Vita di città
Ad Andria i cittadini continuano a violare le misure di contenimento del Covid-19
“Bisogna ridurre gli orari di apertura delle attività commerciali”, sottolinea un nostro lettore
Andria - mercoledì 18 marzo 2020
A seguito del decreto #iorestoacasa emanato dal Governo per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, le forze dell'Ordine hanno denunciato, secondo gli ultimi dati del 16 marzo, 161 persone ed un titolare di esercizi commerciali, nel territorio della provincia Bat, per violazione dell'articolo 650 del Codice Penale.
Nonostante l'intervento delle forze dell'ordine e il numero dei contagiati in aumento, c'è ancora chi, irresponsabilmente, non rispetta i divieti: molti nostri concittadini continuano ad uscire da casa senza alcun motivo valido, ovvero non spinti da esigenze lavorative, sanitarie o alimentari. Forse manca un piano di intervento efficace?
Non si esclude, infatti, che l'inosservanza del decreto da parte dei cittadini possa derivare anche dall'assenza di misure restrittive più efficaci, applicabili sia nei confronti di quei negozi definiti dalle disposizioni non "strettamente necessari" per il sostentamento dell'individuo oltre che per non essere in grado di garantire accessi contingentati e sia nei confronti delle attività di ristorazione che restano aperti anche oltre l'orario previsto dalle direttive ministeriali.
Pertanto, ciò spiegherebbe, ma senza giustificazioni, l'atteggiamento irrispettoso di molti cittadini che, invogliati dall'apertura di esercizi commerciali, escono da casa violando le direttive entrate in vigore il 10 marzo, quando il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva dichiarato tutta l'Italia "zona protetta".
A dispetto di quanto detto e sulla base anche di alcune segnalazioni giunteci da parte di un nostro lettore, sarebbe opportuno che le istituzioni, in un periodo così emergenziale, alzassero l'asticella dell'attenzione rispetto ai "normali" controlli effettuati fino ad ora e che mettessero in campo misure ancora più stringenti per il contenimento del Covid-19. Intervento doveroso e necessario per la salvaguardia della salute di tutti.
Nonostante l'intervento delle forze dell'ordine e il numero dei contagiati in aumento, c'è ancora chi, irresponsabilmente, non rispetta i divieti: molti nostri concittadini continuano ad uscire da casa senza alcun motivo valido, ovvero non spinti da esigenze lavorative, sanitarie o alimentari. Forse manca un piano di intervento efficace?
Non si esclude, infatti, che l'inosservanza del decreto da parte dei cittadini possa derivare anche dall'assenza di misure restrittive più efficaci, applicabili sia nei confronti di quei negozi definiti dalle disposizioni non "strettamente necessari" per il sostentamento dell'individuo oltre che per non essere in grado di garantire accessi contingentati e sia nei confronti delle attività di ristorazione che restano aperti anche oltre l'orario previsto dalle direttive ministeriali.
Pertanto, ciò spiegherebbe, ma senza giustificazioni, l'atteggiamento irrispettoso di molti cittadini che, invogliati dall'apertura di esercizi commerciali, escono da casa violando le direttive entrate in vigore il 10 marzo, quando il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva dichiarato tutta l'Italia "zona protetta".
A dispetto di quanto detto e sulla base anche di alcune segnalazioni giunteci da parte di un nostro lettore, sarebbe opportuno che le istituzioni, in un periodo così emergenziale, alzassero l'asticella dell'attenzione rispetto ai "normali" controlli effettuati fino ad ora e che mettessero in campo misure ancora più stringenti per il contenimento del Covid-19. Intervento doveroso e necessario per la salvaguardia della salute di tutti.