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Attualità

2 Novembre: tra ricordi e antiche tradizioni per la commemorazione di tutti i defunti

Un pensiero per chi non c’è più. Cimitero aperto con orario continuato dalle 7.00 alle 17.30

Una tradizione antica che nasce alle radici della cristianità, assumendo pertanto un significato spirituale e religioso. Un periodo dell'anno quello tra Ognissanti e la Festa dei Defunti dove si avvicinano il mondo dei vivi e quello dei morti, conservando in questo antico retaggio tutto il sapore della tradizione cattolica.

Infatti, oggi 2 Novembre, ricorrenza della Chiesa cattolica, preceduta da una Novena, nel calendario liturgico segue di un giorno la festività di Ognissanti del 1º novembre. Il colore liturgico di questa commemorazione è il viola, il colore della penitenza, dell'attesa e del dolore, utilizzato anche nei funerali.

Per l'occasione gli andriesi, da sempre attenti alle tradizioni, visiteranno il Cimitero comunale, per portare in dono fiori freschi e lumini sulle tombe dei propri cari.

Ogni città è legata a delle usanze tipiche di questo periodo. Ad Andria, come in altre città della Puglia si celebra il 2 novembre, apparecchiando sontuose tavole, per accompagnare il passaggio degli spiriti nell'aldilà.

Antiche credenze sostengono infatti che gli spiriti restino a dimorare le case fino a Natale e per alcuni anche fino all'Epifania. Tradizioni mediterranee e racconti narrano che nell'antica Grecia si festeggiavano le Antesterie, per tre giorni consecutivi alla fine dell'inverno. Si riteneva infatti che in quei giorni i defunti tornassero a trovare i propri cari portando frutta e dolci.

Un viaggio faticoso che compiono i morti, un viaggio dopo il quale è opportuno dar loro ristoro preparando tavole imbandite per ogni gusto. È proprio in quest'occasione che si prepara la Colva, il tipico dolce dei morti con grano, cioccolato, melograno, noci e vincotto.

Un dolce ricchissimo di dolcezza e gusto al quale è impossibile rinunciare in questo periodo dell'anno. Il grano ed il melograno simboleggiano infatti la fertilità femminile, mentre il vino indica il "sangue di Cristo" morto e risorto per la salvezza de suo popolo. Queste festività sono basilari per l'occidente cristiano. Nel cuore dell'autunno, dopo la semina del grano, che è sceso nel cuore della terra, negli inferi, inizia il cammino verso la futura germinazione e verso la rinascita alla vita.
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