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Vita di città

Sede 118 nella Bat in commissione sanità, Ventola: "Dopo 6 mesi è ancora stallo"

E' intervenuto il direttore generale dell’Asl BT, Delle Donne, ribadendo che l’azienda sanitaria ha provveduto all’esecuzione di tutti gli atti necessari. Tocca adesso alla Regione individuare la locazione

Seduta di audizioni in Commissione sanità presieduta da Mauro Vizzino. Tra i punti all'ordine del giorno la richiesta di informazioni rispetto all'istituzione della centrale operativa 118 nel territorio dell'ASL BT, avanzata dal consigliere Francesco Ventola (FdI). L'audizione si è resa necessaria a seguito del non conseguimento di quanto previsto da una norma approvata in sede di bilancio 2021. Per legge è stata infatti introdotta l'istituzione della sesta centrale operativa 118 la cui sede dovrà essere nel territorio di competenza della ASL BT. La Giunta regionale, entro sei mesi avrebbe dovuto provvedere all'attuazione, i cui oneri finanziari sono a carico del fondo sanitario regionale.
Sulla questione è intervenuto il direttore generale dell'Asl BT, Alessandro Delle Donne, il quale ha ribadito l'utilità della centrale operativa 118 nel territorio della BAT e ha rilevato che l'azienda sanitaria ha provveduto all'esecuzione di tutti gli atti necessari. Tocca adesso alla Regione individuare la locazione. Sarà dunque l'assessore alla sanità Pierluigi Lopalco a stimolare gli uffici, affinchè si giunga ad una soluzione di carattere tecnico per l'avvio della centrale operativa.
Sempre su sollecitazione del consigliere Ventola è stata affrontata anche la problematica relativa alle cosiddette "zone carenti" per i territori di Canosa e di Trani, con l'implementazione di cinque medici per ciascuna città al fine di garantire efficacemente i LEA per i servizi del 118.
Tale situazione – ha spiegato il dg dell'Asl BT – è frutto di provvedimenti della Giunta regionale con i quali è stata ridisegnata la rete dell'emergenza-urgenza, a seguito della quale furono istituiti i PTA di Trani e Canosa, senza provvedere ad alcun incremento delle unità. È necessario quindi il riconoscimento delle dotazioni organiche.
La Commissione tornerà ad aggiornarsi.

"Sei mesi e nessuna notizia della Centrale del 118 nella BAT. Il 22 dicembre scorso, il Consiglio regionale all'unanimità approvò la sua istituzione all'interno della manovra di bilancio di previsione 2021, l'articolo 27 imponeva sei mesi di tempo alla Giunta per la sua attivazione. I sei mesi scadono domani, per questo ho chiesto in Commissione Sanità l'audizione dell'assessore alla Sanità, Lopalco, e il direttore generale della Asl BAT, Delle Donne, per fare il punto della situazione per cercare di superare lo stallo. Appare chiaro che il ricorso alla Corte Costituzionale è solo sulla carta un ostacolo all'attivazione. Lo stesso Dg della Asl ha spiegato che sono state puntualmente offerte ai giudici costituzionali tutte le risposte necessarie per superare il ricorso, che per altro interviene su una Legge regionale che è in vigore e quindi va attuata. E allora appare chiaro che lo stallo è tutto negli uffici dell'Assessorato che deve e può iniziare le procedure richieste perché anche la BAT, così come le altre provincie, sia dotata di una centrale del 118 e non debba dipendere da Bari e da Foggia.
Così come dipende sempre dall'Assessorato alla Sanità la mancanza del riconoscimento di 'zone carenti' per Trani e Canosa di Puglia; se ci fosse il Dg potrebbe assumere in pianta stabile 5 medici per ogni zona da destinare all'emergenza-urgenza, invece che andare avanti con contratti a tempo determinato che di fatto sono pannicelli caldi su problemi talmente grandi e vecchi da essere diventati freddissimi!
Per questo ho esortato l'assessore Lopalco ad attivarsi su entrambi i fronti nel più breve tempo possibile. Tra 20 giorni ci sarà un aggiornamento in Commissione. I cittadini della Provincia Barletta Andria Trani devo essere trattati alla stessa stregua di tutti i pugliesi, specie per quanto riguarda i servizi assistenziali e sanitari", è il commento di Ventola
  • Francesco Ventola
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