Eventi e cultura
A Milano, con l'andriese Andrea Colasuonno, una serata dedicata alla vita e al pensiero di Guglielmo Minervini
Il testo, uscito per Mesogea Edizioni, narra anche del contesto socio culturale della nostra Puglia
Andria - mercoledì 14 giugno 2023
12.58
Si terrà domani, giovedì 15 giugno, alle 18:30, presso lo spazio culturale Slow Mill in via Volturno 32 la presentazione di "Che la sera ci colga lottando. Guglielmo Minervini. La vita. Il pensiero. E viceversa". Il testo, uscito per Mesogea Edizioni, ripercorre la vicenda esistenziale e intellettuale di Guglielmo Minervini, e proprio dal libro si partirà per parlare - anche nel capoluogo lombardo - del compianto politico pugliese.
Del resto «uno degli obiettivi che ci siamo dati quando con Andrea Colasuonno abbiamo deciso di scrivere il libro, era far conoscere l'opera e il pensiero di Guglielmo anche oltre il contesto della Puglia» spiega Maria Turtur, presidente della Fondazione Guglielmo Minervini, fra i promotori dell'evento. «Ci ha accompagnato la convinzione che quella di Gu non fosse una storia narrabile solo nel territorio attraversato da ulivi, muretti a secco e città a più lingue. Pensiamo che il suo lascito-testamentario dovesse camminare ancora, pronto a fecondare realtà fertili del Paese. In questa presentazione il libro fa la sua prima uscita al di fuori della Puglia e vola a Milano, dove evidentemente terreno fertile è stato trovato. Sarà un'occasione per sondare ancora insieme le vie della generatività».
Tra le altre cose il testo di Colasuonno ha proprio questo merito: mettere sotto gli occhi del lettore anche, e soprattutto, il lascito ideale di una figura unica nel suo genere come quella di Minervini: un pensiero meridionalista coerente e originale; una teoria dell'agire politico in tempo di risorse scarse; una prassi per una sinistra nuova, la sinistra ecologista e dei beni comuni. Un lascito non ancora abbastanza indagato che sarà al centro della discussione giovedì 15.
A dialogare con l'autore durante la serata ci saranno Giuseppe Pepe, segretario dei Giovani Democratici di Milano Metropolitana e la neo-senatrice Cristina Tajani. «Ho accolto con piacere l'invito a partecipare a questa presentazione» ha raccontato la senatrice. «Guglielmo è stato il Sindaco giovane e rivoluzionario di Molfetta, negli anni in cui tutti i giorni facevo la spola da Terlizzi per frequentare il Liceo su Corso Umberto. E per noi giovanissimi appassionati di politica e delle cose del mondo quel Sindaco anticonformista ha rappresentato un punto di riferimento. Poi è stato l'assessore dei Bollenti Spiriti e della legge sulle coste e sulle spiagge (che assicurava il diritto di accesso al mare della nostra Puglia) nella stagione piena di aspettative e speranza delle giunte di Nichi Vendola. Quando sono a mia volta diventata assessora al Comune di Milano la nostra conversazione è proseguita su un registro diverso e più di una volta gli ho chiesto consiglio. L'ultimo nostro incontro si è svolto d'estate ad Alessano dove mi aveva invitata ad accompagnarlo per un saluto a don Tonino Bello nel luogo dove riposa. Così era Guglielmo: un eretico, un innovatore, un testimone di scelte avanzate e coraggiose, un esempio di forza e gentilezza insieme. La nostra politica ne sente fortemente la mancanza. Vorrei fossimo in tanti a ricordarlo e ragionare insieme su come portare avanti le sue sfide e le sue proposte, ancora attualissime».
