Cronaca
Agricoltori e imprese del settore non possono permettersi perdita finanziamenti Psr
È quando afferma Gigi Antonucci, presidente del Alpaa Cgil Puglia
Andria - mercoledì 15 gennaio 2020
Gli agricoltori e le imprese che operano nel settore, con già elevate difficoltà, non possono permettersi di perdere i finanziamenti previsti dal Psr". È quando afferma Gigi Antonucci, presidente del Alpaa Cgil Puglia dopo la diffusione dei dati ufficiali resi noti da Agea relativi al consuntivo 2019 dei Psr.
"Il non raggiungimento degli obiettivi del Psr Puglia – aggiunge Antonucci– si traduce nella possibile perdita di circa 142 milioni di euro, di cui 86 milioni di quota Feasr e la restante parte di cofinanziamento per gli agricoltori pugliesi. Una situazione che più volte gli addetti ai lavori e le organizzazioni sindacali hanno annunciato e denunciato, vedi nel novembre dello scorso anno la richiesta da parte della Cgil e Flai Puglia degli stati generali dell'agricoltura, rimanendo però inascoltati. Oggi il futuro di un intero comparto, traino dell'intera Regione è legato ad una deroga dell'Unione Europea invocata dalla Regione".
L'auspicio dell'esponente Alpaa Cgil è che le prossime mosse del Governo regionale possano scongiurare la perdita di tali contributi. "Tuttavia - prosegue Antonucci -, è necessario fare luce su quanto accaduto per evitare per il futuro che si ripetano gli stessi errori, che di fatto si ripercuotono su quanti, con enormi difficoltà tentano ancora di investire in questo territorio. Conseguenze negative che si ripercuotono pure su tanti giovani che proprio nell'agricoltura e sulle attività ad esse interconnesse avevano trovato un nuovo stimolo imprenditoriale per evitare di lasciare la propria terra".
L'auspicio dell'esponente Alpaa Cgil è che le prossime mosse del Governo regionale possano scongiurare la perdita di tali contributi. "Tuttavia - prosegue Antonucci -, è necessario fare luce su quanto accaduto per evitare per il futuro che si ripetano gli stessi errori, che di fatto si ripercuotono su quanti, con enormi difficoltà tentano ancora di investire in questo territorio. Conseguenze negative che si ripercuotono pure su tanti giovani che proprio nell'agricoltura e sulle attività ad esse interconnesse avevano trovato un nuovo stimolo imprenditoriale per evitare di lasciare la propria terra".