Eventi e cultura
Al Centro Diurno di Andria il 1° Memorial "Giuseppe Tesse e Maria Quacquarelli"
Un ricordo appassionato e commosso di due persone speciali, promotrici del progetto sociale "Dopo di noi"
Andria - sabato 16 luglio 2022
06.30
Giovedì 14 luglio si è svolto, presso il Centro Diurno di Andria sito in via Linneo, il 1° Memorial Giuseppe Tesse e Maria Quacquarelli incentrato sul ricordo appassionato e commosso di due figure speciali, decedute prematuramente, da sempre promotrici del progetto sociale "Dopo di noi" rivolto a diversamente abili e soggetti fragili, per assicurarne una garanzia assistenziale che vada al di là della sfera familiare. L'evento è stato un'occasione per commemorare e, allo stesso tempo, riflettere sulla situazione attuale dell'assistenzialismo e delle politiche sociali attive nella città di Andria e, soprattutto, per sottolineare, una volta in più, la necessità di cooperare per dar vita a progetti duratori e concreti, con al centro il benessere di ogni individuo.
Hanno partecipato familiari e amici di Giuseppe Tesse e Maria Quacquarelli, i parroci don Sergio Di Nanni e don Vincenzo Chieppa, oltre ad esponenti del Centro Diurno e di diverse associazioni andriesi tra cui "Oltre il Muro", promotrice dell'evento nella figura del suo presidente Giuseppe Pistillo, grande amico dei compianti Giuseppe e Maria. Presenti anche l'Ins. Addolorata Conversano, Assessore alla Persona e alle Politiche Sociali della città di Andria, il Direttore DSM ASL BT Dott. Giuseppe Barrasso, il Direttore del CSM e del Centro Diurno Dott. Filippo Iovine e il Presidente del CALCIT Nicola Mariano. Si ringraziano per la collaborazione gli operatori socio-sanitari del Centro Diurno, in particolare la Dott.ssa Fara Girasoli, il Dott. Vincenzo Marzocca e la Dott.ssa Rosaria Fortunato.
LE DICHIARAZIONI
Giuseppe Pistillo, presidente dell'associazione "Oltre il Muro" e promotore dell'evento: «Cercherò di portare avanti i sogni di Giuseppe e Maria. Uno dei sogni in comune era il "Dopo di noi". Maria diceva che se un giorno non ce la farò più a combattere, Giuseppe Pistillo farà di tutto per far aprire il centro "Dopo di noi" ad Andria che è chiuso da diversi anni. Per quello che riguarda Giuseppe, il ricordo che ho di lui è la sua solarità: ogni volta che ho avuto modo di incontrarlo non è stato mai triste. Era lui a spronare gli altri ad essere felici. Dobbiamo tutti noi, assieme alle istituzioni, alla Chiesa e ai privati contribuire a questo».
Dott. Filippo Iovine, Direttore Centro Salute Mentale e Centro Diurno Andria: «Sono lieto che ci siate tutti voi. Ricordiamo con piacere Giuseppe: una persona speciale che ballava e faceva ballare, una persona curiosa. È importante parlare del" dopo di noi" ma parlerei in primis di inclusione: dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per superare barriere e preconcetti. Parliamo di ciò che già facciamo bene, a livello cittadino e non solo, ma ovviamente tutto è perfettibile e si può fare sempre di più. Il Centro Diurno di Andria sito in via Linneo (dove si è svolto il memorial, ndr) a breve diventerà un polo di riferimento in tutta la Bat. Sarà sempre più un centro di condivisione con associazioni e volontariato e i fruitori diventeranno parte attiva del processo nonché protagonisti. Perché noi non facciamo assistenzialismo- questa è una parola che mal sopporto- ma includiamo persone che per certi versi sono state escluse dalla società per farle diventare protagoniste; ridando dignità alle persone in modo che anche all'interno dei contesti familiari siano considerate attive».
Don Vincenzo Chieppa, parroco della chiesa San Paolo Apostolo: «Giuseppe rappresenta e incarna il "Dopo di noi" un'espressione evangelica: la nostra vita non finisce qui e il cristiano deve andare oltre, deve cogliere il dopo. Valori come amicizia e famiglia rientrano proprio in questo. Siamo chiamati a spenderci per gli altri».
Don Sergio Di Nanni, parroco della chiesa San Giuseppe Artigiano: «Il fatto che non mi riguardi non deve passare come messaggio. Dobbiamo sostenere un progetto come questo. Guardare oltre il muro dell'indifferenza e provare a donarsi anziché donare. Noi siamo il dono più prezioso da dare agli altri».
Sorella di Giuseppe Tesse: «Giuseppe ci ha insegnato la carità. Amava tutti, non provava rancore. Lui diceva sempre: io sono diversamente abile ma era puro, aveva un cuore enorme. Giuseppe non amava la solitudine. Pensava sempre al dopo. Ad Andria c'è tanto che vien fatto ma c'è ancora tanto da fare».
Dott. Nicola Mariano, presidente Calcit: «L'associazione "Oltre il muro" ha fatto una donazione per finalità del Calcit, ovvero l'intervento a favore di malati oncologici indigenti: ovvero professionalità mediche e trasporti. Importanza di occuparci di pazienti e recuperarli alle loro occupazioni ed è quanto con il Calcit riusciamo a fare».