Ad animare la serata ci sarà Francesco Caroli, anch'egli pugliese trapiantato a Milano, presidente dell'associazione Upward, coorganizzatrice dell'evento. «Per un pugliese della mia generazione Guglielmo Minervini ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile» ha spiegato Caroli. «In Puglia c'è stata una vera e propria "generazione Minervini", ossia una generazione di ragazze e ragazzi che hanno cambiato le proprie vite mentre cambiava la Puglia grazie proprio alle politiche di Minervini. Sarà un onore poterne parlare, grazie a questo libro, a Milano, nella mia città d'adozione, dove prosegue il mio impegno civico ispirato proprio da figure come quella di Guglielmo». Se giovedì siete da quelle parti, non mancate!
Del resto «uno degli obiettivi che ci siamo dati quando con Andrea Colasuonno abbiamo deciso di scrivere il libro, era far conoscere l'opera e il pensiero di Guglielmo anche oltre il contesto della Puglia» spiega Maria Turtur, presidente della Fondazione Guglielmo Minervini, fra i promotori dell'evento. «Ci ha accompagnato la convinzione che quella di Gu non fosse una storia narrabile solo nel territorio attraversato da ulivi, muretti a secco e città a più lingue. Pensiamo che il suo lascito-testamentario dovesse camminare ancora, pronto a fecondare realtà fertili del Paese. In questa presentazione il libro fa la sua prima uscita al di fuori della Puglia e vola a Milano, dove evidentemente terreno fertile è stato trovato. Sarà un'occasione per sondare ancora insieme le vie della generatività».
Tra le altre cose il testo di Colasuonno ha proprio questo merito: mettere sotto gli occhi del lettore anche, e soprattutto, il lascito ideale di una figura unica nel suo genere come quella di Minervini: un pensiero meridionalista coerente e originale; una teoria dell'agire politico in tempo di risorse scarse; una prassi per una sinistra nuova, la sinistra ecologista e dei beni comuni. Un lascito non ancora abbastanza indagato che sarà al centro della discussione giovedì 15.
A dialogare con l'autore durante la serata ci saranno Giuseppe Pepe, segretario dei Giovani Democratici di Milano Metropolitana e la neo-senatrice Cristina Tajani. «Ho accolto con piacere l'invito a partecipare a questa presentazione» ha raccontato la senatrice. «Guglielmo è stato il Sindaco giovane e rivoluzionario di Molfetta, negli anni in cui tutti i giorni facevo la spola da Terlizzi per frequentare il Liceo su Corso Umberto. E per noi giovanissimi appassionati di politica e delle cose del mondo quel Sindaco anticonformista ha rappresentato un punto di riferimento. Poi è stato l'assessore dei Bollenti Spiriti e della legge sulle coste e sulle spiagge (che assicurava il diritto di accesso al mare della nostra Puglia) nella stagione piena di aspettative e speranza delle giunte di Nichi Vendola. Quando sono a mia volta diventata assessora al Comune di Milano la nostra conversazione è proseguita su un registro diverso e più di una volta gli ho chiesto consiglio. L'ultimo nostro incontro si è svolto d'estate ad Alessano dove mi aveva invitata ad accompagnarlo per un saluto a don Tonino Bello nel luogo dove riposa. Così era Guglielmo: un eretico, un innovatore, un testimone di scelte avanzate e coraggiose, un esempio di forza e gentilezza insieme. La nostra politica ne sente fortemente la mancanza. Vorrei fossimo in tanti a ricordarlo e ragionare insieme su come portare avanti le sue sfide e le sue proposte, ancora attualissime».
Ad animare la serata ci sarà Francesco Caroli, anch'egli pugliese trapiantato a Milano, presidente dell'associazione Upward, coorganizzatrice dell'evento. «Per un pugliese della mia generazione Guglielmo Minervini ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile» ha spiegato Caroli. «In Puglia c'è stata una vera e propria "generazione Minervini", ossia una generazione di ragazze e ragazzi che hanno cambiato le proprie vite mentre cambiava la Puglia grazie proprio alle politiche di Minervini. Sarà un onore poterne parlare, grazie a questo libro, a Milano, nella mia città d'adozione, dove prosegue il mio impegno civico ispirato proprio da figure come quella di Guglielmo». Se giovedì siete da quelle parti, non mancate!