparella moderati da Vittorio Massaro) e alla massima serietà, chiarezza e trasparenza del Sindaco Nicola Giorgino hanno potuto ricostruire la storia finanziaria del Comune di Andria intercettando responsabilità e soluzioni concrete da proporre al cittadino andriese. Ci preme sottolineare la vicinanza e il massimo supporto dimostrato dal partito di Forza Italia e dal gruppo consiliare del partito azzurro andriese con la presenza dei consiglieri (Marcello Fisfola, Nicola Marmo, Gianluca Grumo, Benedetto Miscioscia e Giovanna Bruno)».
La Tasi, al centro di un vero e proprio caso nazionale, per ora resta quella approvata da Giunta e Consiglio Comunale e cioè al 2x1000. L'approvazione in ritardo della modifica dell'aliquota, infatti, è al centro di un ricorso da parte del Ministero delle Finanze e se ne discuterà nei prossimi giorni davanti al Tar di Puglia. Il Comune di Andria si difenderà sostenendo come l'elezione amministrativa di maggio non ha consentito l'approvazione nei tempi prestabiliti per legge. Sanatoria dei tempi che è scomparsa dalla legge di stabilità dopo una prima approvazione in Senato. Le strade da percorrere, in caso di sconfitta del Comune davanti al Tar ed al Consiglio di Stato, sono sostanzialmente due: il ritorno immediato alla vecchia aliquota dell'1x1000 ed il ravvedimento da parte di chi non ha pagato in attesa di notizie oltre alle richieste di rimborso per chi ha già pagato con il doppio della tassa. Una situazione che sicuramente crea non poca tensione nelle complicate casse comunali andriesi.
«E' stata fatta chiarezza - dice il Club Forza Silvio - attraverso un'analisi attenta e puntuale da parte di professionisti seri e preparati che ci hanno permesso di ricostruire la storia dei fatti susseguitisi, in questi anni, a Palazzo S. Francesco. Si è puntato a fornire a tutti i presenti spunti di riflessione e soluzioni concrete e non, di certo, quelle avveniristiche e maldestre ricostruzioni dei fatti proposte da qualche ex amministratore, assessore e massimo protagonista di quella fallimentare storia targata centrosinistra andriese. Ben capiamo, che l'astinenza da prestazione e visibilità politica iniziano a farsi sentire e ci si aggrappa a voler intervenire a manifestazioni promosse da compagini di centrodestra, ma almeno si dimostri di avere quelle competenze necessarie per non proporre interventi maldestri e poco pertinenti, tesi, forse, solo ad ottenere momenti di misera gloria e a strumentalizzare i problemi che, giorno dopo giorno, i contribuenti andriesi devono affrontare. Ancora una pagina importante per il Club Forza Silvio Andria che ha deciso di scrivere, anche per questo nuovo anno, una pagina seria di politica nostrana senza rincorrere agli urlatori di professione e ai finti perbenisti figli di quella sinistra ormai poco "radical chic"».
La Tasi, al centro di un vero e proprio caso nazionale, per ora resta quella approvata da Giunta e Consiglio Comunale e cioè al 2x1000. L'approvazione in ritardo della modifica dell'aliquota, infatti, è al centro di un ricorso da parte del Ministero delle Finanze e se ne discuterà nei prossimi giorni davanti al Tar di Puglia. Il Comune di Andria si difenderà sostenendo come l'elezione amministrativa di maggio non ha consentito l'approvazione nei tempi prestabiliti per legge. Sanatoria dei tempi che è scomparsa dalla legge di stabilità dopo una prima approvazione in Senato. Le strade da percorrere, in caso di sconfitta del Comune davanti al Tar ed al Consiglio di Stato, sono sostanzialmente due: il ritorno immediato alla vecchia aliquota dell'1x1000 ed il ravvedimento da parte di chi non ha pagato in attesa di notizie oltre alle richieste di rimborso per chi ha già pagato con il doppio della tassa. Una situazione che sicuramente crea non poca tensione nelle complicate casse comunali andriesi.
«E' stata fatta chiarezza - dice il Club Forza Silvio - attraverso un'analisi attenta e puntuale da parte di professionisti seri e preparati che ci hanno permesso di ricostruire la storia dei fatti susseguitisi, in questi anni, a Palazzo S. Francesco. Si è puntato a fornire a tutti i presenti spunti di riflessione e soluzioni concrete e non, di certo, quelle avveniristiche e maldestre ricostruzioni dei fatti proposte da qualche ex amministratore, assessore e massimo protagonista di quella fallimentare storia targata centrosinistra andriese. Ben capiamo, che l'astinenza da prestazione e visibilità politica iniziano a farsi sentire e ci si aggrappa a voler intervenire a manifestazioni promosse da compagini di centrodestra, ma almeno si dimostri di avere quelle competenze necessarie per non proporre interventi maldestri e poco pertinenti, tesi, forse, solo ad ottenere momenti di misera gloria e a strumentalizzare i problemi che, giorno dopo giorno, i contribuenti andriesi devono affrontare. Ancora una pagina importante per il Club Forza Silvio Andria che ha deciso di scrivere, anche per questo nuovo anno, una pagina seria di politica nostrana senza rincorrere agli urlatori di professione e ai finti perbenisti figli di quella sinistra ormai poco "radical chic"».