Vita di città
Ad Andria studente disprassico si laurea: “E’ solo un punto di partenza”
Si chiama Nicola Basile e lo scorso luglio ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Pedagogiche
Andria - venerdì 6 agosto 2021
Se la bellezza avesse un volto sarebbe quello di Nicola Basile. Un giovane andriese di appena 24 anni, ben consapevole che il limite può trasformarsi in opportunità. Lo è la disprassia, ovvero disturbi della coordinazione motoria e mentale, a condizione di avere tanta determinazione, tenacia e fiducia in se stessi. Qualità dimostrate da Nicola, che malgrado le innumerevoli difficoltà, ce l'ha fatta: è riuscito a laurearsi, dapprima in Scienze dell'Educazione, e poi, lo scorso 8 luglio, in Scienze Pedagogiche, completando così il percorso di studi quinquennale nella sala consiliare di Palazzo di Città, ricevendo le congratulazioni della Prima Cittadina, Giovanna Bruno.
Nicola è pronto a raccontarci la sua storia, dalle difficoltà che ha dovuto superare durante gli anni scolastici alla laurea. Ma nonostante ciò, non si è mai arreso. Essersi laureato rappresenta la sua più grande rivincita, anzi è solo un punto di partenza. Augurandosi che sia un trampolino di lancio per la realizzazione di quelli che sono i suoi sogni.
L'approccio scolastico è stato difficile e alle volte frustrante. Dopo la scuola dell'obbligo, su consiglio dei miei genitori e in considerazione delle mie propensioni e delle mie difficoltà (sono dislessico e discalculico) ho optato per il Liceo delle Scienze Umane.
Il sostegno di chi mi ha voluto sempre bene e l'incontro con le persone giuste lungo il mio percorso di studi mi ha permesso di conseguire la laurea triennale in Scienze della Formazione a 22 anni (17 dicembre 2019) e la laurea magistrale in Scienze Pedagogiche a 24 anni (8 luglio 2021). Dicevo "persone giuste", perché difficoltà ed ostacoli ne ho incontrati e sono caduto più volte, ma il supporto morale di tali persone mi ha dato la giusta forza per rialzarmi e proseguire, fino a giungere alla stesura della mia tesi magistrale dal titolo "Dall'inclusione all'inclucation", attraverso la quale ho cercato di analizzare più da vicino la mia situazione attraverso le esperienze di alcune categorie di non-inclusi nella nostra società, attenta alle apparenze e poco sensibile all'essere dell'individuo. Ho esaminato tre realtà locali che si occupano di includere ex-carcerati (Senza sbarre di Don Riccardo Agresti e Don Vincenzo Giannelli), specialmente abili (Fondazione per le neurodiversità pugliese dell'avv. Francesco Bruno) e i migranti (Migrantes liberi di Don Geremia Acri). In tutte queste situazioni tanto ci si sta adoperando per la preogressiva inclusione di tali individui, ma spesso si incontrano ostacoli insormontabili causati da una mentalità della società che include solo a parole.
Nicola è pronto a raccontarci la sua storia, dalle difficoltà che ha dovuto superare durante gli anni scolastici alla laurea. Ma nonostante ciò, non si è mai arreso. Essersi laureato rappresenta la sua più grande rivincita, anzi è solo un punto di partenza. Augurandosi che sia un trampolino di lancio per la realizzazione di quelli che sono i suoi sogni.
- Ciao Nicola. Parlami un po' di te. Come è stata la tua infanzia e come è stato approcciarsi al mondo scolastico, e poi a quello universitario?
L'approccio scolastico è stato difficile e alle volte frustrante. Dopo la scuola dell'obbligo, su consiglio dei miei genitori e in considerazione delle mie propensioni e delle mie difficoltà (sono dislessico e discalculico) ho optato per il Liceo delle Scienze Umane.
- Cosa ti ha spinto ad iscriverti al corso di laurea in Scienze dell'Educazione?
Il sostegno di chi mi ha voluto sempre bene e l'incontro con le persone giuste lungo il mio percorso di studi mi ha permesso di conseguire la laurea triennale in Scienze della Formazione a 22 anni (17 dicembre 2019) e la laurea magistrale in Scienze Pedagogiche a 24 anni (8 luglio 2021). Dicevo "persone giuste", perché difficoltà ed ostacoli ne ho incontrati e sono caduto più volte, ma il supporto morale di tali persone mi ha dato la giusta forza per rialzarmi e proseguire, fino a giungere alla stesura della mia tesi magistrale dal titolo "Dall'inclusione all'inclucation", attraverso la quale ho cercato di analizzare più da vicino la mia situazione attraverso le esperienze di alcune categorie di non-inclusi nella nostra società, attenta alle apparenze e poco sensibile all'essere dell'individuo. Ho esaminato tre realtà locali che si occupano di includere ex-carcerati (Senza sbarre di Don Riccardo Agresti e Don Vincenzo Giannelli), specialmente abili (Fondazione per le neurodiversità pugliese dell'avv. Francesco Bruno) e i migranti (Migrantes liberi di Don Geremia Acri). In tutte queste situazioni tanto ci si sta adoperando per la preogressiva inclusione di tali individui, ma spesso si incontrano ostacoli insormontabili causati da una mentalità della società che include solo a parole.
- Qual è stato l'ostacolo più grande che hai dovuto superare?
- Cosa sogni per il tuo futuro?
- C'è un messaggio che vorresti rivolgere a tutti coloro che stanno leggendo la tua storia? Se sì, quale?