Attualità
2 aprile, Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo
Sindaco Bruno: “Le istituzioni sono chiamate a fare tanto”
Andria - martedì 2 aprile 2024
15.23
Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata della consapevolezza dell'autismo, istituita nel 2007 dall'Assemblea Generale dell'ONU. Una giornata che vuole sensibilizzare al tema della neuro-diversità, anche ponendo interrogativi serie e profondi sul futuro di questi ragazzi.
«La consapevolezza vera non è quella di cui ci si ricorda oggi – commenta il sindaco Giovanna Bruno - Non è nemmeno quella alla base di tanti progetti che si portano avanti nelle scuole (ringrazio chi ha la sensibilità di farli): il terreno di gioco reale sull'autismo è quello del quotidiano. Quando le famiglie sono sole, e lo sono davvero. Quando i neuro-diversi non hanno margini di inclusione perché diventano invisibili agli occhi più o meno di tutti, soprattutto quando sono fuori dall'età scolare. Chi sono, dove sono, cosa fanno, come occupano il loro tempo, come conquistano il loro posto nel mondo, la loro autonomia? Siamo ancora lontanissimi da tutto questo. Come Paese Italia siamo ancora alla preistoria. Le istituzioni devono fare tantissimo, intervenendo in maniera sistemica e quotidiana, creando una impalcatura di norme e di comportamenti che possano rappresentare la pre-condizione per affrontare seriamente tutto ciò che è l'universo mondo dello spettro autistico. I numeri, in aumento, sono impressionanti. Non possiamo girarci dall'altra parte – conclude il sindaco - fare passare questa giornata e archiviarla tra quelle degli appuntamenti mancati. Siamo tutti coinvolti».
L'amministrazione di Andria, tra le varie attività routinarie, in questa annualità scolastica si è concentrata sulla riattivazione del servizio di supporto scolastico agli alunni con disabilità, 129 studenti affetti da disturbi dello spettro autistico di cui 16 di sesso femminile. In questi giorni, l'Ufficio è impegnato nella pianificazione delle attività estive da proporre alle famiglie al fine di creare occasioni di incontro e svago in ambienti protetti. Molto importante la sinergia con chi vive quotidianamente il mondo dello spettro autistico, per cogliere suggerimenti pratici di azione. Attenzione si vuole dedicare anche a quei progetti di cui i privati si fanno carico, sopperendo alle mancanze del pubblico.
«La diversità? É una ricchezza, profonda sia per noi adulti sia per i più piccoli proprio per ogni percorso formativo ed educativo – commenta l'assessore alla Persona Dora Conversano - E' importante educare ed educarsi all'idea che dovremmo davvero riuscire a non 'soffermarci' sulla 'diversità', ma attivare concretamente quotidianamente l'inclusione che dovrebbe diventare "operativamente normale" per tutti. Ognuno di noi ha i propri talenti. Ciascuno di noi, ogni persona ha talenti specifici che gli altri non hanno, perché ne hanno di diversi. Educare ed educarsi al valore prezioso della diversità è dunque il compito principale di ciascuno di noi in quanto persone, di tutte le agenzie educative a partire dalla scuola alla famiglia, dalle varie comunità e associazioni. Ognuno deve fare il proprio passo in questa direzione. Dovremmo imparare ed insegnare ad essere inclusivi, a vedere il bello e il buono della diversità, senza "etichetta". Queste riflessioni mi fanno da sempre considerare "strane" le varie "giornate" dedicate ai diversi casi di disabilità; tuttavia questo ci aiuta a non dimenticare che l'inclusione bisogna spesso "ricordarla" concretamente. Allora fermiamoci un attimo oggi e ricordiamoci che qualsiasi percorso e cammino di crescita e di formazione è efficace e vero se lo facciamo insieme , se lo condividiamo concretamente come comunità».
«La consapevolezza vera non è quella di cui ci si ricorda oggi – commenta il sindaco Giovanna Bruno - Non è nemmeno quella alla base di tanti progetti che si portano avanti nelle scuole (ringrazio chi ha la sensibilità di farli): il terreno di gioco reale sull'autismo è quello del quotidiano. Quando le famiglie sono sole, e lo sono davvero. Quando i neuro-diversi non hanno margini di inclusione perché diventano invisibili agli occhi più o meno di tutti, soprattutto quando sono fuori dall'età scolare. Chi sono, dove sono, cosa fanno, come occupano il loro tempo, come conquistano il loro posto nel mondo, la loro autonomia? Siamo ancora lontanissimi da tutto questo. Come Paese Italia siamo ancora alla preistoria. Le istituzioni devono fare tantissimo, intervenendo in maniera sistemica e quotidiana, creando una impalcatura di norme e di comportamenti che possano rappresentare la pre-condizione per affrontare seriamente tutto ciò che è l'universo mondo dello spettro autistico. I numeri, in aumento, sono impressionanti. Non possiamo girarci dall'altra parte – conclude il sindaco - fare passare questa giornata e archiviarla tra quelle degli appuntamenti mancati. Siamo tutti coinvolti».
L'amministrazione di Andria, tra le varie attività routinarie, in questa annualità scolastica si è concentrata sulla riattivazione del servizio di supporto scolastico agli alunni con disabilità, 129 studenti affetti da disturbi dello spettro autistico di cui 16 di sesso femminile. In questi giorni, l'Ufficio è impegnato nella pianificazione delle attività estive da proporre alle famiglie al fine di creare occasioni di incontro e svago in ambienti protetti. Molto importante la sinergia con chi vive quotidianamente il mondo dello spettro autistico, per cogliere suggerimenti pratici di azione. Attenzione si vuole dedicare anche a quei progetti di cui i privati si fanno carico, sopperendo alle mancanze del pubblico.
«La diversità? É una ricchezza, profonda sia per noi adulti sia per i più piccoli proprio per ogni percorso formativo ed educativo – commenta l'assessore alla Persona Dora Conversano - E' importante educare ed educarsi all'idea che dovremmo davvero riuscire a non 'soffermarci' sulla 'diversità', ma attivare concretamente quotidianamente l'inclusione che dovrebbe diventare "operativamente normale" per tutti. Ognuno di noi ha i propri talenti. Ciascuno di noi, ogni persona ha talenti specifici che gli altri non hanno, perché ne hanno di diversi. Educare ed educarsi al valore prezioso della diversità è dunque il compito principale di ciascuno di noi in quanto persone, di tutte le agenzie educative a partire dalla scuola alla famiglia, dalle varie comunità e associazioni. Ognuno deve fare il proprio passo in questa direzione. Dovremmo imparare ed insegnare ad essere inclusivi, a vedere il bello e il buono della diversità, senza "etichetta". Queste riflessioni mi fanno da sempre considerare "strane" le varie "giornate" dedicate ai diversi casi di disabilità; tuttavia questo ci aiuta a non dimenticare che l'inclusione bisogna spesso "ricordarla" concretamente. Allora fermiamoci un attimo oggi e ricordiamoci che qualsiasi percorso e cammino di crescita e di formazione è efficace e vero se lo facciamo insieme , se lo condividiamo concretamente come comunità».