Cronaca
Ad Andria piovono multe per 15 mila euro, con il sequestro di oltre 100 chili di sacchetti di plastica irregolari
In azione i Carabinieri Forestali che hanno proceduto a numerose verifiche: tre le sanzioni comminate
Andria - giovedì 16 gennaio 2020
12.42
Un vero e proprio giro di vite, quello compiuto nei giorni scorsi ad Andria da parte dei Carabinieri Forestali, impegnati in una operazione ben più vasta sul territorio del parco dell'Alta Murgia. Borse e sacchetti di plastica, infatti sono stati gli "osservati speciali" di specifiche attività condotte dai militari del Reparto Carabinieri Forestali del Parco Alta Murgia e Stazioni Parco dipendenti, tra cui quella di Andria.
Diverse le visite effettuate agli esercizi commerciali al fine di verificare se le "buste" poste in commercio e date come imballaggio primario all'utente finale, rispettassero i requisiti imposti dalla "Direttiva Shopper". Infatti, la normativa adottata in attuazione della direttiva UE 2015/720 consente il commercio solo per borse biodegradabili e compostabili, conformi a materiali destinati a contatto per alimenti e con spessore inferiore a 15 micron. Ogni sacchetto, peraltro, deve riportare le diciture dei marchi e delle certificazioni che ne attestino la conformità alla legge.
L'attività posta in essere dai Carabinieri Forestali ha permesso di scoprire che nonostante le nuove regole fossero in vigore dal 1 gennaio 2018, risultavano ancora in commercio sacchetti "fuori norma". Circa 30 gli esercizi controllati su tutto il territorio interessato, alcuni dei quali continuavano a smaltire vecchie scorte di buste contravvenendo alle disposizioni normative tendenti a ridurre i quantitativi di plastica dispersi nell'ambiente. Per questo sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 30 mila euro e posto sotto sequestro il relativo materiale.
Solo ad Andria sono stati posti sotto sequestro oltre 100 chili di sacchetti di plastica non in regola, mentre sono state comminate 3 sanzioni amministrative per un totale di 15 mila euro di multa.
Diverse le visite effettuate agli esercizi commerciali al fine di verificare se le "buste" poste in commercio e date come imballaggio primario all'utente finale, rispettassero i requisiti imposti dalla "Direttiva Shopper". Infatti, la normativa adottata in attuazione della direttiva UE 2015/720 consente il commercio solo per borse biodegradabili e compostabili, conformi a materiali destinati a contatto per alimenti e con spessore inferiore a 15 micron. Ogni sacchetto, peraltro, deve riportare le diciture dei marchi e delle certificazioni che ne attestino la conformità alla legge.
L'attività posta in essere dai Carabinieri Forestali ha permesso di scoprire che nonostante le nuove regole fossero in vigore dal 1 gennaio 2018, risultavano ancora in commercio sacchetti "fuori norma". Circa 30 gli esercizi controllati su tutto il territorio interessato, alcuni dei quali continuavano a smaltire vecchie scorte di buste contravvenendo alle disposizioni normative tendenti a ridurre i quantitativi di plastica dispersi nell'ambiente. Per questo sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 30 mila euro e posto sotto sequestro il relativo materiale.
Solo ad Andria sono stati posti sotto sequestro oltre 100 chili di sacchetti di plastica non in regola, mentre sono state comminate 3 sanzioni amministrative per un totale di 15 mila euro di multa.