Tangenziale Ovest Andria
Tangenziale Ovest Andria
Vita di città

3place "Tangenziale Ovest Andria: uno scempio ambientale e non solo"

"Fermamente contrari alla sua esecuzione, esortiamo tutte le istituzioni cittadine ad usare ogni strumento per fermare o boicottare questa follia"

La sentenza del Consiglio di Stato del 22 Aprile 2023 ha respinto il ricorso del Comune di Andria avverso la sentenza del Tar Puglia che già aveva accolto il ricorso della Provincia e dell'impresa che si era aggiudicata i lavori per la realizzazione ad Andria di una bretella di collegamento comunemente chiamata "tangenziale ovest".
L'associazione ambientalistica 3place si oppone fortemente alla realizzazione della Tangeziale Ovest di Andria e spiega nella nota:

"Il Consiglio comunale, come anche tutto il mondo associativo andriese, lo ricordiamo, aveva già detto no alla variante urbanistica per la realizzazione della "tangenziale Ovest" ma per i giudici amministrativi la delibera della massima assise cittadina era "tardiva e inidonea" a produrre effetti rispetto al procedimento avviato anni prima dagli altri enti coinvolti.

COSA E' LA TANGENZIALE OVEST?
Al contrario del nome, non è una tangenziale: è una bretella lunga 9,2 chilometri, che collegherà Canosa di Puglia a Corato (e viceversa). Una striscia di asfalto e cemento a 4 corsie con una larghezza di piattaforma pari a 22,00 metri.

É utile ricordare alcune motivazioni, ciascuna delle quali, da sola, giustificherebbe il no a quest'opera folle.

UTILITA'
Non ci risulta alcuno studio/analisi dei flussi di traffico né degli incidenti sul tratto della SP231 che dovrebbe essere bypassato dalla bretella. D'altronde, qualunque andriese sa benissimo che in quel tratto non c'è mai stato flusso tale da provocare code o rallentamenti né c'è mai stato un numero elevato di incidenti. La conclusione è che l'opera è del tutto inutile.

CONSUMO DI SUOLO
L'opera comporterà un consumo di suolo di circa 50 ettari (500.000 metri quadrati) pari a circa 75 campi di calcio, una mostruosità in termini assoluti ma anche relativi se si pensa che TUTTE le politiche europee ambientali mirano all'azzeramento del consumo di suolo.

BIODIVERSITA'
Verranno abbattuti circa 10.000 olivi, un'enormità. Oltre a tutta la fauna e flora che vedrebbero cancellato il proprio ecosistema. La bretella frammenterà ancora di più un territorio già ampiamente provato dall'anarchia edilizia e passerà assai vicino allo storico bosco di S. Agostino.

EMISSIONI
Immaginate quante tonnellate di anidride carbonica (meglio dire di gas climalteranti) possono essere immessi in atmosfera nel ciclo di realizzazione della tangenziale: dai gas discarico dei mezzi al trasporto dei rifiuti inerti, dalla produzione di cemento alla produzione di travi e piloni (ci sarà un Viadotto a 5 campate sul Canale Ciappetta-Camaggio ed un Viadotto a 3 campate di luce 90 m), dalla produzione alla posa in opera dell'asfalto, alla eliminazione di migliaia di ettari di alberi e vegetazione (che al contrario assorbirebbero CO2) e tanto altro ancora.
Ed in un periodo storico dove il nostro carbon budget si riduce sempre di più, in un periodo storico dove le emissioni aumentano e la temperatura media globale si sta avvicinando sempre più velocemente al valore limite di 1,5 °C rispetto al periodo preindustriale, in un periodo dove gli eventi climatici estremi aumentano esponenzialmente con morti dirette e indirette, secondo voi possiamo permetterci un'opera del genere?

ARCHEOLOGIA
La tangenziale avrebbe anche un impatto sulle adiacenti aree archeologiche quali la via Traiana, a 50 metri, Monte Faraone, Santa Barbara, che ad oggi non è ancora stata oggetto di studi e scavi approfonditi nonostante sedi di testimonianze dell'origine della Città; e su importanti strutture storico-architettoniche come la residenza vescovile estiva della Guardiola. Anche la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio aveva dato parere contrario all'opera in sede di Conferenza dei servizi.

VICINANZA AL NUOVO OSPEDALE
La tangenziale passerebbe molto vicino al nuovo ospedale di Andria con ricadute ambientali non trascurabili: si pensi all'inquinamento dell'aria, a quello acustico, ad esempio.

ACCERTATE IRREGOLARITA' NEL PROCEDIMENTO
C'è stato anche un responso da parte di ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) che con Delibera N. 780 del 07/10/2020, riscontrava una serie di irregolarità nel procedimento che riportiamo di seguito:
- la non conformità del progetto preliminare all'art. 17 comma 3 del D.P.R. 207/10;
- la non ottemperanza del progetto preliminare alle indicazioni dell'art. 18 del DPR 207/10;
- la non conformità del procedimento di verifica del progetto agli artt. 48 e 54 del DPR 207/10;
- la non conformità della procedura di validazione agli artt. 58 e 59 del DPR 207/10.
Invitando tutti gli Enti interessati a trovare una soluzione condivisa.

ECONOMIA
Si era prevista ormai piu' di 10 anni fa, la spesa di 27 milioni di euro per la realizzazione della bretella; una spesa che già anni fa appariva ridicola, e che oggi sembra grottesca; infatti, tra gli addetti ai lavori, si parla di una spesa che oggi, dopo l'incremento dei prezzi, potrebbe aggirarsi tra i 70 e 100 milioni di euro.
Visto l'andazzo generale nel nostro paese, abbiamo la certezza che l'opera una volta sbancati i terreni ed abbattuti gli olivi, verrà fermata per mancanza di fondi per tempi indeterminati (più o meno eterni).

DEMOCRAZIA
L'opera è stata imposta dalla Provincia BAT al comune di Andria, nel cui territorio è interamente prevista, nonostante tutta la città sia a livello politico che di società civile, si sia espressa fermamente contraria.

Non sappiamo quali calcoli bizantini abbiano spinto i giudici a non tenere conto di queste motivazioni che vincolano l'opera alla totale follia di chi l'ha proposta e di chi continua a volerla. Di certo come associazione siamo fermamente contrari alla sua esecuzione ed esortiamo tutte le istituzioni cittadine, in primis Sindaco e Consiglio Comunale, ad usare ogni strumento per fermare o boicottare questa follia".
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