Associazioni
Al Centro Zenith auguri e scambio di doni tra ragazzi disabili, genitori e volontari
“Occasione anche per rinnovare il nostro impegno per il prossimo tempo”, sottolinea il professor Fortunato
Andria - giovedì 24 dicembre 2020
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«Ogni giorno cerchiamo di dimostrare che la nostra è una storia d'amore che racconta il viaggio di gente tenace che non si arrende. Stasera, nel nostro tradizionale scambio dei doni, tutti i ragazzi, genitori e volontari sono stati un canto all'amicizia, agli ideali della vita e al coraggio».
Lo sottolinea in una nota il professor Antonello Fortunato, responsabile del Centro Zenith.
«Il ritrovarsi in presenza dopo un mese è stata l'occasione anche per rinnovare il nostro impegno per il prossimo tempo. Siamo profondamente convinti che sia necessario avere il cuore libero e rivolto nella direzione giusta, cioè disposto al dono e al servizio. Dobbiamo svegliarci dal sonno costituito dall'indifferenza, dalla vanità, dall'incapacità di instaurare rapporti genuinamente umani, dall' incapacità di farsi carico del fratello solo, abbandonato o malato.
Per cui, il vero senso dal Natale va oltre le luci di festa, gli addobbi e le luminarie, o la mera rievocazione storica, che senz'altro hanno una funzione lodevole e apprezzabile. Esso è innanzitutto rinascita interiore, un riscoprire sempre più che quel bambino, che rappresenta l'infinitamente grande che si fa infinitamente piccolo, è il tutto per noi, è la sorgente da cui fare scaturire il senso della nostra esistenza. Buon Natale a tutti».
Lo sottolinea in una nota il professor Antonello Fortunato, responsabile del Centro Zenith.
«Il ritrovarsi in presenza dopo un mese è stata l'occasione anche per rinnovare il nostro impegno per il prossimo tempo. Siamo profondamente convinti che sia necessario avere il cuore libero e rivolto nella direzione giusta, cioè disposto al dono e al servizio. Dobbiamo svegliarci dal sonno costituito dall'indifferenza, dalla vanità, dall'incapacità di instaurare rapporti genuinamente umani, dall' incapacità di farsi carico del fratello solo, abbandonato o malato.
Per cui, il vero senso dal Natale va oltre le luci di festa, gli addobbi e le luminarie, o la mera rievocazione storica, che senz'altro hanno una funzione lodevole e apprezzabile. Esso è innanzitutto rinascita interiore, un riscoprire sempre più che quel bambino, che rappresenta l'infinitamente grande che si fa infinitamente piccolo, è il tutto per noi, è la sorgente da cui fare scaturire il senso della nostra esistenza. Buon Natale a tutti».