Viabilità: il cavalcavia dell'Andria-Corato tra pericoli e rifiuti
La segnalazione giunge da parte di un nostro lettore
venerdì 23 marzo 2018
19.37
iReport
Rimarrà chiusa, sino al 5 aprile 2018, la SP2 (ex strada provinciale 231 ancora prima strada statale 98) che collega Andria a Corato, nei pressi del cavalcavia di contrada "Martinelli", in territorio andriese.
La chiusura al traffico è stata determinata da motivi tecnici legati alle fasi di esecuzione dei lavori di riqualificazione strutturale e recupero conservativo del cavalcavia, ma la zona sembra essersi velocemente trasformata da cantiere a discarica.
Nonostante l'accesso ai non addetti ai lavori sia stato interdetto proprio per motivi di sicurezza, molti cittadini approfittano della desolazione della zona per scaricare i propri rifiuti lontano da occhi indiscreti.
Un problema noto e quasi all'ordine del giorno, quello dei rifiuti indebitamente abbandonati nell'agro andriese, che periodicamente si ripropone senza riuscire mai a trovare la parola "fine".
I proprietari dei fondi circostanti lamentano sia la precarietà del ponte che, ad un mese e mezzo dalla chiusura della strada, non vede aggiustamenti sostanziali, sia il degrado causato dai rifiuti abbandonati. Il tutto aggravato dal disagio dell'interdizione veicolare.
Quanto tempo ci vorrà prima di metter fine a questa situazione di pericolosità e instabilità?
La chiusura al traffico è stata determinata da motivi tecnici legati alle fasi di esecuzione dei lavori di riqualificazione strutturale e recupero conservativo del cavalcavia, ma la zona sembra essersi velocemente trasformata da cantiere a discarica.
Nonostante l'accesso ai non addetti ai lavori sia stato interdetto proprio per motivi di sicurezza, molti cittadini approfittano della desolazione della zona per scaricare i propri rifiuti lontano da occhi indiscreti.
Un problema noto e quasi all'ordine del giorno, quello dei rifiuti indebitamente abbandonati nell'agro andriese, che periodicamente si ripropone senza riuscire mai a trovare la parola "fine".
I proprietari dei fondi circostanti lamentano sia la precarietà del ponte che, ad un mese e mezzo dalla chiusura della strada, non vede aggiustamenti sostanziali, sia il degrado causato dai rifiuti abbandonati. Il tutto aggravato dal disagio dell'interdizione veicolare.
Quanto tempo ci vorrà prima di metter fine a questa situazione di pericolosità e instabilità?