Vita di città
Ad Andria la prima edizione di Futuro anteriore, dal 9 al 13 marzo il Festival dei giovani
Il programma "dalla sera alla mattina" curato dal Circolo dei Lettori. Giovanna Bruno: "Nessun affidamento diretto ma una manifestazione d'interesse"
Andria - lunedì 21 febbraio 2022
13.56
Dal 9 al 3 marzo ad Andria la prima edizione di Futuro anteriore, ovvero un Festival dei giovani che guarda sì al futuro ma con una certa cautela. Si tratta di una offerta culturale rivolta ai ragazzi che forse più dei grandi hanno subito sulla loro pelle le difficoltà della pandemia, sia sa un punto di vista psicologico che di relazioni. La data di partenza non è casuale, il 9 marzo di due anni fa infatti l'allora premier Giuseppe Conte annunciava il primo lockdown della storia del Paese. La prima edizione del Futuro anteriore festival è prodotta dal Circolo dei Lettori di Andria con il sostegno del Comune Di Andria – Assessorato al Futuro, attraverso la misura del Festival dei Giovani, insieme alla fondamentale collaborazione di partner come Biblioteca Diocesana San Tommaso D'Aquino, Forum di Formazione Sociale e Politico, il Museo Diocesano San Riccardo, l'Itis "O.Jannuzzi", Bonsai In Bocs, Associazione di Volontariato Camminare Insieme e a sponsor tecnici come Cristal Palace Hotel e Est Vinum et Cibus.
L'iniziativa è stata presentata in conferenza stampa stamattina, 21 febbraio, al Comune alla presenza della sindaca Giovanna Bruno, della assessore al Futuro Viviana Di Leo e del direttore artistico nonché referente del Circolo di Lettori Gigi Brandonisio. La segreteria del Festival sarà operativa da oggi pomeriggio presso il museo Diocesano San Riccardo. In allegato l'intero programma della manifestazione che si svolgerà sia di sera che di mattina presso due scuole della città, il liceo statale Carlo Troya e l'Itis Jannuzzi.
«Il festival guarda al futuro ma con una certa cautela perchè effettivamente non ci fidiamo molto del futuro. Chi si sarebbe immaginato oggi essere in un futuro che ha una possibile guerra alle porte dell'Europa? Perché il futuro in fondo è qualcosa di inafferrabile di potenzialmente sono immaginabile ed è per questo che noi abbiamo deciso di concentrarci sui temi del presente che hanno la possibilità di incidere sul futuro anteriore che è in effetti quello che succede nel frattempo che un qualunque tipo di futuro si verifichi. Lo facciamo partendo noi in questa prima edizione dai temi legati ai giovani in virtù anche del sostegno dell'assessorato alla Cultura del comune di Andria temi che tratteremo con linguaggi diversi legati tra loro dalla musica, al teatro al talk e conferenza», ha sottolineato Brandonisio.
«Il sindaco ha dato un indirizzo chiaro sui giovani: riporli al centro della vita cittadina e quindi era giusto dedicare un festival culturale a loro ma in realtà non solo a loro perché affrontiamo temi vicino ai giovani ma indirizzati anche ai meno giovani. Il festival è totalmente gratuito per i cittadini, solo 6 spettacoli su 23 prevedono un ticket per coprire un po' le spese però ci tenevamo punto a sottolineare questa cosa della gratuita anche per rendere i giovani partecipi quindi invitarli veramente partecipare ai vari eventi», ha chiarito l'assessora Di Leo.
E la sindaca ha spento le polemiche sul nascere spiegando che la forma scelta per organizzare il festival è stata quella della manifestazione d'interesse, nessun affidamento diretto. Anche questo è un messaggi rivolto ai giovani. «Per i giovani c'è stata anche una difficoltà in più nel non sapersi approcciare ad una situazione che sembrava più grande di loro: la scuola, i loro luoghi di incontro, i loro luoghi di confronto e quindi davvero sono stati anni difficili in cui proprio loro hanno tirato fuori in tanti casi il meglio di sé. Quindi l'organizzazione ha voluto sottolineare questa cosa quasi a voler esorcizzare con questa nuova stagione, un po' con la primavera, con la prima edizione del festival un tempo che ci auguriamo non debba più tornare. E i nostri giovani oggi forse sono anche un po' più forti rispetto a questo duro colpo che nella loro crescita hanno avuto e questa forza vorremmo che fosse messa a disposizione con le idee e con la bellezza», ha dichiarato la sindaca Bruno.
L'iniziativa è stata presentata in conferenza stampa stamattina, 21 febbraio, al Comune alla presenza della sindaca Giovanna Bruno, della assessore al Futuro Viviana Di Leo e del direttore artistico nonché referente del Circolo di Lettori Gigi Brandonisio. La segreteria del Festival sarà operativa da oggi pomeriggio presso il museo Diocesano San Riccardo. In allegato l'intero programma della manifestazione che si svolgerà sia di sera che di mattina presso due scuole della città, il liceo statale Carlo Troya e l'Itis Jannuzzi.
«Il festival guarda al futuro ma con una certa cautela perchè effettivamente non ci fidiamo molto del futuro. Chi si sarebbe immaginato oggi essere in un futuro che ha una possibile guerra alle porte dell'Europa? Perché il futuro in fondo è qualcosa di inafferrabile di potenzialmente sono immaginabile ed è per questo che noi abbiamo deciso di concentrarci sui temi del presente che hanno la possibilità di incidere sul futuro anteriore che è in effetti quello che succede nel frattempo che un qualunque tipo di futuro si verifichi. Lo facciamo partendo noi in questa prima edizione dai temi legati ai giovani in virtù anche del sostegno dell'assessorato alla Cultura del comune di Andria temi che tratteremo con linguaggi diversi legati tra loro dalla musica, al teatro al talk e conferenza», ha sottolineato Brandonisio.
«Il sindaco ha dato un indirizzo chiaro sui giovani: riporli al centro della vita cittadina e quindi era giusto dedicare un festival culturale a loro ma in realtà non solo a loro perché affrontiamo temi vicino ai giovani ma indirizzati anche ai meno giovani. Il festival è totalmente gratuito per i cittadini, solo 6 spettacoli su 23 prevedono un ticket per coprire un po' le spese però ci tenevamo punto a sottolineare questa cosa della gratuita anche per rendere i giovani partecipi quindi invitarli veramente partecipare ai vari eventi», ha chiarito l'assessora Di Leo.
E la sindaca ha spento le polemiche sul nascere spiegando che la forma scelta per organizzare il festival è stata quella della manifestazione d'interesse, nessun affidamento diretto. Anche questo è un messaggi rivolto ai giovani. «Per i giovani c'è stata anche una difficoltà in più nel non sapersi approcciare ad una situazione che sembrava più grande di loro: la scuola, i loro luoghi di incontro, i loro luoghi di confronto e quindi davvero sono stati anni difficili in cui proprio loro hanno tirato fuori in tanti casi il meglio di sé. Quindi l'organizzazione ha voluto sottolineare questa cosa quasi a voler esorcizzare con questa nuova stagione, un po' con la primavera, con la prima edizione del festival un tempo che ci auguriamo non debba più tornare. E i nostri giovani oggi forse sono anche un po' più forti rispetto a questo duro colpo che nella loro crescita hanno avuto e questa forza vorremmo che fosse messa a disposizione con le idee e con la bellezza», ha dichiarato la sindaca Bruno.