Assessore alla Persona con delega alle politiche sociali Ins. Dora Conversano: «Dobbiamo insistere affinché queste belle realtà vengono a conoscenza. L'unica parola che vorrei usare è ricchezza, persona al centro. Persone più ricche di noi. Come amministrazione andiamo in questa direzione. L'inclusione è fondamentale, vedi saluto in una scuola. Piano Sociale di zona: oggi si collabora molto più spesso con la ASL perché se opero con chi è più tecnico posso arrivare prima a delle soluzioni. Con il PNRR stiamo attivando degli appartamenti per rendere autonomi persone in difficoltà».
Hanno partecipato familiari e amici di Giuseppe Tesse e Maria Quacquarelli, i parroci don Sergio Di Nanni e don Vincenzo Chieppa, oltre ad esponenti del Centro Diurno e di diverse associazioni andriesi tra cui "Oltre il Muro", promotrice dell'evento nella figura del suo presidente Giuseppe Pistillo, grande amico dei compianti Giuseppe e Maria. Presenti anche l'Ins. Addolorata Conversano, Assessore alla Persona e alle Politiche Sociali della città di Andria, il Direttore DSM ASL BT Dott. Giuseppe Barrasso, il Direttore del CSM e del Centro Diurno Dott. Filippo Iovine e il Presidente del CALCIT Nicola Mariano. Si ringraziano per la collaborazione gli operatori socio-sanitari del Centro Diurno, in particolare la Dott.ssa Fara Girasoli, il Dott. Vincenzo Marzocca e la Dott.ssa Rosaria Fortunato.
LE DICHIARAZIONI
Giuseppe Pistillo, presidente dell'associazione "Oltre il Muro" e promotore dell'evento: «Cercherò di portare avanti i sogni di Giuseppe e Maria. Uno dei sogni in comune era il "Dopo di noi". Maria diceva che se un giorno non ce la farò più a combattere, Giuseppe Pistillo farà di tutto per far aprire il centro "Dopo di noi" ad Andria che è chiuso da diversi anni. Per quello che riguarda Giuseppe, il ricordo che ho di lui è la sua solarità: ogni volta che ho avuto modo di incontrarlo non è stato mai triste. Era lui a spronare gli altri ad essere felici. Dobbiamo tutti noi, assieme alle istituzioni, alla Chiesa e ai privati contribuire a questo».
Dott. Filippo Iovine, Direttore Centro Salute Mentale e Centro Diurno Andria: «Sono lieto che ci siate tutti voi. Ricordiamo con piacere Giuseppe: una persona speciale che ballava e faceva ballare, una persona curiosa. È importante parlare del" dopo di noi" ma parlerei in primis di inclusione: dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per superare barriere e preconcetti. Parliamo di ciò che già facciamo bene, a livello cittadino e non solo, ma ovviamente tutto è perfettibile e si può fare sempre di più. Il Centro Diurno di Andria sito in via Linneo (dove si è svolto il memorial, ndr) a breve diventerà un polo di riferimento in tutta la Bat. Sarà sempre più un centro di condivisione con associazioni e volontariato e i fruitori diventeranno parte attiva del processo nonché protagonisti. Perché noi non facciamo assistenzialismo- questa è una parola che mal sopporto- ma includiamo persone che per certi versi sono state escluse dalla società per farle diventare protagoniste; ridando dignità alle persone in modo che anche all'interno dei contesti familiari siano considerate attive».
Don Vincenzo Chieppa, parroco della chiesa San Paolo Apostolo: «Giuseppe rappresenta e incarna il "Dopo di noi" un'espressione evangelica: la nostra vita non finisce qui e il cristiano deve andare oltre, deve cogliere il dopo. Valori come amicizia e famiglia rientrano proprio in questo. Siamo chiamati a spenderci per gli altri».
Don Sergio Di Nanni, parroco della chiesa San Giuseppe Artigiano: «Il fatto che non mi riguardi non deve passare come messaggio. Dobbiamo sostenere un progetto come questo. Guardare oltre il muro dell'indifferenza e provare a donarsi anziché donare. Noi siamo il dono più prezioso da dare agli altri».
Sorella di Giuseppe Tesse: «Giuseppe ci ha insegnato la carità. Amava tutti, non provava rancore. Lui diceva sempre: io sono diversamente abile ma era puro, aveva un cuore enorme. Giuseppe non amava la solitudine. Pensava sempre al dopo. Ad Andria c'è tanto che vien fatto ma c'è ancora tanto da fare».
Dott. Nicola Mariano, presidente Calcit: «L'associazione "Oltre il muro" ha fatto una donazione per finalità del Calcit, ovvero l'intervento a favore di malati oncologici indigenti: ovvero professionalità mediche e trasporti. Importanza di occuparci di pazienti e recuperarli alle loro occupazioni ed è quanto con il Calcit riusciamo a fare».
Assessore alla Persona con delega alle politiche sociali Ins. Dora Conversano: «Dobbiamo insistere affinché queste belle realtà vengono a conoscenza. L'unica parola che vorrei usare è ricchezza, persona al centro. Persone più ricche di noi. Come amministrazione andiamo in questa direzione. L'inclusione è fondamentale, vedi saluto in una scuola. Piano Sociale di zona: oggi si collabora molto più spesso con la ASL perché se opero con chi è più tecnico posso arrivare prima a delle soluzioni. Con il PNRR stiamo attivando degli appartamenti per rendere autonomi persone in difficoltà».