Scuola e Lavoro
Al Politecnico agevolazioni per gli studenti extra Unione
Marmo (FI): «Scelta coraggiosa ma ora par condicio per i nostri studenti!»
Andria - mercoledì 1 marzo 2017
Iscrizione gratuita ai test di ammissione e ai Corsi di Laurea, azzeramento delle tasse universitarie per il primo anno di corso, esonero totale anche per gli altri anni in caso di conseguimento di un tetto di crediti formativi. Il recente provvedimento del Politecnico di Bari, studiato specificatamente in favore di studenti provenienti da Paesi Extra Unione Europea, presta il fianco ad una serie di considerazioni.
Ecco quelle del consigliere regionale di Forza Italia, l'andriese Nino Marmo.
«Già la motivazione alla base della decisione - sottolinea Marmo - ovvero quella di puntare ad attrarre in tal modo una maggiore utenza, insistendo sull'internazionalizzazione dello stesso Plesso Accademico, lascia perplessi. Ci chiediamo infatti se tale decisione del Politecnico risponda ad un monitoraggio e ad uno studio specifico circa le caratteristiche e gli orientamenti della utenza studentesca extra U.E. o trattasi piuttosto di un tentativo, lodevole ma estemporaneo, di attrazione di tale domanda, capace peraltro di sollevare un forte richiamo mediatico»
«Forse è appena il caso di ricordare che in base all'attuale normativa regionale la concessione di borse di studio e l'erogazione di altri servizi da parte dell'ADISU è accordata a soggetti richiedenti i cui I.S.E.E. ed I.S.P.E non superino, rispettivamente, € 23.000,00 e € 50.000,00; che tali limiti risultano essere alquanto restrittivi e non tengono conto della crisi economica e sociale che investe le famiglie pugliesi; che dalla nostra Regione partono annualmente migliaia di giovani che si trasferiscono al nord del Paese o all'estero per iscriversi ad un corso di laurea e per cercare un sostentamento economico agli studi; che, secondo fonti dello stesso MIUR, nel 2015 la Puglia ha erogato solo 10.000 borse di studio a fronte delle oltre 12 mila richieste pervenute all'ADISU. E allora - conclude Marmo - ben venga la decisione del Politecnico, ma il cda si ingegni pure ad adottare, per analogia, provvedimenti similari agevolativi anche per gli universitari italiani e, soprattutto, per quelli pugliesi, al fine di evitare il costante e progressivo esodo dei nostri giovani. Alla Giunta regionale invece il compito - che ho sollecitato con una specifica interrogazione - di provare a invertire la rotta, favorendo la mobilità in entrata verso la Puglia di studenti italiani e promuovendo le eccellenze accademiche presenti sul territorio regionale. Ferma restando l'urgenza di rimediare alle carenze strutturali dell'ADISU Puglia, ampliando i servizi e le agevolazioni che questa Agenzia può e deve offrire in base al merito e, soprattutto, alle condizioni socio economiche degli universitari e delle loro famiglie».
Ecco quelle del consigliere regionale di Forza Italia, l'andriese Nino Marmo.
«Già la motivazione alla base della decisione - sottolinea Marmo - ovvero quella di puntare ad attrarre in tal modo una maggiore utenza, insistendo sull'internazionalizzazione dello stesso Plesso Accademico, lascia perplessi. Ci chiediamo infatti se tale decisione del Politecnico risponda ad un monitoraggio e ad uno studio specifico circa le caratteristiche e gli orientamenti della utenza studentesca extra U.E. o trattasi piuttosto di un tentativo, lodevole ma estemporaneo, di attrazione di tale domanda, capace peraltro di sollevare un forte richiamo mediatico»
«Forse è appena il caso di ricordare che in base all'attuale normativa regionale la concessione di borse di studio e l'erogazione di altri servizi da parte dell'ADISU è accordata a soggetti richiedenti i cui I.S.E.E. ed I.S.P.E non superino, rispettivamente, € 23.000,00 e € 50.000,00; che tali limiti risultano essere alquanto restrittivi e non tengono conto della crisi economica e sociale che investe le famiglie pugliesi; che dalla nostra Regione partono annualmente migliaia di giovani che si trasferiscono al nord del Paese o all'estero per iscriversi ad un corso di laurea e per cercare un sostentamento economico agli studi; che, secondo fonti dello stesso MIUR, nel 2015 la Puglia ha erogato solo 10.000 borse di studio a fronte delle oltre 12 mila richieste pervenute all'ADISU. E allora - conclude Marmo - ben venga la decisione del Politecnico, ma il cda si ingegni pure ad adottare, per analogia, provvedimenti similari agevolativi anche per gli universitari italiani e, soprattutto, per quelli pugliesi, al fine di evitare il costante e progressivo esodo dei nostri giovani. Alla Giunta regionale invece il compito - che ho sollecitato con una specifica interrogazione - di provare a invertire la rotta, favorendo la mobilità in entrata verso la Puglia di studenti italiani e promuovendo le eccellenze accademiche presenti sul territorio regionale. Ferma restando l'urgenza di rimediare alle carenze strutturali dell'ADISU Puglia, ampliando i servizi e le agevolazioni che questa Agenzia può e deve offrire in base al merito e, soprattutto, alle condizioni socio economiche degli universitari e delle loro famiglie».