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Territorio
Acqua uso irriguo, Cia Puglia: “Prezzo raddoppiato, è una mazzata”
Cresce la protesta anche ad Andria. Conguaglio 2022 dal Consorzio di Bonifica Centro-Sud Puglia con tariffa che passa da 0,72 a 1,45 euro mc
Puglia - sabato 22 febbraio 2025
11.18
Cresce la protesta nel nord barese con Andria in particolare, dove nei giorni scorsi sono giunte le bollette di pagamento relative al conguaglio 2022 dal Consorzio di Bonifica Centro-Sud Puglia con la tariffa che passa da 0,72 a 1,45 euro mc dell'acqua per uso irriguo.
"Non è possibile pagare l'acqua ad uso irriguo come se fosse petrolio. Agli agricoltori pugliesi, dal Consorzio di Bonifica Centro-Sud Puglia, sono arrivate le cartelle di pagamento per il conguaglio del servizio irriguo per l'anno 2022: le tariffe trasmesse agli utenti nella compilazione della domanda di erogazione dell'acqua anno 2022 stabilivano il costo di 0,72 euro al mc (salvo conguaglio), mentre oggi viene emesso un ruolo a conguaglio con una maggiorazione pari a 0,73 euro a mc, portando la tariffa dell'acqua per l'anno 2022 a 1,45 euro a mc: è una vera e propria mazzata che arriva, tra l'altro, in un momento particolarmente difficile per gli agricoltori, vessati da costi energetici e di produzione che stanno subendo una ulteriore impennata. Confidiamo nel buon senso e nella capacità dell'assessore regionale Donato Pentassuglia in modo che quei conguagli siano abbattuti e la situazione venga sanata nel miglior modo possibile, nell'interesse degli agricoltori". Così CIA Agricoltori Italiani di Puglia in una nota che, oltre a mettere in rilievo la situazione specifica, torna sul problema più generale rappresentato dal costo dell'acqua a uso irriguo.
"L'irrigazione è fondamentale per l'agricoltura", spiega Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani di Puglia. "Il costo dell'acqua a uso irriguo ha un valore strategico per lo sviluppo del comparto: più alto è quel costo, maggiori difficoltà hanno le aziende agricole di incrementare quantità e qualità delle produzioni. Occorre che i produttori siano messi nelle condizioni di avere tariffe sostenibili ed eque in tutta la Puglia".
"Non è possibile pagare l'acqua ad uso irriguo come se fosse petrolio. Agli agricoltori pugliesi, dal Consorzio di Bonifica Centro-Sud Puglia, sono arrivate le cartelle di pagamento per il conguaglio del servizio irriguo per l'anno 2022: le tariffe trasmesse agli utenti nella compilazione della domanda di erogazione dell'acqua anno 2022 stabilivano il costo di 0,72 euro al mc (salvo conguaglio), mentre oggi viene emesso un ruolo a conguaglio con una maggiorazione pari a 0,73 euro a mc, portando la tariffa dell'acqua per l'anno 2022 a 1,45 euro a mc: è una vera e propria mazzata che arriva, tra l'altro, in un momento particolarmente difficile per gli agricoltori, vessati da costi energetici e di produzione che stanno subendo una ulteriore impennata. Confidiamo nel buon senso e nella capacità dell'assessore regionale Donato Pentassuglia in modo che quei conguagli siano abbattuti e la situazione venga sanata nel miglior modo possibile, nell'interesse degli agricoltori". Così CIA Agricoltori Italiani di Puglia in una nota che, oltre a mettere in rilievo la situazione specifica, torna sul problema più generale rappresentato dal costo dell'acqua a uso irriguo.
"L'irrigazione è fondamentale per l'agricoltura", spiega Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani di Puglia. "Il costo dell'acqua a uso irriguo ha un valore strategico per lo sviluppo del comparto: più alto è quel costo, maggiori difficoltà hanno le aziende agricole di incrementare quantità e qualità delle produzioni. Occorre che i produttori siano messi nelle condizioni di avere tariffe sostenibili ed eque in tutta la Puglia".