Territorio
Agricoltura in ginocchio, gilet arancioni in marcia anche da Andria. C'è il sindaco Giorgino
Presidio in Prefettura a Bari, trattori sulle strade del barese. LA DIRETTA VIDEO
Andria - lunedì 7 gennaio 2019
10.27
Il mondo agricolo e in particolare quello olivicolo partecipa alla protesta indossando i "gilet arancioni", manifestando a Bari per far ascoltare la propria voce. Una voce delusa, arrabbiata ma comunque pacifica che chiede alle istituzioni un sostegno per un comparto in ginocchio, che non è stato risparmiato dall'inclemenza del tempo.
Anche da Andria si sono mossi dei manifestanti ai quali si aggiungeranno man mano altri provenienti dai comuni limitrofi. Intanto sulle strade extraurbane che conducono a Bari si sono registrati i primi rallentamenti del traffico.
La manifestazione partirà alle 10 in piazza Prefettura a Bari. Saranno migliaia gli agricoltori e Olivicoltori che rivendicheranno verso il Governo e la Regione Puglia interventi seri e concreti per il rilancio del settore.
Dallo stadio San Nicola, poi, i trattori attraverseranno Bari per approdare in piazza Prefettura (60 mezzi), zona scelta dai Gilet Arancioni per dare vita al presidio di protesta, e sul lungomare sotto i Palazzi della Regione (i restanti mezzi). "Una grande mobilitazione degli olivicoltori e agricoltori pugliesi, senza bandiere e sigle, se non il Tricolore e appunto il gilet arancione per protestare contro l'immobilismo del governo nazionale e della Regione Puglia", spiega Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dei gilet arancioni. I Gilet Arancioni chiedono il riconoscimento dello stato di calamità dopo le gelate di febbraio 2018, interventi mirati e decisi contro la Xylella, seguendo la scienza e non i santoni, lo sblocco delle risorse del Psr pugliese impantanato tra mille rivoli burocratici.
"Sarà un presidio pacifico di uomini e donne della terra, imprenditori ed operai, tutti insieme per rivendicare provvedimenti seri e concreti e attenzione verso l'agricoltura e l'olivicoltura, simbolo del Made in Italy nel mondo", sottolinea Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dei gilet arancioni.
Accanto ai Gilet Arancioni – il coordinamento che raggruppa le organizzazioni Agci, Associazione frantoiani di Puglia, Cia, Confagricoltura, Confocooperative, Copagri, Italia olivicola, Legacoop, Movimento nazionale agricoltura, Unapol, Liberi agricoltori, i Comuni con l'Anci, l'Ordine degli agronomi, il Collegio regionale dei periti agrari.
«L'adesione dei Comuni e dei sindacati dei lavoratori testimonia, qualora ce ne fosse bisogno, che il problema non riguarda solamente il settore olivicolo e l'agricoltura pugliese, messi in ginocchio dalle calamità e dall'assenza delle Istituzioni, Regione e governo nazionale, ma tutto il sistema economico, produttivo e sociale pugliese: oltre un milione di giornate lavorative, lo ricordiamo, sono andate perse nel 2018» riferiscono i gilet arancioni.
Nicola Giorgino: "Oggi a Bari accanto ai nostri olivicoltori per chiedere rispetto e soluzioni per il comparto agricolo, vitale per Andria e per la Puglia". Con il Primo cittadino l'assessore Pierpaolo Matera ed il consigliere delegato all'agricoltura Benedetto Miscioscia.
Anche da Andria si sono mossi dei manifestanti ai quali si aggiungeranno man mano altri provenienti dai comuni limitrofi. Intanto sulle strade extraurbane che conducono a Bari si sono registrati i primi rallentamenti del traffico.
La manifestazione partirà alle 10 in piazza Prefettura a Bari. Saranno migliaia gli agricoltori e Olivicoltori che rivendicheranno verso il Governo e la Regione Puglia interventi seri e concreti per il rilancio del settore.
Dallo stadio San Nicola, poi, i trattori attraverseranno Bari per approdare in piazza Prefettura (60 mezzi), zona scelta dai Gilet Arancioni per dare vita al presidio di protesta, e sul lungomare sotto i Palazzi della Regione (i restanti mezzi). "Una grande mobilitazione degli olivicoltori e agricoltori pugliesi, senza bandiere e sigle, se non il Tricolore e appunto il gilet arancione per protestare contro l'immobilismo del governo nazionale e della Regione Puglia", spiega Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dei gilet arancioni. I Gilet Arancioni chiedono il riconoscimento dello stato di calamità dopo le gelate di febbraio 2018, interventi mirati e decisi contro la Xylella, seguendo la scienza e non i santoni, lo sblocco delle risorse del Psr pugliese impantanato tra mille rivoli burocratici.
"Sarà un presidio pacifico di uomini e donne della terra, imprenditori ed operai, tutti insieme per rivendicare provvedimenti seri e concreti e attenzione verso l'agricoltura e l'olivicoltura, simbolo del Made in Italy nel mondo", sottolinea Onofrio Spagnoletti Zeuli, portavoce dei gilet arancioni.
Accanto ai Gilet Arancioni – il coordinamento che raggruppa le organizzazioni Agci, Associazione frantoiani di Puglia, Cia, Confagricoltura, Confocooperative, Copagri, Italia olivicola, Legacoop, Movimento nazionale agricoltura, Unapol, Liberi agricoltori, i Comuni con l'Anci, l'Ordine degli agronomi, il Collegio regionale dei periti agrari.
«L'adesione dei Comuni e dei sindacati dei lavoratori testimonia, qualora ce ne fosse bisogno, che il problema non riguarda solamente il settore olivicolo e l'agricoltura pugliese, messi in ginocchio dalle calamità e dall'assenza delle Istituzioni, Regione e governo nazionale, ma tutto il sistema economico, produttivo e sociale pugliese: oltre un milione di giornate lavorative, lo ricordiamo, sono andate perse nel 2018» riferiscono i gilet arancioni.
Nicola Giorgino: "Oggi a Bari accanto ai nostri olivicoltori per chiedere rispetto e soluzioni per il comparto agricolo, vitale per Andria e per la Puglia". Con il Primo cittadino l'assessore Pierpaolo Matera ed il consigliere delegato all'agricoltura Benedetto Miscioscia.