Vita di città
Alfredo Fabbrocini nuovo Questore della Bat, è il secondo ad Andria
Succede al primo Questore Pellicone, tasferito a Siracusa. Fabbrocini sarà ad Andria il 21 febbraio
Andria - venerdì 9 febbraio 2024
13.04
Il nuovo questore della Bat è Alfredo Fabbrocini, 52enne campano. La decisione del Viminale giunge dopo il trasferimento del questore uscente, Roberto Pellicone, alla volta della Questura di Sicacusa. Prenderà servizio il 21 febbraio ad Andria.
Ex capo della Squadra Mobile di Napoli e prima ancora di quella di Foggia, Fabbrocini è stato promosso dirigente superiore nei giorni scorsi, dal consiglio di amministrazione della Polizia di Stato. La sua una lunga esperienza come investigatore attento e puntiglioso, sviluppatasi e consolidata come dirigente nelle Squadre Mobili di mezza Italia, tra l'altro anche a Bari, Palermo, Cagliari, Reggio Calabria e Parma.
La brillante carriera di Alfredo Fabbrocini, prosegue quindi come questore. Il territorio della Bat lo conosce bene, avendo operato per "contiguità", quando giunse nel luglio del 2010 alla direzione della Squadra Mobile di Foggia. Oltre a fronteggiare con coraggio e determinazione l'emergenza criminalità sul Gargano numerose furono le operazioni svolte nella Bat, che come "terra di confine", si è contraddistinta per essere nella "morsa" della mala ofantina/cerignolana e di quella barese, unite in pericolossimi sodalizi criminali di centri nevralgici quali ad esempio Andria, Barletta, Trani, San Ferdinando e Trinitapoli.
Dopo l'esperienza nel capoluogo dauno, nel dicembre 2013 Fabbrocini fu trasferito a Roma, come dirigente del Servizio Centrale Operativo per poi tornare nella sua città, Napoli, come dirigente della Squadra Mobile partenopea. Fermamente convinto nel lavoro di squadra, con l'apporto dei suoi uomini assicurò alla giustizia il narcotrafficante internazionale Raffaele Imperiale e il suo socio in affari Bruno Carbone. Sempre a Napoli ha poi effettuato il recupero di una preziosissima copia del Salvator Mundi altrimenti conosciuto come "il Cristo benedicente". E' riuscito ad individuare ed arrestare sia il killer di Francesco Pio Maimone, l'aspirante pizzaiolo assassinato "per sbaglio" sul lungomare partenopeo nonché il responsabile dell'omicidio del giovane musicista Giovanni Battista Cutolo, assassinato nella centralissima piazza Municipio solo per uno scooter parcheggiato male.
Ex capo della Squadra Mobile di Napoli e prima ancora di quella di Foggia, Fabbrocini è stato promosso dirigente superiore nei giorni scorsi, dal consiglio di amministrazione della Polizia di Stato. La sua una lunga esperienza come investigatore attento e puntiglioso, sviluppatasi e consolidata come dirigente nelle Squadre Mobili di mezza Italia, tra l'altro anche a Bari, Palermo, Cagliari, Reggio Calabria e Parma.
La brillante carriera di Alfredo Fabbrocini, prosegue quindi come questore. Il territorio della Bat lo conosce bene, avendo operato per "contiguità", quando giunse nel luglio del 2010 alla direzione della Squadra Mobile di Foggia. Oltre a fronteggiare con coraggio e determinazione l'emergenza criminalità sul Gargano numerose furono le operazioni svolte nella Bat, che come "terra di confine", si è contraddistinta per essere nella "morsa" della mala ofantina/cerignolana e di quella barese, unite in pericolossimi sodalizi criminali di centri nevralgici quali ad esempio Andria, Barletta, Trani, San Ferdinando e Trinitapoli.
Dopo l'esperienza nel capoluogo dauno, nel dicembre 2013 Fabbrocini fu trasferito a Roma, come dirigente del Servizio Centrale Operativo per poi tornare nella sua città, Napoli, come dirigente della Squadra Mobile partenopea. Fermamente convinto nel lavoro di squadra, con l'apporto dei suoi uomini assicurò alla giustizia il narcotrafficante internazionale Raffaele Imperiale e il suo socio in affari Bruno Carbone. Sempre a Napoli ha poi effettuato il recupero di una preziosissima copia del Salvator Mundi altrimenti conosciuto come "il Cristo benedicente". E' riuscito ad individuare ed arrestare sia il killer di Francesco Pio Maimone, l'aspirante pizzaiolo assassinato "per sbaglio" sul lungomare partenopeo nonché il responsabile dell'omicidio del giovane musicista Giovanni Battista Cutolo, assassinato nella centralissima piazza Municipio solo per uno scooter parcheggiato male.