Vita di città
Ad Andria una commemorazione per le vittime del lavoro e del dovere
Iniziativa del Comitato 12 Giugno in Piazza Caduti sul Lavoro, presenti il sindaco Bruno e il Vicario Generale don Gianni Massaro
Andria - martedì 8 giugno 2021
13.17
Una Giornata della Memoria per non dimenticare e rendere omaggio alle vittime del lavoro e del dovere. Ad Andria, in Piazza Caduti sul Lavoro, si è svolta questa mattina una cerimonia di commemorazione promossa dal Comitato 12 Giugno in collaborazione con l'Associazione Nazionale Carabinieri di Andria. Un momento culminato con la deposizione di una corona d'alloro alla base del monumento, che rappresenta un monito per richiamare l'attenzione sull'importanza delle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro, necessarie per salvaguardare la vita umana.
Alla cerimonia erano presenti anche il Sindaco Giovanna Bruno, il Console Provinciale della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro, Dott.ssa Maria Giovanna Losito, e il Vicario Generale della diocesi di Andria, Don Giovanni Massaro, il quale nel corso del suo intervento ha richiamato l'attenzione sulla Settimana Sociale che si terrà a Taranto dal 21 al 24 ottobre 2021 e in cui, tra gli altri temi, si parlerà anche del lavoro.
«Questo momento – ha sottolineato il sindaco Bruno – serve per ricordare tutte quelle persone che non riescono ad essere onorate sui luoghi in cui svolgono il proprio dovere, a causa di scarsi o addirittura inesistenti sistemi di sicurezza. Le persone che hanno perso la vita prematuramente sul lavoro sono da ricordare doppiamente, sia per l'apporto produttivo alla società sia per la valenza umana che ciascuno di loro rappresenta. Ricordare significa anche prevenire, ovvero avere anche un'attenzione dal punto di vista istituzionale per far sì che questi episodi non si verifichino più, ma sentiamo ancora troppo spesso parlare di morti sul lavoro. Di questo dobbiamo fare ammenda e come istituzioni dobbiamo tracciare la strada per arginare questo fenomeno».
Il "Comitato 12 giugno" si è costituito a Taranto il 12 giugno del 2003 in occasione dell'incidente avvenuto all'Ilva e costato la vita a due operai: Pasquale D'Ettorre e Paolo Franco. Per una tragica coincidenza, dodici anni dopo nella stessa data (esattamente il 12 giugno del 2015) moriva Alessandro Morricella, operaio dell'Ilva di Taranto investito da una violenta fiammata sprigionata da un altoforno. Oltre alla commemorazione al monumento di Andria, il Comitato inaugurerà il 12 giugno altri due monumenti a Fragagnano e San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto. L'obiettivo è lo stesso, dire basta alle morti sul lavoro e richiamare l'attenzione delle istituzioni.
«Purtroppo le morti sul lavoro sembrano non finire mai. Stiamo combattendo - ha sottolineato Cosimo Semeraro, presidente del Comitato 12 Giugno - non solo attraverso i monumenti, ma soprattutto chiamando in causa lo Stato: al nostro appello hanno risposto il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato, il Consiglio dei Ministri, il Presidente della Camera, il Ministro della Giustizia e il Ministro del Lavoro. È lo Stato intero che abbiamo messo in moto: che questo sia un segnale forte affinchè dalle parole si passi ai fatti. Chiediamo che i processi siano giusti e rapidi in modo tale che le persone non muoiano due volte, e che sia istituito un fondo vittime per i familiari».
Alla cerimonia erano presenti anche il Sindaco Giovanna Bruno, il Console Provinciale della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro, Dott.ssa Maria Giovanna Losito, e il Vicario Generale della diocesi di Andria, Don Giovanni Massaro, il quale nel corso del suo intervento ha richiamato l'attenzione sulla Settimana Sociale che si terrà a Taranto dal 21 al 24 ottobre 2021 e in cui, tra gli altri temi, si parlerà anche del lavoro.
«Questo momento – ha sottolineato il sindaco Bruno – serve per ricordare tutte quelle persone che non riescono ad essere onorate sui luoghi in cui svolgono il proprio dovere, a causa di scarsi o addirittura inesistenti sistemi di sicurezza. Le persone che hanno perso la vita prematuramente sul lavoro sono da ricordare doppiamente, sia per l'apporto produttivo alla società sia per la valenza umana che ciascuno di loro rappresenta. Ricordare significa anche prevenire, ovvero avere anche un'attenzione dal punto di vista istituzionale per far sì che questi episodi non si verifichino più, ma sentiamo ancora troppo spesso parlare di morti sul lavoro. Di questo dobbiamo fare ammenda e come istituzioni dobbiamo tracciare la strada per arginare questo fenomeno».
Il "Comitato 12 giugno" si è costituito a Taranto il 12 giugno del 2003 in occasione dell'incidente avvenuto all'Ilva e costato la vita a due operai: Pasquale D'Ettorre e Paolo Franco. Per una tragica coincidenza, dodici anni dopo nella stessa data (esattamente il 12 giugno del 2015) moriva Alessandro Morricella, operaio dell'Ilva di Taranto investito da una violenta fiammata sprigionata da un altoforno. Oltre alla commemorazione al monumento di Andria, il Comitato inaugurerà il 12 giugno altri due monumenti a Fragagnano e San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto. L'obiettivo è lo stesso, dire basta alle morti sul lavoro e richiamare l'attenzione delle istituzioni.
«Purtroppo le morti sul lavoro sembrano non finire mai. Stiamo combattendo - ha sottolineato Cosimo Semeraro, presidente del Comitato 12 Giugno - non solo attraverso i monumenti, ma soprattutto chiamando in causa lo Stato: al nostro appello hanno risposto il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato, il Consiglio dei Ministri, il Presidente della Camera, il Ministro della Giustizia e il Ministro del Lavoro. È lo Stato intero che abbiamo messo in moto: che questo sia un segnale forte affinchè dalle parole si passi ai fatti. Chiediamo che i processi siano giusti e rapidi in modo tale che le persone non muoiano due volte, e che sia istituito un fondo vittime per i familiari».