Scuola e Lavoro
Al via la XVII edizione del Settembre Pedagogico organizzato dalla Rete di Scuole CISA
“Valutazione formativa e dintorni: quali novità per la valutazione degli alunni?” è stato il tema affrontato dal professor Giancarlo Cerini
Andria - venerdì 18 settembre 2020
11.52
Più di 400 i partecipanti alla XVII Edizione del Settembre Pedagogico organizzato dalla Rete di Scuole CISA (Comunità Istituzioni Scolastiche Andriesi) con il patrocinio del Comune di Andria. Il tema centrale "Valutazione formativa e dintorni:quali novità per la valutazione degli alunni?" è stato brillantemente affrontato - ieri 17 settembre- dal relatore, professor Giancarlo Cerini, Coordinatore del servizio Ispettivo dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna.
In ottemperanza alle norme anti Covid, i partecipanti in presenza erano 60 nell'auditorium della scuola secondaria di primo grado "Salvemini" e 340 seguivano l'evento in modalità on line. Celestina Martinelli, Dirigente Scolastico dell'Istituto Comprensivo "Imbriani-Salvemini", nella sua qualità di Presidente della Rete di scuole andriesi e coordinatrice dell'evento, sintetizza le risultanze dell'incontro.
La migliore definizione di «valutazione» formativa è contenuta nelle indicazioni nazionali/2012, nella parte relativa alla scuola dell'infanzia, là ove si afferma con chiarezza che la valutazione assume una funzione formativa, perché «…riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità…».
Va perciò salvaguardato il principio che ogni valutazione – a tutti i livelli: gli allievi, le scuole, le professionalità, il sistema – è finalizzata alla conoscenza, allo sviluppo e al miglioramento dei processi educativi, non al giudizio e alla sanzione o al premio delle singole performances. Una corretta cultura della valutazione si costruisce attraverso la condivisione, il lavoro di ricerca, la formazione in servizio. Solo attraverso un processo partecipato, anche con gli allievi, la valutazione sarà percepita come elemento regolatore della relazione educativa.
Sono criteri per una "buona" valutazione:
In ottemperanza alle norme anti Covid, i partecipanti in presenza erano 60 nell'auditorium della scuola secondaria di primo grado "Salvemini" e 340 seguivano l'evento in modalità on line. Celestina Martinelli, Dirigente Scolastico dell'Istituto Comprensivo "Imbriani-Salvemini", nella sua qualità di Presidente della Rete di scuole andriesi e coordinatrice dell'evento, sintetizza le risultanze dell'incontro.
La migliore definizione di «valutazione» formativa è contenuta nelle indicazioni nazionali/2012, nella parte relativa alla scuola dell'infanzia, là ove si afferma con chiarezza che la valutazione assume una funzione formativa, perché «…riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità…».
Va perciò salvaguardato il principio che ogni valutazione – a tutti i livelli: gli allievi, le scuole, le professionalità, il sistema – è finalizzata alla conoscenza, allo sviluppo e al miglioramento dei processi educativi, non al giudizio e alla sanzione o al premio delle singole performances. Una corretta cultura della valutazione si costruisce attraverso la condivisione, il lavoro di ricerca, la formazione in servizio. Solo attraverso un processo partecipato, anche con gli allievi, la valutazione sarà percepita come elemento regolatore della relazione educativa.
Sono criteri per una "buona" valutazione:
- Descrivere e apprezzare gli apprendimenti, i comportamenti civici e sociali, le competenze
- Evitare di trasformare la valutazione sommativa in una operazione aritmetica
- Utilizzare una pluralità di punti di osservazione (la valutazione come ologramma e non come blitz docimologico)
- Apprezzare la progressione dei singoli allievi verso standard definiti
- Al di là dei codici (numeri, lettere, aggettivi) definire rubriche di riferimento
- In caso di difficoltà, predisporre interventi differenziati e compensativi
- Sostenere e incoraggiare la fiducia, il miglioramento, l'autostima