Enti locali
50 mila euro e protocolli d'intesa con l'Uniba: ecco «Papparicotta»
Presentati oggi i risultati del 2012 da parte della Provincia BAT, ente gestore dell'Azienda Agricola andriese. L'intervista di AndriaViva a Domenico Campana, assessore provinciale
Andria - martedì 18 dicembre 2012
16.43
Un'azienda agricola gestita direttamente dalla Provincia di Barletta Andria Trani, un'azienda nella quale vi è un'opportunità per sperimentare e produrre, un'azienda polo dove è possibile un punto di riferimento decisivo per il territorio del nord barese. E' l'Azienda Agricola Papparicotta di Andria che oggi, attraverso un convegno, ha esposto tutti i dati relativi al 2012.
Circa 50mila euro incassati dalla produzione di olive, uva, mandorle, ciliegie ed orzo, sei convenzioni e due Protocolli d'Intesa sottoscritti con l'Università degli Studi di Bari e l'Istituto di Scienze delle Produzioni alimentari del Consiglio nazionale delle Ricerche per le attività di sperimentazione, ed attività di potatura e legatura dei vigneti, potatura dei frutteti, trattamenti antiparassitari e cura delle colture sperimentali.
Questa mattina i dati sono stati illustrati dal Presidente della BAT, Francesco Ventola e dall'Assessore provinciale alle Politiche Agricole e Forestali Domenico Campana, nonchè dal Dirigente del Settore Agricoltura, Carmelo Roseto, il Professore ordinario del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell'Università degli Studi di Bari Pasquale Montemurro, il Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche dell'Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari Nicola Calabrese.
«Sebbene possa risultare complicato, per un ente pubblico, gestire direttamente un'Azienda agricola, "Papparicotta" è certamente motivo di orgoglio per la nostra Provincia - ha spiegato il Presidente Francesco Ventola -. Il nostro, infatti, è un territorio a vocazione prettamente agricola e possedere una proprietà così vasta, con diverse peculiarità non ancora del tutto esplorate, può certamente rappresentare una grande occasione anche per i nostri giovani». Risultati importanti se rapportati allo «stato di abbandono in cui versava solo qualche anno fa l'Azienda - ha sottolineato l'Assessore provinciale alle Politiche Agricole e Forestali Domenico Campana - ad esempio, dalla produzione di alcune peculiarità come olive ed uva abbiamo incassato 50mila euro; una cifra non elevata, ma che rappresenta certamente un buon inizio. Siamo consapevoli che bisogna lavorare ancora tanto per valorizzare ulteriormente questa struttura e siamo convinti di poter compiere ancora diversi passi in avanti».
Circa 50mila euro incassati dalla produzione di olive, uva, mandorle, ciliegie ed orzo, sei convenzioni e due Protocolli d'Intesa sottoscritti con l'Università degli Studi di Bari e l'Istituto di Scienze delle Produzioni alimentari del Consiglio nazionale delle Ricerche per le attività di sperimentazione, ed attività di potatura e legatura dei vigneti, potatura dei frutteti, trattamenti antiparassitari e cura delle colture sperimentali.
Questa mattina i dati sono stati illustrati dal Presidente della BAT, Francesco Ventola e dall'Assessore provinciale alle Politiche Agricole e Forestali Domenico Campana, nonchè dal Dirigente del Settore Agricoltura, Carmelo Roseto, il Professore ordinario del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell'Università degli Studi di Bari Pasquale Montemurro, il Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche dell'Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari Nicola Calabrese.
«Sebbene possa risultare complicato, per un ente pubblico, gestire direttamente un'Azienda agricola, "Papparicotta" è certamente motivo di orgoglio per la nostra Provincia - ha spiegato il Presidente Francesco Ventola -. Il nostro, infatti, è un territorio a vocazione prettamente agricola e possedere una proprietà così vasta, con diverse peculiarità non ancora del tutto esplorate, può certamente rappresentare una grande occasione anche per i nostri giovani». Risultati importanti se rapportati allo «stato di abbandono in cui versava solo qualche anno fa l'Azienda - ha sottolineato l'Assessore provinciale alle Politiche Agricole e Forestali Domenico Campana - ad esempio, dalla produzione di alcune peculiarità come olive ed uva abbiamo incassato 50mila euro; una cifra non elevata, ma che rappresenta certamente un buon inizio. Siamo consapevoli che bisogna lavorare ancora tanto per valorizzare ulteriormente questa struttura e siamo convinti di poter compiere ancora diversi passi in avanti».