Vita di città
Ad un anno dalla morte di Luisa Piccarreta, la moglie del diacono Michele Melillo
Il 15 novembre alle 18 nella chiesa di San Francesco sarà celebrata una messa in occasione dell'anniversario della sua scomparsa
Andria - mercoledì 10 novembre 2021
15.32
Un anno fa il diacono Michele Melillo piangeva la scomparsa della cara moglie Luisa Piccarreta, scomparsa all'età di 74 anni a causa delle complicanze di una polmonite. Malata da alcuni anni e costretta ad affrontare diversi ricoveri in ospedale tra Andria, Bisceglie e Bari per i ripetuti problemi di insufficienza cardio-respiratoria, la signora Luisa ha affrontato con grande coraggio il periodo della malattia e della sofferenza: chi l'ha conosciuta la ricorda come una persona gentile con tutti, equilibrata e serena. Proprio la serenità interiore si è rivelata la sua forza nel momento più buio della sua vita.
In occasione dell'anniversario della sua scomparsa, il 15 novembre prossimo, alle ore 18.00 presso la chiesa di San Francesco d'Assisi, attigua a Palazzo di Città, sarà celebrata una Santa Messa per la signora Luisa. Lei che nella sua semplicità e nel silenzio, ha saputo accettare tutte le sofferenze patite con mitezza cristiana, tanto da meravigliare quanti le facevano visita in ospedale.
Qualche giorno dopo il ritorno alla Casa del Padre di sua moglie, il diacono Michele Melillo la ricorda così: "Luisa è stata una donna di casa, senza pretese. Ha amato tanto i suoi cari e suo marito, che l'ha amorevolmente accudita nel periodo della malattia. Il suo esodo terreno è terminato senza che potessi salutarla e starle accanto un'ultima volta: con tante difficoltà, noi continuiamo a sperare di giungere nella Gerusalemme Celeste per ritrovarci con lei. Ciao Luisa, a presto!".
In occasione dell'anniversario della sua scomparsa, il 15 novembre prossimo, alle ore 18.00 presso la chiesa di San Francesco d'Assisi, attigua a Palazzo di Città, sarà celebrata una Santa Messa per la signora Luisa. Lei che nella sua semplicità e nel silenzio, ha saputo accettare tutte le sofferenze patite con mitezza cristiana, tanto da meravigliare quanti le facevano visita in ospedale.
Qualche giorno dopo il ritorno alla Casa del Padre di sua moglie, il diacono Michele Melillo la ricorda così: "Luisa è stata una donna di casa, senza pretese. Ha amato tanto i suoi cari e suo marito, che l'ha amorevolmente accudita nel periodo della malattia. Il suo esodo terreno è terminato senza che potessi salutarla e starle accanto un'ultima volta: con tante difficoltà, noi continuiamo a sperare di giungere nella Gerusalemme Celeste per ritrovarci con lei. Ciao Luisa, a presto!".