Territorio
Accordo di filiera Coldiretti e Federolio "svende il lavoro degli olivicoltori e sdogana le miscele"
Dura nota di Sicolo, Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori e della O.P. Oliveti Terra di Bari
Andria - martedì 3 luglio 2018
10.24 Comunicato Stampa
"La Puglia olivicola si ribella all'accordo di filiera farlocco siglato da Coldiretti e Federolio, che hanno deciso di svendere l'olio della nostra Regione e, con esso, la dignità dei produttori pugliesi".
È una presa di posizione dura, senza sconti, quella di Gennaro Sicolo, Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori e della O.P. Oliveti Terra di Bari.
Nel mirino il patto tra Coldiretti e Federolio presentato nei giorni scorsi a Roma.
Gravi, in particolare, le parole del Segretario Generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, secondo cui "il massimo del Made in Italy è quella industria che possa dimostrare che all'interno dei suoi blend c'è almeno il 50% di olio extravergine d'oliva italiano"
"Le iperboli ed i numeri utilizzati per pompare mediaticamente l'iniziativa con comunicati stampa falsi si scontrano con l'amara realtà: questo è un accordo che garantirebbe alle industrie olio extravergine d'oliva italiano a 4 €/Kg, ben al di sotto dei costi medi di produzione che in Puglia si aggirano intorno ai 4,80 €/Kg - ha sottolineato Sicolo -. Il nostro prodotto, simbolo del Made in Italy, emblema di storia e cultura del territorio, come si evince da interviste e dichiarazioni verrebbe utilizzato per sdoganare il progetto "Italico", miscela di oli italiani con oli comunitari ed extracomunitari, tanto caro ad alcune aziende e ai vertici di Coldiretti".
"Questa filiera è un fake che ha un unico obiettivo: uccidere la produzione olivicola nazionale – ha tuonato Sicolo -. Per i produttori pugliesi sarebbe una catastrofe che si aggiungerebbe alla xylella, alle gelate e a tutti i problemi con i quali sono costretti a convivere quotidianamente".
"Ci opporremo con tutte le forze perché non possiamo consentire a Coldiretti e Federolio di mettere sul lastrico, attraverso la svendita dell'olio extravergine d'oliva, centinaia di migliaia di olivicoltori", ha rimarcato Sicolo.
"Invito i produttori, i consumatori e tutti i cittadini a sottoscrivere la petizione lanciata dal Consorzio Nazionale degli Olivicoltori a tutela dell'olio extravergine d'oliva italiano, dei produttori e della salute dei consumatori per lanciare un messaggio forte al Governo Nazionale affinchè prenda le distanze da questo attentato al Made in Italy", ha concluso il Presidente Sicolo.
PETIZIONE: https://www.change.org/p/governo-italiano-salviamo-l-olio-italiano-difendiamo-i-produttori-e-tuteliamo-i-consumatori
È una presa di posizione dura, senza sconti, quella di Gennaro Sicolo, Presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori e della O.P. Oliveti Terra di Bari.
Nel mirino il patto tra Coldiretti e Federolio presentato nei giorni scorsi a Roma.
Gravi, in particolare, le parole del Segretario Generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, secondo cui "il massimo del Made in Italy è quella industria che possa dimostrare che all'interno dei suoi blend c'è almeno il 50% di olio extravergine d'oliva italiano"
"Le iperboli ed i numeri utilizzati per pompare mediaticamente l'iniziativa con comunicati stampa falsi si scontrano con l'amara realtà: questo è un accordo che garantirebbe alle industrie olio extravergine d'oliva italiano a 4 €/Kg, ben al di sotto dei costi medi di produzione che in Puglia si aggirano intorno ai 4,80 €/Kg - ha sottolineato Sicolo -. Il nostro prodotto, simbolo del Made in Italy, emblema di storia e cultura del territorio, come si evince da interviste e dichiarazioni verrebbe utilizzato per sdoganare il progetto "Italico", miscela di oli italiani con oli comunitari ed extracomunitari, tanto caro ad alcune aziende e ai vertici di Coldiretti".
"Questa filiera è un fake che ha un unico obiettivo: uccidere la produzione olivicola nazionale – ha tuonato Sicolo -. Per i produttori pugliesi sarebbe una catastrofe che si aggiungerebbe alla xylella, alle gelate e a tutti i problemi con i quali sono costretti a convivere quotidianamente".
"Ci opporremo con tutte le forze perché non possiamo consentire a Coldiretti e Federolio di mettere sul lastrico, attraverso la svendita dell'olio extravergine d'oliva, centinaia di migliaia di olivicoltori", ha rimarcato Sicolo.
"Invito i produttori, i consumatori e tutti i cittadini a sottoscrivere la petizione lanciata dal Consorzio Nazionale degli Olivicoltori a tutela dell'olio extravergine d'oliva italiano, dei produttori e della salute dei consumatori per lanciare un messaggio forte al Governo Nazionale affinchè prenda le distanze da questo attentato al Made in Italy", ha concluso il Presidente Sicolo.
PETIZIONE: https://www.change.org/p/governo-italiano-salviamo-l-olio-italiano-difendiamo-i-produttori-e-tuteliamo-i-consumatori