Piccole riflessioni su Andria Wifi: ci scrive Stefano
Abolito il decreto Pisanu perchè non cambia la procedura di accesso?
venerdì 8 marzo 2013
17.16
iReport
Ci scrive in modo appassionato Stefano Mariano, un cittadino andriese che ha scelto di portare all'attenzione una problematica in città. Vi riportiamo, ovviamente integralmente, quanto riportato ad AndriaViva dal nostro lettore.
Andria nel 2013? Una città all'avanguardia dal punto di vista tecnologico, il consiglio comunale in diretta tramite webcam, e presso il sito istituzionale del Comune, le mille telecamere che faranno fare sogni tranquilli agli andriesi, e poi il progetto di Andria Wi-fi, ossia la creazione di apposite aree wifi, dove sarà possibile navigare su internet in maniera praticamente gratuita.
Come ben sappiamo, la procedura sembra essere abbastanza semplice:
- Depositare carta d'identità dell'utente
- Compilare e firmare il modulo
- Assegnazione username e password per la navigazione internet.
Questa procedura è scattata proprio in quanto vi era un decreto, e dico bene vi era perché ora non c'è più il conosciutissimo Decreto Pisanu. Ma in cosa consiste il decreto Pisanu in materia di accesso a reti internet in luoghi pubblici, il famoso articolo 7? In parole povere consiste nell' identificazione di chi utilizza una connessione pubblica mediante documento cartaceo, e che magicamente, e ovviamente per lo sviluppo delle reti tecnologiche in Italia è stato abrogato dal Decreto Milleproroghe.
Ma la cosa strana e in molti casi assurda, è che tutto ciò risale al 1 Gennaio 2011. Siamo a Marzo 2013, e leggo in questi ultimi giorni dell'aumento delle aree wifi in altri punti strategici della città federiciana, sempre mediante la solita procedura. Ora chiedo all'Assessore Nespoli, è possibile che un progetto del genere che ha diversi lati positivi, sia così limitato nell'accesso? Se il decreto Pisanu in materia di accesso a reti internet pubbliche è stato abrogato perché ad Andria dobbiamo essere indietro? Se un turista o un semplice cittadino voglia navigare nelle diverse aree messe a disposizione di domenica perché deve identificarsi, e soprattutto dove?? Un semplice cittadino.
Andria nel 2013? Una città all'avanguardia dal punto di vista tecnologico, il consiglio comunale in diretta tramite webcam, e presso il sito istituzionale del Comune, le mille telecamere che faranno fare sogni tranquilli agli andriesi, e poi il progetto di Andria Wi-fi, ossia la creazione di apposite aree wifi, dove sarà possibile navigare su internet in maniera praticamente gratuita.
Come ben sappiamo, la procedura sembra essere abbastanza semplice:
- Depositare carta d'identità dell'utente
- Compilare e firmare il modulo
- Assegnazione username e password per la navigazione internet.
Questa procedura è scattata proprio in quanto vi era un decreto, e dico bene vi era perché ora non c'è più il conosciutissimo Decreto Pisanu. Ma in cosa consiste il decreto Pisanu in materia di accesso a reti internet in luoghi pubblici, il famoso articolo 7? In parole povere consiste nell' identificazione di chi utilizza una connessione pubblica mediante documento cartaceo, e che magicamente, e ovviamente per lo sviluppo delle reti tecnologiche in Italia è stato abrogato dal Decreto Milleproroghe.
Ma la cosa strana e in molti casi assurda, è che tutto ciò risale al 1 Gennaio 2011. Siamo a Marzo 2013, e leggo in questi ultimi giorni dell'aumento delle aree wifi in altri punti strategici della città federiciana, sempre mediante la solita procedura. Ora chiedo all'Assessore Nespoli, è possibile che un progetto del genere che ha diversi lati positivi, sia così limitato nell'accesso? Se il decreto Pisanu in materia di accesso a reti internet pubbliche è stato abrogato perché ad Andria dobbiamo essere indietro? Se un turista o un semplice cittadino voglia navigare nelle diverse aree messe a disposizione di domenica perché deve identificarsi, e soprattutto dove?? Un semplice cittadino.