Vita di città
25 Aprile, 69° anniversario della Liberazione: il messaggio del Sindaco
Il programma della commemorazione a Parco IV Novembre a partire dalle 10,30
Andria - venerdì 25 aprile 2014
E' il messaggio del Sindaco di Andria Nicola Giorgino a riportare attenzione verso una delle ricorrenze più sentite dalla popolazione italiana:
«Carissimi concittadini,
l'anniversario della Liberazione d'Italia è, ancora oggi, una delle ricorrenze civili più sentite dalla popolazione italiana, in quanto, come ebbe ad affermare il Senatore Luigi Sturzo, esponente cattolico della Resistenza, "le lotte civili, in nome delle idee, nell'ambito delle libertà, sprigionano la vita e generano il progresso". Sono trascorsi ormai 69 anni da quel lontano 25 Aprile 1945 e non si può non affermare che quelle cruente lotte civili abbiano favorito, seppure in un quadro generale di complessità, progresso sociale, civile ed economico che ha consentito al nostro Paese di figurare nel novero delle potenze mondiali.
In questa circostanza mi preme anche ricordare il terribile eccidio delle "Fosse Ardeatine", di cui quest'anno commemoriamo il settantesimo anniversario e che ha rappresentato per la città di Roma una ferita profonda, il simbolo di una violenza deliberata dall'uomo sull'uomo. La Città di Andria è particolarmente coinvolta nell'eccidio delle Fosse Ardeatine perchè ha visto coinvolti due suoi figli, Giuseppe Lotti e Vincenzo Saccotelli, martiri della libertà e profondamente insofferenti per ogni forma di ingiustizia sociale che in quel 24 marzo 1944 cadevano barbaramente trucidati per mano dell'oppressione nazifascista. Le nuove generazioni sappiano affrontare queste importanti pagine della Storia nazionale con lo spirito di testimoni interessati per mantenere vivo il filo della memoria auspicabilmente condivisa».
«Carissimi concittadini,
l'anniversario della Liberazione d'Italia è, ancora oggi, una delle ricorrenze civili più sentite dalla popolazione italiana, in quanto, come ebbe ad affermare il Senatore Luigi Sturzo, esponente cattolico della Resistenza, "le lotte civili, in nome delle idee, nell'ambito delle libertà, sprigionano la vita e generano il progresso". Sono trascorsi ormai 69 anni da quel lontano 25 Aprile 1945 e non si può non affermare che quelle cruente lotte civili abbiano favorito, seppure in un quadro generale di complessità, progresso sociale, civile ed economico che ha consentito al nostro Paese di figurare nel novero delle potenze mondiali.
In questa circostanza mi preme anche ricordare il terribile eccidio delle "Fosse Ardeatine", di cui quest'anno commemoriamo il settantesimo anniversario e che ha rappresentato per la città di Roma una ferita profonda, il simbolo di una violenza deliberata dall'uomo sull'uomo. La Città di Andria è particolarmente coinvolta nell'eccidio delle Fosse Ardeatine perchè ha visto coinvolti due suoi figli, Giuseppe Lotti e Vincenzo Saccotelli, martiri della libertà e profondamente insofferenti per ogni forma di ingiustizia sociale che in quel 24 marzo 1944 cadevano barbaramente trucidati per mano dell'oppressione nazifascista. Le nuove generazioni sappiano affrontare queste importanti pagine della Storia nazionale con lo spirito di testimoni interessati per mantenere vivo il filo della memoria auspicabilmente condivisa».