Cronaca
Ad Andria si spara di nuovo: Zinni scrive a Salvini e Gabrielli
"S'intervenga concretamente e massicciamente, dopo l'ennesimo omicidio"
Andria - venerdì 26 luglio 2019
10.37
Il consigliere regionale Sabino Zinni, all'indomani dell'omicidio di Vito Capogna, 63 anni, avvenuto il 25 luglio in via Ospedaletto ad Andria, ad un mese esatto dall'altro agguato nei pressi della villa comunale dove poco dopo le 22 morì Vito Griner, scrive al Ministro dell'Interno Matteo Salvini e per conoscenza al Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli e al Prefetto BAT dott. Emilio Dario Sensim per parlare lori di Andria ma in particolare per chiedere che s'intervenga concretamente e massicciamente ad Andria, dopo l'ennesima sparatoria.
Ecco il testo integrale della missiva.
Sig. Ministro,
Le scrivo per parlarLe della mia Città, Andria.
Andria è una ridente e operosa città del Sud, che Lei ha già avuto occasione, in passato, di visitare. È la città di Federico II, di Castel del Monte, ma anche e ancor prima la città degli olivi, dei braccianti operosi, delle cooperative agricole. La città leader nel settore tessile. La città che ha inventato la burrata e le cui mozzarelle giungono ogni giorno sulle tavole italiane: a cominciare dalla sua Milano. La città che può vantare un fiorente terzo settore e un generoso e multiforme mondo del volontariato.
Profonde e ataviche difficoltà segnano il nostro tessuto sociale e culturale, ma anche energie impreviste e imprevedibili. La nostra storia parla per noi e racconta di un popolo mai domito, capace sempre di rialzarsi e di rialzare la testa.
Nondimeno, un clima politico sconfortante, segnato dal fallimento del governo cittadino, una crisi economica che qui al Sud ha scavato ferite profonde, un humus di relazioni malsane fanno sì che oggi, per la seconda volta in trenta giorni, la nostra Città balzi sulla prima pagina della cronaca criminale.
Un mese fa, sig. Ministro, la Città ha reagito con orgoglio e dignità: con una marcia silenziosa che, Le sarà noto, ha coinvolto migliaia e migliaia di cittadini. Ora, però, i segni non bastano. Ora serve una reazione. Ora urgono fatti.
Le chiediamo di esserci vicino, Sig. Ministro. Il pur lodevole sforzo delle Forze dell'Ordine presenti in Città, evidentemente, non è sufficiente: per carenza di risorse umane e strumentali, non per difetto di impegno. Le chiediamo, perciò, provvedimenti urgenti e concreti: invio di personale per il presidio del territorio, investigatori specializzati nel contrasto alle mafie, nuovi mezzi a disposizione di chi già lavora per la nostra sicurezza.
Andria rialzerà la testa, sig. Ministro. Glielo posso assicurare e ci può giurare. Ma ci dia una mano: oggi, più che mai, è questo che ci serve.
Con osservanza
Consigliere regionale
Sabino Zinni
Ecco il testo integrale della missiva.
Sig. Ministro,
Le scrivo per parlarLe della mia Città, Andria.
Andria è una ridente e operosa città del Sud, che Lei ha già avuto occasione, in passato, di visitare. È la città di Federico II, di Castel del Monte, ma anche e ancor prima la città degli olivi, dei braccianti operosi, delle cooperative agricole. La città leader nel settore tessile. La città che ha inventato la burrata e le cui mozzarelle giungono ogni giorno sulle tavole italiane: a cominciare dalla sua Milano. La città che può vantare un fiorente terzo settore e un generoso e multiforme mondo del volontariato.
Profonde e ataviche difficoltà segnano il nostro tessuto sociale e culturale, ma anche energie impreviste e imprevedibili. La nostra storia parla per noi e racconta di un popolo mai domito, capace sempre di rialzarsi e di rialzare la testa.
Nondimeno, un clima politico sconfortante, segnato dal fallimento del governo cittadino, una crisi economica che qui al Sud ha scavato ferite profonde, un humus di relazioni malsane fanno sì che oggi, per la seconda volta in trenta giorni, la nostra Città balzi sulla prima pagina della cronaca criminale.
Un mese fa, sig. Ministro, la Città ha reagito con orgoglio e dignità: con una marcia silenziosa che, Le sarà noto, ha coinvolto migliaia e migliaia di cittadini. Ora, però, i segni non bastano. Ora serve una reazione. Ora urgono fatti.
Le chiediamo di esserci vicino, Sig. Ministro. Il pur lodevole sforzo delle Forze dell'Ordine presenti in Città, evidentemente, non è sufficiente: per carenza di risorse umane e strumentali, non per difetto di impegno. Le chiediamo, perciò, provvedimenti urgenti e concreti: invio di personale per il presidio del territorio, investigatori specializzati nel contrasto alle mafie, nuovi mezzi a disposizione di chi già lavora per la nostra sicurezza.
Andria rialzerà la testa, sig. Ministro. Glielo posso assicurare e ci può giurare. Ma ci dia una mano: oggi, più che mai, è questo che ci serve.
Con osservanza
Consigliere regionale
Sabino Zinni