Attualità
25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza delle donne: l’appello alla speranza e al cambiamento
Il monito lanciato dal gruppo politico UdC di Andria, coordinato da Riccardo Frisardi
Andria - lunedì 25 novembre 2024
5.52
Evidentemente il 25 novembre non è solo una data sul calendario.
"È un richiamo potente -sottolinea una nota del gruppo politico UdC di Andria, coordinato da Riccardo Frisardi-, un momento di riflessione e, soprattutto, un'opportunità per gridare un deciso "NO " alla violenza di genere. Ogni giorno tante donne subiscono abusi fisici, psicologici ed economici: è un fenomeno, una piaga sociale che attraversa tempi, culture, classi sociali e confini geografici. Noi dell'UdC di Andria ricordiamo chi non ce l'ha fatta e siamo vicini ai loro cari. In particolare, non possiamo non menzionare i piccoli di Enza Angrisano, uccisa lo scorso anno dal marito, Luigi Leonetti. Anche i due bambini sono certamente modo vittime di quell'efferato femminicidio. A tal proposito ci chiediamo perché il Comune di Andria non abbia perlomeno tentato di costituirsi parte civile nel processo, ma questo è un altro discorso. E, poi, non dimentichiamo anche quelle donne che hanno trovato la forza di rialzarsi dopo esperienze traumatiche e che sono per la comunità fonte di ispirazione, spesso supportate, protette e tutelate da associazioni e centri antiviolenza, anche se mai abbastanza dallo Stato, riconoscimento più grande va al lavoro instancabile di tutti coloro che si impegnano a rappresentare una luce nel buio per tutte le vittime . Ancora, vogliamo sottolineare che non tutti gli uomini sono uguali. Tanti si schierano dalla parte delle donne e sono coloro che non solo condannano la violenza ma si impegnano attivamente per promuoverne il rispetto, la comprensione e l'uguaglianza. Sono padri, fratelli, amici e partner che scelgono di essere alleati nella lotta contro la violenza di genere. Tutto questo, però, non basta. È necessario che la società intera si mobiliti. Educare le nuove generazioni al rispetto reciproco, sensibilizzare su temi di genere e promuovere relazioni sane è un compito che spetta a tutti noi. Ogni gesto conta, ogni parola pesa. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di una rete solidale perché ogni donna possa vivere senza paura, esprimere se stessa e realizzare i propri sogni. Dobbiamo ricordare che la violenza non è solo un problema delle donne, ma un problema della società intera".
"È un richiamo potente -sottolinea una nota del gruppo politico UdC di Andria, coordinato da Riccardo Frisardi-, un momento di riflessione e, soprattutto, un'opportunità per gridare un deciso "NO " alla violenza di genere. Ogni giorno tante donne subiscono abusi fisici, psicologici ed economici: è un fenomeno, una piaga sociale che attraversa tempi, culture, classi sociali e confini geografici. Noi dell'UdC di Andria ricordiamo chi non ce l'ha fatta e siamo vicini ai loro cari. In particolare, non possiamo non menzionare i piccoli di Enza Angrisano, uccisa lo scorso anno dal marito, Luigi Leonetti. Anche i due bambini sono certamente modo vittime di quell'efferato femminicidio. A tal proposito ci chiediamo perché il Comune di Andria non abbia perlomeno tentato di costituirsi parte civile nel processo, ma questo è un altro discorso. E, poi, non dimentichiamo anche quelle donne che hanno trovato la forza di rialzarsi dopo esperienze traumatiche e che sono per la comunità fonte di ispirazione, spesso supportate, protette e tutelate da associazioni e centri antiviolenza, anche se mai abbastanza dallo Stato, riconoscimento più grande va al lavoro instancabile di tutti coloro che si impegnano a rappresentare una luce nel buio per tutte le vittime . Ancora, vogliamo sottolineare che non tutti gli uomini sono uguali. Tanti si schierano dalla parte delle donne e sono coloro che non solo condannano la violenza ma si impegnano attivamente per promuoverne il rispetto, la comprensione e l'uguaglianza. Sono padri, fratelli, amici e partner che scelgono di essere alleati nella lotta contro la violenza di genere. Tutto questo, però, non basta. È necessario che la società intera si mobiliti. Educare le nuove generazioni al rispetto reciproco, sensibilizzare su temi di genere e promuovere relazioni sane è un compito che spetta a tutti noi. Ogni gesto conta, ogni parola pesa. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di una rete solidale perché ogni donna possa vivere senza paura, esprimere se stessa e realizzare i propri sogni. Dobbiamo ricordare che la violenza non è solo un problema delle donne, ma un problema della società intera".